Magazine Fantasy
L'autrice: Antonella Cardellini è nata a Roma nel 1979. Dopo la maturità si trasferisce a Formello, paese a nord di Roma, dove attualmente vive. Mamma e moglie con la passione della lettura, soprattutto fantasy, esordisce pubblicando con Silele Editore il romanzo, La Dama Bianca, primo di una trilogia dedicata a Gli Eroi di Camelot.
La recensione di Sara: Gli eroi di Camelot nasce dall’idea di trasformare in romanzo le avventure di un gioco di ruolo. Legami e intrighi virtuali saltano fuori dallo schermo e si trasformano in saga. Antonella Cardellini ci presenta così una Camelot lontana dai fasti arturiani e che si prepara a una battaglia non indifferente. Qualcuno vuole riportare sulla Terra Belial, un esercito del male è pronto a distruggere tutto pur di ottenere ciò che vuole. Sarà grazie alla spada, la Dama Bianca, forgiata dalla Regina Ginevra e sua figlia Elena che l’esercito di Re Artù riuscirà a combattere contro la Regina Pamelot e il suo oscuro piano. Il possibile ritorno di Belial però non è la sola minaccia che incombe su Camelot, altri cattivi sono dietro l’angolo e aspettano solo di calcare la scena. Incontreremo così il malvagio stregone Zoitan e sua sorella Medusa a mettere i bastoni tra le ruote dell’Imperatore Aledik. L’ennesima lotta tra il bene e il male si consuma, chi la spunterà? L’idea di trasporre un gioco di ruolo in romanzo è abbastanza interessante, il rischio che si corre però è quello di cadere nello stereotipo del fantasy. La trama di questo primo volume non si presenta agli occhi del lettore come la più originale, si è davanti a un tipico esempio di sward and sorcery senza troppi elementi innovativi. Ci sono sicuramente particolari potenzialmente interessanti ma che, non si lasciano carpire dal lettore perché poco sviluppati. Tanti aspetti sono trascurati e lasciati a sé, storie che potevano essere approfondite e ampliate per catturare il lettore. Lo stile risulta piuttosto acerbo, fin troppo narrativo alle volte, al punto da non permettere a chi legge di affezionarsi ai personaggi. Il romanzo è forse fin troppo descrittivo, risulta freddo e non permette empatia con i protagonisti. La Dama Bianca è il principio di una saga che nel complesso promette qualcosa ma non lo lascia ancora vedere,una saga che potrebbe sicuramente migliorare nel seguito. Il libro, breve (conta appena110 pagine) e scorrevole, si lascia leggere velocemente ma, purtroppo, non colpisce indelebilmente. Un fantasy come altri che ha del potenziale ma non lo esprime e lascia un po’ di insoddisfazione in chi lo legge.
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