Diamo il benvenuto su MaSeDomani ad un caro amico che ci racconta di una pellicola decisamente difficile da affrontare.
Credo che ognuno abbia nel cuore un ricordo, un libro o anche solo un luogo che possano scatenare sentimenti forti, emozioni che ci rendono unici e distinguibili gli uni dagli altri.
Tratto da un libro di Alice Sebold, questo film narra gli eventi che seguono la morte di Susie, una quattordicenne brutalmente uccisa dal suo insospettabile vicino. La ragazza si ritrova ad osservare lo scorrere delle vite dei sopravvissuti e di come non riescano a superare la sua precoce morte. La pellicola, come del resto anche il romanzo, è straziante nel raccontare l’incapacità di Susie di poter dare conforto ai suoi cari e di come l’assassino continui indisturbato nella sua vita solitaria.
Opera che non ha avuto favori di critica e pubblico per i personaggi talmente abbozzati da rendere superficiale la narrazione, per una regia (di quel Peter Jackson autore della trilogia “Il Signore degli Anelli”) che avrebbe reso incomprensibili alcuni passaggi fondamentali e per tante altre piccolezze che banalizzerebbero l’intensità del racconto d’origine. Io preferisco enfatizzare i pregi di questa pellicola quali la mancanza di morbosità nel figurare il brutale omicidio ma incisiva in altri momenti e l’incredibile lavoro fatto sulla performance del cast (soprattutto la giovane Saoirse Ronan e il caratterista Stanley Tucci). E’ un film che in alcuni passaggi mi ha lasciato letteralmente senza fiato e con un senso di angoscia e tristezza nel cuore.
Al di là di pregi e difetti non si può negare che il tema trattato sia di forte impatto emotivo e quindi sia consigliata una preparazione alla visione o alla lettura del libro, a vostra scelta.
Nota: la versione in dvd/blu-ray offre un inaspettato ed intrigante documentario di due ore abbondanti che analizza ogni aspetto della realizzazione di questo film.
A.