Titolo: Effetto domino
Autrice: Edy Tassi
Editore: Harlequin Mondadori
Pagine: 380
Prezzo: 12,90
Descrizione:
Nascosta
dietro l’obietti vo della macchina fotografica, Gloria è sicura di essere
intoccabile. E invisibile. Di poter scegliere lei ogni mossa, anche con gli
uomini. Seducendoli, amandoli senza inibizioni, e poi lasciandoli prima di
poter provare emozioni troppo intense. Prima di poter soffrire. Ma nessuno può
sfuggire alla propria storia. E quando il passato la chiama con forza
dall’Africa alle sponde scintillanti ed esclusive del Lago di Como, Gloria
comincia a seguire le tracce di una verità scomoda, di una storia familiare
misteriosa e affascinante. Al centro di tutto c’è l’enigmatica e imponente
Villa Visdomini. E un uomo, Marco, che è tentazione pura, pericoloso come il
fuoco che divampa tra loro. Questa volta Gloria non può più nascondersi.
L'autrice:
Originaria
di Cantù, in provincia di Como, dopo anni dedicati alla traduzione approda finalmente
alla scrittura creativa, come sognava fin da quando ricevette in regalo dal
nonno una Olivetti 22, in un tempo in cui scrivere significava ancora “sporcarsi
le mani”.
Da lì, le storie non l’hanno mai abbandonata. Effetto domino è il suo secondo
romanzo dopo Ballando con il fuoco, pubblicato da Harlequin Mondadori nel 2014.
Online la trovate su www.edytassi.it e su Facebook.com/edy.tassi.
La mia recensione:
Scoprire
all’improvviso di aver vissuto nella menzogna, ignorando la verità sul proprio
conto, è destabilizzante. Gloria se ne accorge, forse nel peggiore dei modi, a
partire dal giorno in cui suo padre viene ritrovato morto assassinato in un
casinò in Africa.
La
tragedia non la coglie alla sprovvista, in qualche modo era annunciata, perché Stefano
Montanari era un giocatore d’azzardo e da anni viveva sul filo del rasoio; a
spiazzarla è, invece, un quaderno che trova fra le sue cose: un diario
appartenuto a sua madre, morta quando lei era solo una bambina.
Quelle
pagine vergate a mano, le raccontano una storia che non ha mai conosciuto, una
storia diversa da quella che le ha sempre raccontato il papà. Cresciuta in
Africa, convinta di non avere altri familiari che lui, di punto in bianco apprende
di aver avuto un nonno in Italia e di essere stata allontanata intenzionalmente
dal suo luogo di origine. Scoppiata la bolla di bugie in cui è rimasta sospesa
per anni, a Gloria non rimane altra scelta che recarsi a Como a Villa Visdomini,
laddove sua madre è nata e ha vissuto fino a che non è fuggita con l’uomo che
amava. Solo lì potrà ritrovare i tasselli mancanti per ricostruire la sua storia
autentica e riconquistare le verità che il padre le ha taciuto. Riuscire nell’impresa,
tuttavia, non è così semplice perché il nonno è passato a miglior vita e la
villa appartiene ormai ai Galbiati che erano in
pessimi rapporti con i Montanari e, stando alle informazioni raccolte,
non sarebbero affatto contenti di sapere della sua esistenza.
Per
intrufolarsi nella proprietà Gloria dovrà dunque ricorrere all’inganno.
Facendosi scudo della sua professione di fotografa, si accosterà in punta di
piedi alla sua meta, tuttavia giunta sul posto, il destino sembrerà servirle su un
piatto d’argento una particolarissima chiave
di accesso… una chiave in carne e ossa, dagli occhi verdi e i muscoli ben
torniti. Il suo nome è Marco Galbiati; lui è il giovane figlio del padrone di
casa ed è un seduttore nato. Imbattersi in Gloria e decidere di farla sua
saranno, per lui, due atti simultanei. Stare al gioco, per la giovane Montanari,
sarà il modo più facile per raggiungere
il suo obiettivo, o almeno così crederà fino a che non interverranno degli
imprevisti a sconvolgere qualsiasi piano.
Queste
premesse così articolate e fitte di mistero, in realtà, non rappresentano che
un piccolo assaggio dell’intrigante trama che ci catturerà proseguendo nella
lettura. Con una maestria degna di una giallista di professione, Edy Tassi orchestra
una storia nella quale segreti di famiglia, complotti e colpi di scena si
dispongono a formare una griglia mozzafiato; sfoderando poi sensualità e
romanticismo vi innesta una piccante liason, che nasce come un gioco di
seduzione basato sul sesso e si evolve finendo per ghermirci il cuore. Il
risultato è un romantic suspense avvincente, passionale, emozionante, di quelli
che inchiodano fino all’epilogo e, nel contempo, fanno sognare.
La
narrazione a POV alternati – gestita peraltro
in maniera impeccabile – ci offre la duplice prospettiva di Gloria e Marco
sugli avvenimenti mettendone in evidenza le rispettive personalità.
Entrambi
si offrono al lettore senza veli – e non solo in senso fisico – mostrando tanto
i propri punti di forza quanto le fragilità che li rendono particolarmente
realistici.
Dietro
la maschera da gigolò, scopriremo così un Marco meno superficiale di quel che
appare, romantico non meno che seducente, leale e capace anche di sentimenti
profondi.
Allo
stesso modo, la macchina fotografica di Gloria si rivelerà una sorta di scudo che
erge quasi a barriera fra sé e gli altri
per evitare di farsi male. Una debolezza questa che affonda le sue radici nel
suo background familiare, ma che investe anche la sfera sessuale e il suo
rapporto con gli uomini, giacché Gloria è stata ferita sentimentalmente in passato
e, proprio per questo, ha promesso a se stessa di non innamorarsi più.
Fra
le mura di una splendida villa, incorniciata dal suggestivo paesaggio offerto
dal lago di Como, ci ritroveremo dunque a seguire i protagonisti in un’insolita
caccia al tesoro che si fonde con un altrettanto originale gioco di seduzione.
E
mentre il tasso di adrenalina, scatenato dall’intreccio poliziesco, sale di
pari passo con la temperatura, scaldata dall’avvicendarsi di raffinate scene
hot, l’amore si prepara a sferrare l’affondo finale.
Meglio
correre il rischio di amare la persona sbagliata o rassegnarsi a vivere non
amando affatto?
La
risposta a questa domanda costituirà una tessera essenziale, probabilmente l’unica
a restare davvero in piedi quando l’effetto domino innescato dalla morte di Montanari
avrà esaurito la sua corsa.