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Recensione film Il rito con Anthony Hopkins

Creato il 29 marzo 2011 da Masedomani @ma_se_domani
Recensione film Il rito con Anthony Hopkins

 
Vogliamo parlare un po’ di riti? Anzi del Rito? Quale rito??? Quello per eccellenza, attorno al quale negli ultimi 30 anni hanno creato “solo” una ventina di pellicole, talvolta attinenti al medesimo fatto (l’esorcismo andato maluccio di una ragazzina tedesca), la cui opera piů emblematica č detentrice di un gran numero di record di fuga dalle sale e che la sottoscritta non ha in previsione di vedere neppure nel medio o lungo termine. Qui si entra in un argomento che mette a disagio non solo i fedeli praticanti. Tutti noi crediamo che non nominare, non pensare e non prendere in considerazione l’argomento ci renda immuni dall’eventuale potere del Male, qualora esistesse, qualsiasi cosa esso sia… ma sarŕ vero?
 
Motivo per vedere ennesima pellicola dedicata all’esorcismo? Perché č diversa dalle precedenti. Ovviamente “based on a true story” (c’era da domandaselo?), ma questo č l’esorcismo versione nuovo millennio: anche i piů deboli di stomaco (e di fede) potranno avvicinarsi alla tematica, senza temere di avere turbamenti della fase rem. Si č puntato tutto sul realismo (ecco il primo vero atto di fede, sarŕ vero?), quindi sono state bandite zuppe di piselli (il massimo che vedrete saranno un paio di chiodi), contorsionismi degni della famiglia Orfei (vi toccherŕ solo qualche straziante minuto in compagnia di attrice nostrana), apparizioni di demoni simili alla gigantografia del’acaro che ho visto su Discovery Channel un paio di sere fa, e sono riusciti a portare in sala curiosi, la tanto ambita popolazione femminile e tutti quei maschioni che vorrebbero emulare il Re Leone ma al massimo riescono ad eguagliare Bambi.
 
Č bastato prendere il racconto di come un ragazzo, dall’infanzia traboccante cadaveri, abbia trovato la vocazione (quella vera!) durante un soggiorno romano in cui ha incontrato e frequentato padre Lucas, un esorcista molto fuori dagli schemi, ed infine mettere tutto nelle mani di Sir Anthony Hopkins e di un regista svedese (che ultimamente č sempre molto cool, se poi č il medesimo di “Derailed”, ancora meglio!), ed infine mettersi a pregare (soprattutto i finanziatori, ah!).
Certo stavano scommettendo su un cavallo vincente… perché confermo ciň che in molti hanno giŕ detto: l’unica sicurezza di questo film č che Sir Anthony č bravo, anzi il signore č dannatamente capace e sa reggere due ore sulle proprie spalle come se fossero uno stacchetto di cabaret, a prescindere dal soggetto che interpreta.
Recensione film Il rito con Anthony Hopkins

Ed ora focalizziamo sul vero esorcismo, quello avvenuto in sala, dove, dato che la pellicola veniva spacciata non come drama-thriller bensě come orrifico-demoniaca, vi č stato un costante sottofondo di commenti e risatine isteriche, accompagnate da un continuo sbracciarsi piů consono alla zona arrivi di un aeroporto che ad un cinema, che stranamente non hanno provocato alcuna irritazione o “shhhh” stizzito. Al contrario, penso vi fosse piena approvazione soprattutto perché se non l’avessero fatto quelli della fila I son sicura ci avrebbero pensato quelli della H, e potrei scommettere che se avessero dimenticato le luci accese, nessuno se ne sarebbe accorto : - )
 
Quindi forza curiosi ed aspiranti cuori impavidi, potete approfittarne: il film č ancora disponibile!
 
Concludo con l’ultima frase sentita prima lasciare il cinema “Oh, la Cucinotta, sempre interpretazione da Oscar, eh?” La signora non me ne voglia, relata refero… perň tutti quanti ci aspettavamo una recitazione un po’ piů intensa e sofferta.
Recensione film Il rito con Anthony Hopkins

Articolo redatto il 28 marzo 2011 da V. - Clicca qui per leggere i suoi post!

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