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Recensione: "Firebird. La caccia" di Claudia Gray

Creato il 06 dicembre 2015 da Elisa_antoinette
Buonasera lettori.Prima di ritirarmi nelle mie stanze (?) vi lascio il mio pensiero riguardo a questo primo libro di una trilogia che promette assai bene. Io sono ancora sconvolta...
Titolo: Firebird. La caccia (Firebird #1)Titolo originale: A thousand pieces of youAutore: Claudia GrayEditore: Harlequin MondadoriPagine: 332Prezzo: 16,00€Data di uscita: 8 settembre 2015
SinossiMarguerite Caine è cresciuta respirando intorno a sé le teorie scientifiche più all'avanguardia. I suoi genitori, infatti, sono due famosi scienziati che sono riusciti a realizzare la macchina più stupefacente di tutti i tempi: il Firebird. Si tratta di un congegno che permette di viaggiare in dimensioni parallele, basandosi sulla teoria che esistono infiniti universi, che sono poi quelli delle possibilità. Ciò che non è stato in questo mondo si è certamente realizzato in uno degli altri.Il padre di Marguerite, però, è misteriosamente scomparso. Sembra che a ucciderlo sia stato Paul, uno degli assistenti, che è poi fuggito impunito in un'altra dimensione, portando via con sé tutti i dati relativi al Firebird. Marguerite si lancia alla ricerca del padre e grazie a Theo, uno studente di fisica che l'aiuta nell'impresa, riesce a ingaggiare una caccia all'uomo pluri-dimensionale, tra una Londra del futuro, una Russia ai tempi dello Zar e un mondo sottomarino... Le vite sono mille. Mille le possibilità. Ma il destino è uno soltanto.
La mia recensione★★★★★Non avevo ancora letto nulla di questa autrice, nonostante in Italia si sia già fatta notare per la serie Evernight. Perciò il mio giudizio riguardo alla sua scrittura si baserà soltanto su questo libro.
Partiamo dal commento critico che devo - devo assolutamente - riversare in questo caso: il titolo italiano. Non si può, dico NON. SI. PUO'. prendere un meraviglioso titolo originale e stravolgerlo completamente. Ho controllato su Goodreads in quanti altri paesi questo libro è stato pubblicato, e in tutti i casi è stato mantenuto il titolo originale, seppur lo abbiano tradotto. Mi chiedo a questo punto perchè? Tentare di capire le scelte editoriali è come cercare un ago in un pagliaio.A mio avviso comunque, questo titolo, oltre ad essere banale, non valorizza e non rende l'idea di ciò che viene raccontato all'interno del libro: si penserebbe di essere difronte ad un thriller, cosa che invece non lo è del tutto. Peccato, davvero peccato. Un'altra nota di demerito è la cover: mi consola il fatto che abbiano mantenuto l'idea originale dei due mondi e delle due città, anche se i colori sfumati della versione originale erano meglio, ma vabbè... pazienza.
Arrivo ora al commento positivo (dopotutto questo libro si è preso da me cinque stelle... un motivo ci sarà, o no?). Seppur all'inizio abbia arrancato e non sia riuscita a trovare un immediato punto di coinvolgimento (tant'è che l'ho messo da parte per un paio di settimane), arrivata ad un quarto della storia non sono più riuscita a staccare gli occhi dalle pagine.L'idea dei mondi paralleli mi ha sempre affascinata: chiedersi quante e quali altre vite si possano vivere è una domanda che ci si fa spontanea quando si intraprende questo argomento. In questo libro ci viene data l'idea personale dell'autrice riguardo questo tema.Seppur sia intriso di una super ed avanzata tecnologia, questo romanzo ci regala anche un bel pezzo di "antiquariato": si passa da un futuro high-tech che sembra di stare in uno di quei film di fantascienza, alla fredda Russia degli Zar. Il contrasto è netto, tangibile.
In tutto questo, in ogni viaggio che la protagonista Marguerite intraprende, siamo anche noi lettori i protagonisti. Perchè tutto ciò che leggiamo è come se lo vivessimo in prima persona, soprattutto per quanto riguarda i sentimenti e le emozioni che coinvolgono la ragazza.In particolar modo, nel momento della storia in cui Meg era d'istanza a San Pietroburgo, mi son ritrovata a soffrire insieme a lei per i dolori che provava. Per non parlare del senso di vuoto che certi avvenimenti hanno lasciato.
Pochi libri e poche storie mi hanno lasciato col senso di abbandono al termine della lettura, e devo dire che questo è uno di quelli. Lo stile della Grey, se devo basarmi solo su questo libro, devo dire che è semplice ma ricco, e molto coinvolgente.In poco più di 300 pagine, gli avvenimenti raccontati sono così tanti che sembra che questo libro sia composto da almeno il doppio delle pagine. E nonostante sia ricco di eventi, la scioltezza con cui sono raccontati ci rende fluida la lettura.
Una bella storia, ricca di adrenalina che ti lascia col fiato sospeso ma anche di amore e sentimento. Lo consiglio a chi è interessato sia all'aspetto tecnologico e scientifico, a chi è affascinato dai mondi paralleli ed infine a chi brama un po' di "love story". Attendo con ansia il seguito!

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