Questo è in generale il motto della Universal per quanto riguarda la saga action più adrenalinica degli ultimi anni, Fast and Furious è oramai divenuto un appuntamento fisso per tutti coloro che sperano in un'ora e mezza di intrattenimento puro, azione, auto da sballo e testosterone che va a mille.
Fast and Furious 6 o Fast Six, come preferite, prosegue senza intoppi sulle vicende che hanno segnato la saga negli ultimi capitoli, il regista Justin Lin è bravissimo a capire insieme alla Universal che con questo capitolo non si poteva far altro che osare e battere il ferro finchè "bollente".
Chiaramente un film come Fast Six va preso per quello che è, un pop corn movies con un cast amato dai giovani e un quantitativo di azione senza precedenti, difficile infatti non trovare falle colossali nella sceneggiatura oppure scene al limite del "fantascientifico", ma questo è proprio il senso di questa saga e questo sesto capitolo sembra il vero passo successivo di un'evoluzione cinematografica partita già dal lontano 2001.
Il tutto sembra essere impostato come si osservasse un videogame, Fast Six è un livello successivo, ne migliore ne peggiore, ma successivo, i personaggi sono cresciuti col pubblico e si sono fatti apprezzare man mano nel corso del franchise, un importante giochetto che sembra aver funzionato alla grande nel cuore del pubblico.
L'amatissimo cast è ciò che rende la saga Fast and Furious un vero e proprio modello generazionale di riferimento, Vin Diesel, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Paul Walker e Tyrese Gibson non vinceranno mai un Oscar, ma riusciranno sempre a dare al pubblico quel senso di appagatezza, ognuno di loro ha qualità diverse, eppure tutti riescono a dare le stesse sensazioni positive.
Il villain di turno è finalmente temibile, il personaggio interpretato da Luke Evans è ciò che questa saga merita, nei precedenti capitoli mai si è avuta quell'impressione di costante pericolo per i protagonisti, con Shaw finalmente si è giunti a questo importante traguardo, ovvero un grande eroe merita un grande villain.
Ottimi gli effetti speciali, tralasciando il fatto che per un action non fantascientifico non ci si aspetti scene a limite del reale, Fast Six sfrutta al meglio il lato visivo regalando in più di un'occasione spettacolo allo stato puro.
In conclusione posso affermare che Fast Six è il degno sesto capitolo di una saga lontana dagli standard, una saga che continua a non annoiare nonostante la marea di difetti che la contraddistingue e forse è proprio la sua imperfezione a renderla così tanto amata.
Vi raccomando occhio alla chicca ai titoli di coda........ da urlo.... vale solo lei l'intero prezzo del biglietto....
di Frenck Coppola