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Recensione: Flamefrost

Creato il 21 luglio 2014 da Miriam Mastrovito @miriammas
Recensione: Flamefrost Titolo: Flamerfrost. Due cuori in gioco Autrice: Virginia Rainbow Editore: youcaprint Pagine: 356 Prezzo: 16,90 Descrizione:
Gli abitanti del pianeta Luxor, guidati dal re Thor sono scampati alla distruzione del loro mondo e vagano nello spazio alla ricerca di una nuova terra. I principi alieni Nardos e Gered vengono incaricati di compiere una missione misteriosa sul pianeta Terra. È in questo contesto che si inserisce il rapporto particolare tra Gered e una ragazza terrestre, Sarah, che abita in un paesino delle montagne valdostane. Gered cerca di avvicinarla in tutti i modi, usando i poteri straordinari di cui dispone, ma lei rifiuta qualsiasi tipo di relazione, nonostante si senta molto attratta da lui. Un mistero aleggia su tutta la storia e verso la fine cominciano a scoprirsi alcuni tasselli. In cosa consiste la missione dei principi? Chi sono le “soggiogate”? In un intreccio via via più articolato, si delinea la delicata psicologia dei personaggi, che si cercano e si respingono, si incontrano e si allontanano, mentre la società aliena, che fa da sfondo alla storia, prende sempre più piede con le sue regole e i suoi riti peculiari. Un mix di contrasti, dolcezza, passione e mistero, che tiene incollato il lettore alla pagina riga dopo riga in un ritmo intenso e coinvolgente.

L'autrice: Virginia Rainbow è un’autrice che scrive fin da bambina, creando storie piene di immaginazione e sentimento. Ora passa il suo tempo tra il lavoro e la sua passione per la scrittura. Adora leggere, fare passeggiate in montagna e guardare i cartoni della Walt Disney. Il suo romanzo di esordio è “The black mask”.
La mia recensione:
Questa è una storia che comincia con la fine del mondo, non del nostro ma di un mondo alieno.  Il pianeta Luxor, che un tempo gravitava nell’universo, non esiste più e gli abitanti scampati alla distruzione viaggiano  a bordo di un’astronave alla ricerca di un nuovo pianeta da occupare. Il re Thor Velatio non ha dubbi su quale sarà la nuova casa per la sua gente: la Terra sembra essere il luogo ideale su cui insediare la sua civiltà. Certo, il fatto che sia già occupata è un ostacolo da superare, ma l’astuto sovrano ha già un piano pronto allo scopo.

Toccherà ai suoi figli, i principi Nardos e Gered, portare a termine la segretissima missione che consentirà la rinascita del popolo luxoriano sul Pianeta Terra.
Se state immaginando dischi volanti in avvistamento, Grigi o Rettiliani pronti a porre in atto sinistri rapimenti, sappiate che siete totalmente fuori strada.
Mentre il principe Nardos, che ha tutta l’aria di essere un palyboy in vacanza, sbarcherà nella lontanissima Australia, Gered giungerà nel paesino valdostano di Arvier con il suo piccolo circo itinerante e non mancherà di finire sui banchi di scuola.
Hanno fattezze del tutto simili alle nostre i luxoriani, tanto che nessun umano potrebbe riconoscerli come alieni.  Conoscendoli meglio, tuttavia, ci si potrebbe accorgere delle loro capacità straordinarie e, credetemi, la facoltà di lanciarsi in voli acrobatici stupendo una platea in delirio, non è che un minimo assaggio delle loro possibilità.
Ma possedere superpoteri non sempre è garanzia di immediato successo. Persino un principe dotato come Gered, può incontrare difficoltà nel perseguire la sua missione… una difficoltà di nome Sarah, con un visino grazioso e un carattere spigoloso, per esempio…
Perfetto quanto originale connubio tra sci-fi e romance, Flamefrost è un romanzo ricchissimo di mistero e passione.
In cosa consiste la missione dei principi Velatio? I luxoriani rappresentano un reale pericolo per i terrestri? Sarah può fidarsi di Gered o è solo una preda nelle mani di un mostro sotto mentite spoglie? Mentre simili domande si affastellano nella mente del lettore spingendolo di volata verso l’epilogo, si sviluppa una storia incentrata sui sentimenti e, nello stesso tempo si delineano i contorni di una comunità aliena tutta da scoprire.
Rivelandosi abilissima creatrice di mondi, Virginia Rainbow dipinge l’affresco credibile di un’intera società con i suoi usi, i suoi costumi, le sue regole consentendoci, nello stesso tempo, di familiarizzare con una razza extraterrestre dotata di facoltà stupefacenti. Particolarmente affascinante è il contrasto che caratterizza la civiltà luxoriana, quasi un ossimoro in cui vecchio e nuovo convivono.
Addentrarsi nella loro comunità significa infatti imbattersi in avanguardistici ritrovati tecnologici maneggiati da individui che indossano abiti in stile settecentesco; ritrovarsi a  viaggiare su una nave spaziale al cui cospetto il nostro velivolo più sofisticato sembrerebbe un giocattolino da niente e, nel contempo sbirciare classi di studenti che apprendono le arcane formule della Telepatio o della Sanatio, quasi fossimo in una Hogwarts del futuro.
Leggendo mi sono divertita, mi sono stupita, mi sono riscoperta a trattenere il fiato e a fremere di curiosità e… sì, mi sono commossa, perché tra le pieghe di un intricato mistero da svelare si annida il batticuore del primo amore, quello che forse non decolla ma che non si scorda mai.
Primo capitolo di una trilogia, Flamefrot si chiude con un cliffhanger. Pochissime domande trovano risposta nell’epilogo che, ovviamente, non conclude ma segna solo un momentaneo punto di arresto in una storia che ha ancora tanto da dire e da dare. Le premesse per un sequel esplosivo ci sono tutte, non ci resta che sperare di poterlo leggere al più presto.
   
 

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