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Recensione: "Fiore di Scozia" di Stefania Auci

Creato il 06 ottobre 2011 da Giulie
Recensione: Titolo: Fiore di Scozia Autrice: Stefania AuciCasa editrice: Mondadori Collana: HarlequinPagine: 315 Prezzo: € 6,00

La trama:
Scozia, 1745. Qualunque cosa accada, io ti aspetterò. Con questa promessa Deirdre ha detto addio ad Alexander alla vigilia della rivolta giacobita guidata da Carlo Stuart. La guerra, tuttavia, distrugge insieme ai sogni di indipendenza degli Scozzesi anche le speranze dei due innamorati. Tornato ad Aberdeen, Alexander scopre infatti che Deirdre ha sposato un altro uomo, il lealista Sean, e che ha reciso ogni legame con il passato. Ma è davvero così? Oppure è stata costretta a quelle nozze? Alexander si ritrova ad affrontare un nemico più insidioso di quelli incontrati sul campo di battaglia. E a combattere per la sua vita e per quella della donna che ama.




Il booktrailer:



L'autrice:
Recensione: Stefania Auci è nata a Trapani ma vive da anni a Palermo, dopo aver girato l’Italia. Insegnante, ex avvocato, ex cancelliere, si dedica alla narrativa urban fantasy, horror e romance sin dall’adolescenza.A ottobre 2011 uscirà il suo romance di esordio, Fiore di Scozia, edito da Harlequin Mondadori. Nel 2010 ha pubblicato con edizioni 0111 Hidden in the dark, breve raccolta di racconti urban fantasy tratti dalla saga di Moray Place 12, Edimburgo.
Il sito dell'autrice: www.stefaniaauci.com
La mia recensione
Recensione: Fiore di Scozia di Stefania Auci è la storia romantica di due cuori divisi sullo sfondo di una enigmatica Scozia, ammaliatrice più che mai, nella metà del ‘700. Uscito da poco per la collana Harlequin della Mondadori, Fiore di Scozia è una storia che riesce a mescolare amore, avventura, orgoglio patriottico e avvenimenti storici creando un romanzo davvero unico, carico di sentimenti e passione.
Tutto inizia ad Aberdeen, una delle più belle città nell’estremo Nord delle Highlands, una città che conosce l’amore di due giovani, Alexander e Deirdre, e che, come muta spettatrice, ha osservato il percorso che ha condotto i protagonisti verso la scoperta di un sentimento ogni giorno più forte. Alex ama la sua Deirdre per la sua indicibile bellezza, per il suo essere fiera e per i suoi occhi viola che gli raccontano la selvaggia impetuosità della loro terra. Deirdre è la Scozia, con i capelli rosso fuoco e la pelle candida.
Non stupisce che, quando la patria chiama il suo popolo per combattere contro il giogo opprimente dell’Inghilterra, Alex si schiera in prima fila con i giacobiti. Lottare per la Scozia, per la sua liberazione equivale a lottare per la propria casa e per la donna che ama. Alex è un animo focoso, sognatore, che si butta a capofitto nei progetti in cui crede fermamente.
Recensione: Ma allontanarsi da Aberdeen, allontanarsi da Deirdre è come perdere un pezzo di se stessi e Alex lo sentirà sulla sua pelle, insieme all’amarezza portata da una guerra che ha prodotto solo morti e devastazione infrangendo sogni di gloria e indipendenza. Al suo ritorno nulla sarà come prima, nemmeno la sua amata, ormai sposa di un lealista.
La storia narrata da Stefania Auci si dipana vivida attraverso tutte le pagine del romanzo. I protagonisti di Fiore di Scozia hanno la capacità di trasmettere al lettore le loro emozioni intense e totalizzanti, come fossero vissute in prima persona anche da colui che si trova al di qua della pagina scritta. Alex è il ragazzo che in virtù della sua giovinezza crede possibile ogni suo desiderio, vive per i propri ideali e cerca di realizzarli. Sa quali sono le cose per cui vale la pena lottare e il suo personaggio aumenta di spessore nell’espressione di queste idee. Purtroppo la vita farà scoprire ad Alex anche il rovescio della medaglia, le atrocità a cui l’uomo può tendere e la sofferenza che scaturisce da esse. Il dolore della battaglia, la perdita dei propri amici e della donna che aveva scelto come sposa graveranno sulle sue spalle come macigni, ma al contempo riusciranno anche a maturarlo; dopo la guerra Alex non sarà più un giovane ragazzo, sarà un uomo.
Recensione: Deirdre è l’altra protagonista che si divide lo spazio all’interno della narrazione e fa da contraltare al personaggio di Alex. Anche in lei è presente l’orgoglio di essere scozzese e sebbene non potrà scendere in battaglia al fianco del suo amato, il coraggio con cui affronta le avversità che la vita le ha posto dinnanzi disegna sul suo volto lo stesso cipiglio fiero dei giacobiti che lottavano per la loro indipendenza. I suoi occhi hanno il colore del fiore emblema della Scozia, il cardo selvatico, che con la sua bellezza pungente racchiude al suo interno tutte le caratteristiche di questo personaggio femminile. Come il cardo Deirdre saprà resistere alle peggiori intemperie e anche quando sarà umiliata e costretta a sposarsi per difendere la propria famiglia non smetterà di possedere al suo interno quella forza vitale che la caratterizza.
Gli altri personaggi che ruotano intorno ai due protagonisti hanno meno pregnanza, ma non per questo la loro presenza è secondaria. Dalla sorella e dal fratello di Deirdre, ai compagni d’armi di Alex, ai patrioti scozzesi, fino a Sean, il perfido lealista ossessionato da Deirdre e suo sposo sotto costrizione, tutti danno alla storia un ché di realistico e anche se, a volte, la loro comparsa attraversa solo poche pagine essi arricchiscono il vissuto dei protagonisti e il romanzo stesso.
Recensione: Il contesto storico in cui tutto si svolge è trattato con estrema cura da parte della scrittrice, si nota il lavoro di ricerca compiuto per dare al racconto l’impronta di un romanzo storico e non solo romance. Gli avvenimenti storici presenti in Fiore di Scozia, la descrizione delle battaglie oltre al riportare preciso della situazione, degli usi e dei costumi contribuiscono a dare forza narrativa al romanzo di Stefania Auci, già in grado di ammaliare grazie ad una storia d’amor sofferta e assoluta.
Il linguaggio utilizzato è semplice e allo stesso tempo descrittivo. I dialoghi tra i personaggi non hanno quella patina arcaizzante che fa il verso alla lingua settecentesca; alcuni potranno sentire ciò come un difetto, come una mancata totale immedesimazione del periodo, altri potranno avvertire questa scelta come una capacità di attualizzare senza comunque snaturare la storia con dialoghi dal linguaggio moderno e eccessivamente colloquiale.
Stefania Auci con il suo romanzo ci dà la possibilità di sognare d’amore conducendoci per mano in una terra da lei molto amata, la cui passione per le lande scozzesi si riflette intensa e brillante nei suoi personaggi.
VOTO DEL BLOG:
Recensione:  Good Book. Libro gradevole, per una lettura spensierata.


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