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Recensione: Four di Veronica Roth

Creato il 28 gennaio 2015 da Susi
Nuova recensione!

Recensione: Four di Veronica Roth Titolo: Four Autore: Veronica Roth Serie: Divergent #0,1 - #0,4 Editore: DeAgostini Trama: Veronica Roth ci riporta nella Chicago distopica di Tris, raccontando i momenti fondamentali della vita di Quattro e regalandoci così un viaggio nella mente del tenebroso e tormentato protagonista maschile di Divergent.
Quando per Tobias Eaton – il figlio del leader degli Abneganti – arriva il Giorno della Scelta, il ragazzo non ha dubbi: vuole andarsene dalla fazione che per sedici anni è stata la sua prigione e allontanarsi dalla furia del padre violento. Per il suo nuovo inizio sceglie di unirsi agli Intrepidi, perché desidera imparare da loro a sconfiggere le proprie paure e a essere coraggioso. Con un nuovo nome, “Quattro” comincia l’addestramento, che lo porta ben presto a scalare la classifica degli iniziati e ad attirare su di sé l’interesse delle più alte sfere dirigenziali, che lo vorrebbero trasformare nel più giovane capo fazione che gli Intrepidi abbiano mai avuto. Ma è davvero così… oppure c’è qualcosa di più inquietante dietro gli intrighi attuati dai leader Intrepidi? Due anni dopo, Quattro – disgustato dalle trame della sua fazione – è pronto a fare la propria mossa e a lasciarsi di nuovo tutto alle spalle, ma l’arrivo di una giovane iniziata cambia ogni cosa. Perché, grazie a lei, Quattro scopre un lato di sé che non credeva di possedere. Grazie a lei, potrebbe tornare a essere semplicemente Tobias.


  La mia recensione   Voto: 4 Stelle   Con l'antologia Four si concludono le avventure legate alla serie distopica Divergent della giovane autrice americana.
Il libro si apre con la prima di quattro storie brevi (Trasfazione, Iniziato, Figlio, Traditore) raccontate dal PoV di Four che ci raccontano con uno sguardo più attento gli aspetti più importanti del coprotagonista maschile della serie, percorrendo gli eventi precedenti e contemporanei a Divergent senza però risultare un retelling dal PoV diverso.
Recensione: Four di Veronica Roth Prima di quattro storie brevi Trasfazione (The Transfer) ci presenta un giovane Tobias alle prese con se stesso e il suo desiderio di liberarsi dall'immagine che la sua fazione e suo padre gli hanno affibbiato.  In poche pagine ci viene presentato il processo di crescita di un ragazzo che cerca la sua strada nel mondo, la sua libertà ma soprattutto la sua voce a discapito del volere del padre, delle aspettative della società in un percorso che porterà alla luce il Four che tanto amiamo. La storia racconta brevemente cosa ha spinto Tobias a lasciare la fazione in cui è nato e cresciuto per entrare a far parte degli Intrepidi.
La seconda storia Iniziato ci presenta la vita da trasfazione di Tobias nelle prime settimane da Iniziato, le sfide che gli si pongono in una successione di prove: il combattimento corpo a corpo, le paure nella simulazione e affrontare per la prima volta il timore di qualcosa che non può controllare e il timore che qualcuno possa scoprirlo.
La terza storia, Figlio,  vede Tobias alle prese con la sua nuova vita da Intrepido in tutti gli effetti. Dopo aver concluso le settimane da iniziato alla prima posizione potrebbe scegliere qualsiasi posizione all'interno della sua nuova fazione, proporsi come candidato per diventare uno dei futuri capofazione, ma ancora una volta, il sospetto, la vicinanza che la nuova posizione gli procurerebbe con il suo passato e le rivelazioni sconcertanti rispetto un passato che credeva aver sepolto da tempo e un futuro che diventa sempre più incerto lo spingo a richiedere una posizione meno in vista all'interno della fazione, come l'istruttore per le nuove reclute della fazione.
L'ultima storia, Traditore, è la prima delle quattro storie che bene o male già conoscevamo: rappresenta il PoV di Tobias di alcuni avvenimenti che accadano nell'arco temporale di Divergent. In queste pagine Tobias scoprirà quali sono i giochi della sua nuova fazione e degli Eruditi, i suoi nuovi sentimenti rispetto l'iniziata trasfazione Abnegante e le ripercussioni che le sue azioni avranno rispetto il passato che credeva lontano, che lo riconducono dal padre da una parte e dalla madre dall'altra.
L'antologia infine si conclude con tre piccole scene di Divergent raccontate dal PoV di Quattro.
Non lo avrei mai detto ma questa piccola raccolta mi ha piacevolmente stupito, non credevo di riprovare di nuove le emozione che mi ha trasmesso il primo libro della serie, soprattutto dopo che l'ultimo libro della serie, Allegiant, non aveva rispecchiato in pieno tutte le mie aspettative.
Queste storie si rivelano uno specchio nell'animo tormentato di Tobias, un ragazzo che cerca con tutte le sue forze di ritrovare se stesso, di scrollarsi l'enorme influenza negativa del padre, di trovare il suo posto in un luogo dove non è costretto a fingersi qualcuno che non è, e trovare per la prima volta degli amici e lasciarsi anche aprire all'affetto sincero verso una persona che non lo biasima, che non lo compatisce, una ragazza come lui che lo comprende e lo accetta così com'è, una persona nella quale confidarsi e sfogarsi senza paura e reticenze.
È chiaro come nella personalità di Quattro sia radicata in lui la coscienza Abnegante, quell'altruismo che ti porta a compiere quei gesti di ordinario coraggio, lo stesso coraggio che lo ha spinto a legarsi agli Intrepidi, persone che hanno fatto della loro libertà, la loro vitalità, il loro motto di vita, fregandosene delle regole e del comune giudizio, l'unica fazione in cui può essere se stesso senza sentirsi giudicato. L'aspetto che più ho amato del libro è la grande introspezione che la scrittrice riesce a fare del suo personaggio principale. Quattro non è solo il ragazzino maltrattato dal padre, o il ragazzino abbandonato dalla madre, è un ragazzo che ha i suoi ideali, per i quali combatte anche mettendo a rischio la sua vita o mettendo da parte il suo orgoglio, è il rigido che ha imparato ad accettare la sua parte da Abnegante, è l'Intrepido che sa dare a pugni per salvare una ragazzina indifesa da una rissa ed il ragazzo che si ubriaca con gli amici, ed è il ragazzo che sfida le sue paure buttandosi nell'ignoto dimostrando, anche in luce degli avvenimenti e dei chiarimenti di Allegiant, che una persona non è inquadrata e bloccata in un certo contesto senza avere libertà di azione.
Ho amato leggere questo libro perché mi ha permesso di rinnamorarmi di nuovo di un personaggio, di Quattro. Purtroppo in Allegiant Quattro non solo aveva una voce interiore troppo simile a quella di Tris ma sembrava in certe scene snaturato, non più il ragazzo coraggioso che abbiamo conosciuto nei primi due libri, ma un ragazzo in balia degli eventi e delle nuove scoperte. Con questa raccolta di storie brevi abbiamo la possibilità di scoprire il vero Quattro, cosa lo ha reso il personaggio che ha fatto innamorare tante ragazze in giro per il mondo e come mai è diventato uno dei bookboyfriend più amati della letteratura YA.
Citazione preferita: Lei sorride e io, per la prima volta, mi domando se le piaccio. Se riesce a sorridermi anche quando sono in questo stato... be’, forse sì. Una cosa la so: per aiutarmi a dimenticare quanto è orribile il mondo, preferisco lei all’alcol.
Consigliato a tutti coloro che hanno amato il personaggio di Quattro e vogliono rivivere le emozioni di Divergent tramite un'insight nuova e accattivante attraverso le strade della Chicago distopica creata da Veronica Roth.   - A presto Susi  

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