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Recensione: Entangled

Creato il 09 ottobre 2012 da Ilary
Recensione: EntangledTitolo: EntangledAutore: Cat ClarkeEditore: Quercus Publishing PlcLingua: InglesePagine: 372Prezzo: 8,30 €
Trama (tradotta da me)La diciassettenne Grace Carlyle si risveglia in una stanza bianca con un tavolo, penne e carta e nessuna idea di come sia arrivata lì. Nel momento in cui Grace riversa su carta la sua ingarbugliata vita, è costretta a ricordare tutto quello che ha cercato di dimenticare: l'essersi perdutamente innamorata del bellissimo Nat e il dipanarsi del suo rapporto con la sua migliore amica Sal. Ma c'è qualcosa che manca. Per quanto cerchi di ricordare, c'è forse qualcosa che non riesce a vedere? Ma Grace deve affrontare la questione più importante: perchè si trova lì?
Recensione
What does he want from me? How could I have let this happen? AM I GOING TO DIE?
Siccome non ho abbastanza libri da leggere in italiano (certo, come no xD), mi sono messa a leggerli pure in inglese! No, in realtà ho deciso di iniziare a leggere in inglese per migliorare la mia conoscenza della lingua e come primo libro ho scelto questo, "Entangled". Ho scoperto questo libro per caso mentre girovagavo su Goodreads e poi ho visto che era della stessa autrice di un libro che avevo proposto nella rubrica "Books of my dreams", (anzi prima o poi dovrò riprenderla in mano), e mi ha attratta immediatamente, un po' per la copertina con questa ragazza dai capelli fiammeggianti che guarda dritto verso il lettore, un po' per la trama decisamente intrigante."Entangled", pubblicato nel 2011, è il romanzo d'esordio della giovane scrittrice Cat Clarke ed è classificato come young adult, ma è uno YA atipico, per così dire, nel senso che si differenzia da tutti i libri di questo genere pubblicati di recente. Qui non ci sono strane creature, nè impossibili storie d'amore tra umani e le suddette creature, ed inoltre vengono trattati temi abbastanza scottanti come il suicidio, l'autolesionismo e le gravidanze tra giovanissime. Protagonista e voce narrante di "Entangled" è Grace Carlyle, una diciassettenne che si potrebbe definire una "bad girl": beve alcolici in modo sconsiderato, tanto che più di una volta si ritrova ubriaca, e si concede ai ragazzi senza alcuna remora, anzi. Insomma, l'autrice ha fatto un ritratto preciso di tante ragazzine del giorno d'oggi. Ma Grace non ha solo questi comportamenti più o meno discutibili, c'è di peggio; infatti è autolesionista, si pratica dei tagli su braccia e gambe quando è particolarmente stressata. Metteteci anche il fatto che la madre se ne frega di lei (il padre invece è morto anni prima) e avrete il quadro completo della situazione. L'autrice, secondo me, voleva rappresentare un'adolescente depressa e incompresa che trova sfogo nell'autolesionismo; in realtà io l'ho vista più che altro come una piccola egocentrica che vuole sempre attirare l'attenzione su di sè. Probabilmente da quest'ultima osservazione che ho scritto, avrete capito che non ho apprezzato particolarmente Grace, anzi a volte l'ho trovata abbastanza fastidiosa nei suoi comportamenti, è una ragazzina spesso egoista e manipolatrice, all'apparenza forte e sicura, ma in realtà confusa e molto debole. Certamente è da apprezzare l'idea dell'autrice di creare una protagonista così "scomoda", che forse non può trovare molta simpatia nei lettori, ma che è certamente più realistica di tante altre protagoniste tutte buone&brave - decisamente meno reali - che troviamo negli YA.Il libro si apre con Grace che da tre giorni si trova rinchiusa in una stanza completamente bianca - pareti bianche, porta bianca, letto bianco e lei indossa un pigiama bianco - con dei fogli e delle penne per scrivere, una stanza nella quale entra di tanto in tanto, ad esempio per portarle del cibo, Ethan, un misterioso ragazzo che Grace ha incontrato al parco il giorno in cui aveva deciso di suicidarsi. Sì proprio così, Grace aveva deciso di farla finita e invece si ritrova, senza ricordare come, in questa stanza nella quale non può fare altro che sedersi al tavolo e raccontare la sua vita. Si può dire che in "Entagled" ci sia una storia dentro la storia: Grace al presente che cerca di capire cosa ci faccia in quella stanza, chi sia Ethan e cosa vuole da lei, e la Grace del passato che racconta al lettore tutti gli avvenimenti che l'hanno portata al tentato suicidio e fa conoscere altri personaggi importanti ai fini del racconto: Sal, la migliore amica di Grace, Nat il ragazzo di Grace, e Devon, il fratello di Nat. Tra tutti questi l'unico che si salva è Devon... come vedete ho provato un'immensa simpatia per tutti! XD Allora Sal è la classica acqua cheta, per non dire proprio gatta morta, falsa e ipocrita, anche se all'inizio mi piaceva davvero come personaggio, molto più di Grace, anzi mi faceva quasi pena perchè in pratica viveva all'ombra di Grace che non faceva altro che punzecchiarla e provocarla sulla questione "ragazzi", ma poi si è rivelata per quello che è. Per quanto riguarda Nat, a parte il fatto che è un personaggio veramente insulso, non è altro che un approfittatore che usa Grace per i suoi comodi (immaginate quali...), le mente e le nasconde dei segreti, che poi verranno tutti a galla. Come dicevo prima, Devon, il fratello minore di Nat è l'unico personaggio che mi è piaciuto davvero, un ragazzo dolce e sensibile che tiene davvero a Grace (io speravo che prima o poi si mettessero insieme loro due *_*), peccato che la Clarke l'abbia sfruttato poco.Il racconto del passato di Grace è forse un po' ripetitivo, non è altro che una sequenza di uscite al pub e relative ubriacature, litigate e riappacificazioni con Sal, incontri con Nat fino ad arrivare al culmine e cioè il motivo che ha spinto Grace al suicidio. Inoltre alcune situazioni sono piuttosto prevedibili, le avevo intuite molto presto e una di queste è proprio la causa del tentativo di suicidio, anche se, secondo me, è un motivo proprio sciocco per suicidarsi, ma gli adolescenti vivono tutto in modo più amplificato e le delusioni sono più cocenti, quindi l'autrice direi che ha centrato il comportamento di Grace.Del tutto imprevedibile, almeno per me, è stato il finale. Sinceramente non avevo la minima idea di dove sarebbe andata a parare l'autrice, mi arrovellavo cercando di capire chi era Ethan e se Grace sarebbe riuscita a liberarsi da quella bianca prigione, ma non mi sarei mai aspettata una conclusione simile! Tutto quello che avevo ipotizzato si è miseramente sgretolato e ho anche riletto delle pagine per capire se avevo compreso bene! Non è un lieto fine ma nemmeno un finale del tutto negativo, diciamo comunque che non è definitivo, è un finale che apre una speranza. So che non avrete capito niente di quello che voglio dire, ma non posso allargarmi troppo o rischio di spoilerare! :DLo stile di scrittura è abbastanza semplice, scorrevole e diretto, e l'autrice non si fa problemi a inserire anche parolacce e imprecazioni, che servono proprio a definire meglio il personaggio di Grace, che è appunto una "bad girl", e non poteva certo parlare come un'educanda. Il racconto al presente e al passato si alternano in modo molto fluido, e non ci si confonde tra un'avvenimento e l'altro; i personaggi sono ben caratterizzati, con un buon approfondimento psicologico."Entangled" è sicuramente un libro originale, diverso dal solito, e non mi era mai capitato di leggere un libro così, un libro che, al di là dei personaggi non proprio nelle mie corde, ho letto con grande piacere, un racconto appassionante e coinvolgente dalla prima all'ultima pagina che mi sento proprio di consigliare... e chissà che prima o poi qualche editore non decida di pubblicarlo anche in Italia! ;)A proposito, per chi volesse tentare la lettura in inglese, il livello direi che è medio-facile, io ho usato pochissimo il vocabolario e non sono certo una profonda conoscitrice della lingua!
Voto: ♥ ♥ ♥ ♥

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