Ed ecco che dopo il pienissimo e straordinario episodio numero quattro, Game of Thrones tira un po' le somme di quanto visto in questa mezza quarta stagione. L'episodio numero cinque, First of His Name, sembra il classico momento in cui le fila vengono tirate ma non si sa bene dove porterà il resto della serie. Non lo sappiamo noi spettatori, speriamo che lo sappia chi è al comando, perché per ora ci troviamo ad un punto morto. Non fraintendetemi, è cosa buona e giusta quando in una serie tv non si lasciano dei punti in sospeso, altrimenti correremmo il rischio di trovarci di fronte a un nuovo Lost (almeno da un punto di vista narrativo), ma sicuramente non è facile per lo spettatore dubitare e restare comunque ottimista. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa è successo in questa First of His Name, puntata numero 5 della quarta stagione de Il Trono di Spade, che si è rivelata nuovamente tra le più viste/scaricate della storia della televisione e di internet.
Ovviamente, allarme spoiler.
First of His Name, dicevamo. E infatti la puntata si apre con l'incoronazione del giovane Tommen Baratheon. Che, dopo il sadico e crudele Joffrey, sembrerebbe meritare più di chiunque altro il trono, almeno a detta di Cersei. La regina reggente infatti sembra avvicinarsi alla giovane Margaery e darle la benedizione per l'ormai sicuro matrimonio della giovane Tyrell con il neo-re. Apparentemente, perché non si sa mai quando si tratta di Cersei. D'altro canto veniamo a sapere che la casata Lannister non è più così ricca e potente come pensavamo: Tywin ci informa dell'incredibile debito che la famiglia ha con Banca di Ferro di Braavos e della necessità di unirsi a tutti gli effetti con la seconda (o forse no?) più importante e ricca casata dei Sette Regni.
Intanto Lord Petyr Baelish e Sansa raggiungono Nido dell'Aquila e qui si scoprono un bel po' di cose interessanti: Lady Lysa Arryn e Ditocorto hanno una relazione da un bel po' di tempo, l'ex ex Primo Cavaliere Jon Arryn è stato avvelenato non dai Lannister ma dalla sua stessa moglie e adesso lei vuole sposare il Lord magnaccia. E lo sposa. Anche la liberazione di Sansa sembra avere uno scopo più alto: il matrimonio tra lei è il figlio di Lady Lysa, Lord Robin. Ma Lysa è
Poi passiamo alla Baia degli Schiavisti, dove troviamo una corrucciata Daenerys dubbiosa e indecisa se attaccare finalmente i Sette Regni grazie al mega esercito che ha ormai a sua disposizione (e alla flotta della città di Meereen, conquistata da Daario) oppure restare nel suo nuovo regno sedando le rivolte scoppiate nelle città da lei occupate. Ed, effettivamente, se una vuole diventare regina dei Sette Regni deve saper prima controllare i territori da lei
Durante la puntata rivediamo anche Brienne e Podrick, ma soprattutto la coppia del secolo: Arya e il Mastino. Ma si tratta di semplici scambi di battute, niente di che.
E, infine, arriviamo alla Barriera e riprendiamo la narrazione da dove l'avevamo abbandonata, con Jon Snow che deve uccidere i Ribelli nascosti nel castello di Craster e che non sa che gli stessi tengono in ostaggio suo fratello Bran e l'allegra combriccola di visionari. E non lo saprà mai, perché mentre i Guardiani della Notte attaccano i ribelli, Locke tenta di rapire Bran ma viene ucciso da quest'ultimo prendendo il possesso del corpo di Hodor e poi decide di continuare la sua strada verso nord alla ricerca di un fantomatico albero. Tutto questo senza incontrare il fratellastro per paura che quest'ultimo gli vieti di proseguire il viaggio.
E alla fine ci si chiede che significato abbia questo albero, cosa stiano a fare gli Estranei, quando si riaccenderà la guerra e, soprattutto, che fine farà Tyron ancora imprigionato e in attesa del processo per l'assassinio di Re Joffrey. Ma manca ancora mezza stagione.