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Recensione: "Generazione magica"

Creato il 18 novembre 2013 da Ilary
Titolo: Generazione magica Autore: Samantha L'Ile Editore: autopubblicato Pagine: 230 Prezzo: 7,56 € cartaceo / 2,49 € ebook
Trama I fratelli Island non potrebbero essere più diversi: il primogenito Samuel è tanto altruista e responsabile quanto Sebastian è cinico ed egocentrico. In comune hanno però un segreto incredibile: sono gli unici al mondo a possedere poteri psichici o almeno così credevano fino all’incontro con la giovane Elizabeth. Mentre Elizabeth si innamora perdutamente di Sebastian, torna nella vita di Samuel un vecchio amore mai dimenticato. Ossessionata dai fratelli magici, Alice ha indagato sulla loro famiglia e ora è tornata per svelare ogni mistero. L’inevitabile incontro tra Alice e Samuel sarà esplosivo e porterà alla luce sentimenti e segreti nascosti che sconvolgeranno ancora una volta la famiglia Island.

Recensione
Quando avevo presentato questo libro ne avevo parlato come di un romanzo fantasy con un pizzico di romance e ho iniziato a leggerlo convinta di questa cosa, cioè mi aspettavo il classico young adult con protagonisti dei ragazzi "speciali" nel quale l'aspetto paranormal la facesse da padrone, ma stemperato da un certo romanticismo di fondo. Ora, non dico che l'aspetto paranormal sia completamente assente, ma a fare la parte del leone è l'aspetto romance: con un certo disappunto, non lo nego, mi sono resa conto che più che altro questo libro è tutto incentrato su una storia d'amore e che tutto ciò che riguarda i misteriosi poteri di cui si parla nella trama è solo il contorno. Prima di passare alle mie considerazioni su questo libro vi voglio raccontare brevemente la trama. I protagonisti principali di Generazione magica sono tre, i fratelli Samuel e Sebastian, e la giovane Elizabeth. I fratelli sono esattamente agli antipodi: Samuel è un affermato medico, una persona buona e altruista che si fa in quattro per gli altri, e si può dire che viva come un "monaco" nel senso che non ha relazioni e vive nel ricordo del suo primo e unico amore, Alice, scomparsa misteriosamente dopo un tragico avvenimento; Sebastian, invece, è uno studente di economia e un bad boy da manuale, bellissimo, sfrontato e, ovviamente, sciupafemmine. Nonostante la diversità caratteriale i due fratelli hanno però una cosa in comune, cioè dei poteri psichici particolari, che però tengono ben nascosti, con i quali riescono a manipolare la volontà delle persone o, nel caso di Samuel, anche a curarle. Quando entra nella loro vita Elizabeth, un'orfana di diciassette anni, i fratelli scoprono di non essere gli unici ad avere quei poteri, perchè anche la ragazza li ha. Per una serie di circostanze che non vi sto a raccontare per non dilungarmi troppo, i tre si ritrovano a vivere insieme e per Elizabeth l'incontro con Sebastian è un vero e proprio colpo di fulmine, tanto che farà di tutto per conquistarlo. Nel frattempo, si rifà viva Alice dopo anni di silenzio, e questo incontro sarà causa di grande sconvolgimento nella vita dei due fratelli e di Elizabeth. Adesso arriva la parte difficile ovvero dirvi che ne penso di questo libro. Sarò sincera: non posso dire che Generazione magica mi abbia particolarmente entusiasmata, anzi, diciamo che mi ha lasciata abbastanza insoddisfatta, forse perchè mi ero creata aspettative troppo alte e mi ero lasciata irretire dalla storia dei poteri che mi affascinava molto ma che nel romanzo occupa un ruolo marginale. Quello che meno mi è piaciuto di questo libro è, come ho detto prima, che c'è troppa insistenza sulla storia d'amore tra Elizabeth e Sebastian, in pratica è il racconto di come la ragazza arriva finalmente a conquistare il cuore del suo bello, con tutta una serie di episodi di vita quotidiana che alla fine sono sostanzialmente superflui, perchè non aggiungono niente alla trama. Avrei preferito che lo sviluppo della storia d'amore non fosse la parte preponderante, ma solo uno dei tanti fili della trama che avrei voluto più ricca di azione, suspense e mistero, anche perchè l'argomento "poteri paranormali" è talmente interessante che è un peccato sfruttarlo poco come è stato fatto in questo libro. Quello che io speravo di trovare, cioè l'azione di cui parlavo poco fa, purtroppo arriva soltanto negli ultimi capitoli e si svolge in maniera abbastanza frettolosa, lasciando un po' l'amaro in bocca. L'epilogo è la parte migliore del libro, quella che ho apprezzato di più, e in particolare mi è piaciuta la rivelazione inaspettata delle ultime righe che porta inevitabilmente a un seguito. Nel complesso Generazione magica è un romanzo senza infamia nè lode, ma purtroppo ha una serie di pecche che hanno fatto sì che non riuscissi ad appassionarmi o a farmi coinvolgere. Il primo aspetto che mi ha fatto storcere il naso riguarda la caratterizzazione dei personaggi, in particolare Samuel ed Elizabeth; Samuel, il buono della situazione, è talmente bravo e buono da risultare stucchevole, e proprio non mi è piaciuto, l'ho trovato esagerato e insopportabile. Anche Elizabeth non ha riscosso la mia simpatia: ha diciassette anni, quasi diciotto, ma il più delle volte si comporta in modo molto più infantile rispetto alla sua età, sembra una bambina di non più di dodici anni, insomma in sostanza ha degli atteggiamenti incongruenti. L'unico che si salva è Sebastian che tra tutti è quello meglio riuscito e più coerente nei comportamenti. Poi veniamo ad un'altra nota dolente: l'ambientazione. So di essere una pignola rompiscatole a trovare difetti anche nell'ambientazione di un libro e probabilmente l'autrice starà pensando di strozzarmi con le sue stesse mani per queste critiche puntigliose, ma non sopporto di trovare nei libri delle ambientazioni incoerenti. Spiego: in questo romanzo i nomi dei personaggi sono anglosassoni e da alcuni dettagli si intuisce un'ambientazione statunitense, ma ci sono numerosi riferimenti alla cultura e alle abitudini italiane che sono fuori luogo. Sono dell'idea che se un autore vuole ambientare il suo romanzo in un luogo reale è meglio che scriva solo di ciò che conosce piuttosto che lanciarsi in ambientazioni esotiche o comunque straniere e rischiare di fare strafalcioni imbarazzanti. Veniamo allo stile di scrittura che tutto sommato non è poi così male, anche se è un po' acerbo è comunque scorrevole e piacevole; attenzione però perchè spesso ci sono dei repentini cambi di PoV e non si capisce chi sta parlando o pensando in quel determinato momento perchè il soggetto non è specificato, ad esempio prima parla Sebastian e subito dopo troviamo un pensiero magari di Elizabeth, ma non si intuisce che è lei al primo colpo, bisogna estrapolarlo dal contesto. Visto che ho scritto fin troppo, direi che sarebbe ora di tirare le fila del discorso. Generazione magica non è, per usare un termine terra terra, un brutto libro, un libro scritto male o illeggibile, è un romanzo discreto con delle buone idee di fondo che però, a mio avviso, non sono state sviluppate nel migliore dei modi; è una storiella adolescenziale molto leggera che probabilmente piacerà molto più alle ragazzine in quella fascia di età di quanto sia piaciuto a me. Quindi, consiglio questo libro a un pubblico femminile molto giovane che quasi certamente si lascerà coinvolgere in maggior misura dai risvolti romantici della storia.
Il mio voto:

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