E’ ritornato il tempo di lavorare la lana…anche se è ancora piena estate, anche se è caldissimo e stiamo pregustando l’inizio delle vacanza.
Già, perchè è proprio in questa stagione, ora così matura, che mi guardo intorno per cercare nuovi modelli e nuove filati da tricottare il prossimo autunno!
A dire la verità avrei già qualcosa da riprendere, lasciato in primavera per la gran voglia di lavorare il cotone, ma adesso mi sta prendendo di nuovo il prurito alle dita perchè non vedo l’ora di iniziare un capo in lana con filati nuovi nuovi.
E per non sapere nè leggere nè scrivere ho cercato (e trovato) un filato speciale, che contenesse una delle lane che più mi appassionano; una lana extra fine mista alpaca.
L’avevo già adocchiata qualche tempo fa al negozio Il filo di Giada, in una delle mia spedizione alla ricerca di filato per il CrowdKnitting, e l’altra sera non ho resistito: dovevo provare quel filato.
Si tratta di una lana mista alpaca, non tinta, dai colori interessanti, che vanno dal classico tinta burro, ai colori scuri, marroni, grigi, fino ad arrivare a dei bei punti di nocciola, beige e grigio mélange; ho acquistato un marrone/beige mélangiato, neutro ed accostabile a tantissime nuances.
Descrizione filato:
Nome: Alpaca Ecologica Tricot Cafè
Composizione: 50% lana extrafine – 50% Alpaca superfine
Gomitolo: da 50 gr. , 85 metri
Ferri consigliati: n. 5 – 5.5
Campione: 10X10 cm, 15 maglie per 20 ferri
Il filato è morbido, soffice e facile da lavorare, la ritorsione è regolare, anche se essendo composto da più fili è necessario prestare qualche attenzione per non ‘perderne’ qualcuno.
Il risultato della lavorazione con questo filato è, a mio avviso, molto bello sia lavorato in maglia rasata che con qualche punto più complesso, da tener conto che il mélange tende a ‘mimetizzare’ il punto, quindi valutare se vale la pena utilizzare questo filato per punti particolari se non volete che ‘scompaiano’.
Il filato mantiene una certa morbidezza rustica, tipica delle lane miste alpaca, caratteristica che la rende, a mio avviso, inadatta alla confezione di capi da portare a pelle, pizzica un pò anche indossata su una camicia…inoltre il pelo si appiccica ai tessuti, e non da tutti è apprezzata questa caratteristica. Infine, essendo il filato naturale, non trattato e non tinto, mantiene un certo ‘profumo selvatico’…a me non dispiace affatto, anzi, ma è questione di gusti.
Da provare tutti colori, quest’autunno/inverno la moda propone ancora capi confezionati con lane naturali, ecologiche, lavorate con ferri molto grossi. Il mio pensiero corre già ad un capo spalla candido, confezionato con questo filato lavorato doppio…
Come per tutte le lane, e questa in particolare essendo ecologica e poco trattata, il lavaggio dovrà essere adeguato; a mano in acqua fredda con l’aggiunta di poco detersivo delicato, il cap0 non andrà strizzato e dovrà asciugare steso per evitare l’effetto ‘allungamento’.
La sto provando in questi giorni…vi racconterò presto (spero) il risultato..
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