La parte degli angeli presentato in concorso a Cannes arriva nei nostri cinema per le festività Natalizie. Commedia divertente, al contempo triste, decisamente agrodolce, ottimamente ritmata e gentile nata dall’estro di Kean Loach e Paul Laverty.
Ambientata in un quartiere di Glasgow non da cartolina, questa è la storia della nobile svolta di cinque ragazzi condannati ai servizi sociali dopo aver in vario modo violato la legge. Ed in particolare seguiamo il riscatto di Robbie, compagno innamorato di Leonie, che non riesce a scrollarsi di dosso il quartiere ed i suoi abitanti. Nato in una zona degradata, ostaggio di una faida familiare non sua, senza un mestiere, con la nascita del figlio Luke, Robbie decide che sia ora di smettere di pagare per gli errori dei padri. Ma la cosa non è semplice soprattutto perché i parenti della fidanzata vogliono ridurlo in polpette e lui inizia a credere di essere realmente un perdente.
Di più sulla trama non racconterò perché sarebbe davvero un peccato, la recitazione è spumeggiante e i ragazzi sono stralunati, fuori dal mondo ed estremamente fortunati anche se la storia ha un retrogusto triste: vi sono molti giovani, infatti, che portano croci non proprie in virtù di un nome, oppure che nonostante la buona volontà si trovano sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato. Qui è il contrario, o meglio, questi ragazzi in balia degli istinti riescono a far girare il vento e a… rimanere sobri, ah!
Una caricatura, una contraddizione, una presa in giro, una realistica istantanea di una generazione che non ha speranze per il futuro, una pellicola che racchiude tutto e il contrario di tutto e forse proprio per questo è molto più attuale di quanto si possa inizialmente credere.
Intelligente, spassoso, ritmatissimo film accompagnato da una allegra colonna sonora. Decisamente consigliato!