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Recensione film Hachiko

Creato il 14 marzo 2011 da Sky9085

Recensione film HachikoHachiko narra la drammatica storia realmente vissuta dall’omonimo cane nipponico. Dopo essersi perso alla stazione, il piccolo Hachi viene accolto da un docente universitario, ma proprio quando la sua vita sembra aver trovato un punto di svolta assieme al suo nuovo padrone, questi muore improvvisamente.

Il cane però non riuscirà mai ad accettare la sua separazione e continuerà ad attenderlo alla stazione, puntualmente tutti i giorni, per dieci lunghissimi anni. La sua attesa verrà premiata con una visione fulminea del suo padrone, interpretato dal bravissimo Richard Gere, nel momento in cui scriverà la parola fine alla propria storia…

Un film diretto splendidamente, carico di tristezza e capace di strappare lacrime a non finire. Chiunque, almeno una volta nella vita, abbia avuto un cane non potrà fare a meno di pensare a lui e coloro che non hanno mai avuto tale fortuna non potranno fare a meno di desiderarne uno.

Le riprese non mancano di mostrare cieli così plumbei, grigi e gravidi di lacrime e paesaggi tanto spogli da riuscire a cogliere perfettamente l’animo di Hachiko e a rappresentare con grande maestria tutte le emozioni da lui provate, rendendo superflua qualsiasi spiegazione o dialogo.

Il dramma più grande si svolge nel momento in cui il fedele amico, dopo tanti anni di attesa trascorsi in solitudine, incontra la moglie del suo padrone, momento in cui si mettono in evidenza tutte le differenze che intercorrono tra l’uomo ed il cane. La moglie infatti, dopo la morte del marito, ha deciso di cambiare aria, di vendere la propria casa e tutti i ricordi che ancora la legavano a lui, per rendersi conto dopo tanti anni che niente può essere sufficiente a cancellare il ricordo di un uomo con cui ha trascorso il periodo più felice della propria vita, quindi tanto vale abbandonarsi lungo il triste viale delle memorie. La fedeltà innata ha portato il cane a scegliere fin dal primo istante di nutrirsi di tutto ciò che resta del proprio padrone, convivendo, giorno dopo giorno, con un dolore straziante che potrà rimarginarsi solo con la morte. Il messaggio è chiaro: Non bisogna lottare contro i propri sentimenti, ma bisogna lottare per coltivarli e farli crescere, perché sono tutto ciò che anima la nostra vita.

La cosa più triste di tutte è che questo film è un fedele adattamento di un cane che è realmente esistito e che è diventato un simbolo di amore e lealtà. Potete trovare la sua storia a questo link http://it.wikipedia.org/wiki/Hachik%C5%8D

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