Titolo: Falene
Autore: Francesco Mastinu
Editore: Amargata
Pagine: 298
Prezzo Ebook: 2,49
Prezzo cartaceo: 13 euro
Descrizione:
Manlio pensa di aver avuto tutto:
una laurea a venticinque anni e un compagno, Enrico, da cui non riesce più a
distinguersi. C’è anche Mirna, la sua amica di sempre, un legame che si
confonde tra le pieghe del passato. L’incontro con un Francesco, un pittore
magnetico e attraente, rimescola le carte della sua esistenza, avviando per
Manlio un difficile percorso alla ricerca di sé e dei desideri che pensava di
aver perduto.
Sullo sfondo di una Cagliari
affascinante, Manlio affronterà lo scontro tra le speranze e la dura realtà,
fronteggiando con coraggio una serie di scelte destinate a cambiare la sua
vita.
Inizia così “Falene”, una storia
intensa della serie “Emozioni del nostro tempo”.
L'autore:
Francesco Mastinu. Nato
nel 1980 sotto il segno dell’Acquario, vive a Cagliari, vicino al mare. Convive
con il suo compagno e spera ancora di poterlo sposare anche se si trovano entrambi
in Italia, ha sempre i 4 gatti a sovraintendere ogni sua attività quotidiana. Dopo
aver pubblicato numerosi racconti in antologie collettive di alcuni editori italiani, ed essersi
dilettato con il genere erotico sotto pseudonimo, ha esordito con il romanzo
“Eclissi” (Lettere Animate, 2012) seguito da “Polvere” (Runa Editrice, 2014) e
la raccolta di racconti brevi “Concatenazioni” (Edizioni 6Pollici, 2014). “Falene”
è il suo terzo romanzo, il primo della serie “Emozioni del nostro tempo”.
Collabora con
l’editore Amarganta per la collana LGBT e per la gestione del portale “Vite Arcobaleno”. Il
suo blog: www.jfmastinu.wordpress.com
La mia recensione:
L’amore
non sempre è una cosa meravigliosa, spesso è fonte di sofferenza e non è scevro
da complicazioni. È come la fiamma per una falena: ci attrae, ma raggiungerlo,
a volte, comporta il rischio di rimanere bruciati.
Falene
sono Manlio, Enrico, Mirna, Francesco, invischiati in una drammatica danza di
corrispondenze mancate.
Manlio
ha una relazione con Enrico che dura ormai da cinque anni, lo ama e
probabilmente è ricambiato, solo non nel modo che vorrebbe. Preso dal suo lavoro,
Enrico appare spesso distante e scostante e, soprattutto, non ha mai
pronunciato le parole “ti amo”. Una sciocchezza, probabilmente, ma non quando
in coppia viene del tutto meno la dolcezza e non ci sente davvero apprezzati
per ciò che si è.
Francesco
fa irruzione per caso nella sua vita, e fa quasi l’effetto di un raggio di luce
in un tunnel disseminato di delusioni. Bellissimo, misterioso, dolce, ha uno
sguardo che sembra promettere a Manlio la felicità che con il compagno
ufficiale non ha mai raggiunto, ma sarà vero o si tratta solo dell’ennesima
illusione?
E
infine c’è lei, Mirna, l’amica di sempre, quella con cui è cresciuto scambiando
confidenze e speranze, quella che non
potrebbe mai amare in “quel modo” perché lui è gay, ma che, forse, sogna proprio
l’impossibile, coltivando in segreto un
sentimento destinato a viaggiare a senso
unico.
È
una storia d’amore quella che, con grandissima sensibilità e capacità d’introspezione,
ci racconta Francesco Mastinu, ma non la classica storia a tinte romance. In questo romanzo l’amore non è un sentiero
disseminato di fiori, ma un labirinto che conduce al centro della propria
essenza, laddove si annidano le aspirazioni più intime. Per conquistarlo non
basta trovare un possibile partner e cominciare a camminare insieme, ma occorre
guardare dentro se stessi e comprendere davvero ciò che si vuole.
Amare
significa scegliere e le scelte, si sa, possono fare male.
Falene
ci narra appunto la difficoltà e il coraggio delle proprie scelte,
coinvolgendoci in un percorso emozionale ed emozionante che coincide con un
cammino di crescita interiore.
Voce
narrante è Manlio, è a partire dal suo puto di vista che l’intera storia si
dispiega, ma attraverso lui emergono con forza anche le personalità e i
conflitti interiori degli altri personaggi che, in fin dei conti, possono
essere considerati dei coprotagonisti. Manlio rappresenta il comun denominatore fra tutti,
essendo l’elemento costante nelle varie relazioni che si intrecciano o si
sfaldano strada facendo, ma gli altri sono molto più che semplici comparse.
Sebbene
conteso da due uomini tra cui scegliere, importantissimo sarà il legame fra
Manlio e Mirna. Saranno loro in realtà a formare la coppia più solida del
romanzo e non solo perché si frequentano da più lunga data. In maniera
imprevista, infatti, l’autore, ci
propone una chiave di lettura dell’amicizia che va oltre i soliti schemi e la
avvicina tantissimo all’amore, pur mettendo in evidenza una sottilissima linea di
confine.
I
conflitti, le paure, i bisogni che affiorano attraverso i protagonisti hanno il
carattere dell’universalità e penso che questo sia uno dei punti di forza dell’opera.
Ci si immedesima con naturalezza in loro, proprio perché la difficoltà di dover
scegliere tra una relazione amorosa e la realizzazione delle proprie ambizioni
personali, fra la sicurezza di un rapporto solido ma privo di slanci e l’ebrezza
di un’avventura rappresentano scogli con i quali un po’ tutti, sebbene in modo diverso, siamo chiamati a misurarci
almeno una volta nella vita. La stessa labilità del confine fra amore e
amicizia è una tematica sulla quale capita con facilità di interrogarsi.
Pur
conservando la leggerezza d’un battito d’ali, Falene mi ha conquistata per la
sua profondità, e per la delicatezza con cui inserisce fra le righe anche
riflessioni attualissime sull’omosessualità e le famiglie arcobaleno.
Inoltre,
ho amato particolarmente il finale che, lontano dal banalissimo “e vissero per
sempre felici e contenti” riesce comunque ad alleggerirci il cuore colorandosi delle
sfumature dell’alba… l’alba di un novo inizio.