Recensione: Half Bad, di Sally Green
Da Isahale
Recensione
Titolo: Half Bad
Autore: Sally Green
Editore: Rizzoli
Pagine: 400
"La magia esiste, ed è spaccata da una guerra millenaria. Appartenere a un fronte definisce il ruolo di ciascuno nel mondo, garantisce compagni e alleanze; ma soprattutto decide chi sono i nemici, che vanno giustiziati senza rimorso. Nathan vive in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell'Oscuro più terribile mai esistito, cresce nella famiglia materna, evitato da tutti, vessato dalla sorellastra, perseguitato dal Concilio che non si fida di lui e anno dopo anno ne limita la libertà, fino a rinchiuderlo in una gabbia. La stessa guerra che divide il mondo della magia si combatte nel cuore di Nathan, in perenne bilico tra le due facce della sua anima, che davanti alla dolcezza di Annalise vorrebbe essere tutta Bianca, e invece per reagire alle angherie si fa pericolosamente Nera. Ma è difficile restare aggrappato alla tua metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso."
C'è il Bene. C'è il Male. E poi ci sei tu.
Tu, fessacchiotto.
Sottotitolo ambiguo quello della cover italiana di Half Bad, romanzo che ha avuto un riscontro super positivo qui da noi ma che io mi sono decisa a leggere solo ultimamente. Risultato? Direi che ho finalmente intuito il perché di quella frase che la Rizzoli ha scelto di piazzare sulla copertina di HB, attirandosi la mia puntuale battuta "Ah Ah", anche non condividendola, e ho finalmente capito perché tutti i lettori che abbiano letto Half Bad lo abbiano trovato o fantastico o terribile.
Niente mezzi termini.
Io, invece, dal primo capitolo ho trovato solo un termine per definirlo: strano.
Half Bad è strano. È la storia di un giovane mago figlio di una maga del Bene e un mago del Male, un mezzosangue non ben visto dai suoi simili, che vive nella famiglia della madre in una realtà del nostro mondo che le persone normali non riescono ad avvertire, reminiscenza di un Harry Potter dai risvolti più negativi che positivi.
Il nostro protagonista si chiama Nathan e la sua narrazione si apre in seconda persona, cosa estremamente curiosa per un romanzo Young Adult, introducendoci da subito a una sequenza tersa di violenza fisica e psicologica in quella che parrebbe essere una prigione. Nathan si trova in un luogo non specificato e, nel giro di poche pagine, toccherà a lui ripensare a tutti gli avvenimenti che lo hanno portato a quel punto, ripercorrendoli in ordine cronologico e facendo in modo che il lettore si avventuri nella storia a dir poco cruda e misteriosa del protagonista.
"Ogni respiro deve essere prezioso e deve significare qualcosa, deve essere importante."
Lo ammetto: non avevo mai letto un romanzo simile e non mi sono pentita di avergli dato un'occasione. Dalle prime pagine lette in seconda persona non avrei mai immaginato quanto mi avrebbe preso in seguito (in cui intreccia prima e seconda persona), eppure lo ha fatto! Pagina dopo pagina, in un pessimismo dilagante in tutto il romanzo, condito di momenti di speranza che non possono mancare nella vita di chiunque, Half Bad ci porta in un mondo dove il bene e il male si intrecciano, puntando il dito verso quelle persone che si professano dalla parte del giusto nonostante comportamenti in conflitto tra loro.
Half Bad è la dimostrazione che il genere YA può e deve dare qualcosa - una lezione di vita, un pensiero fuori dal comune, un sentimento che smuovi il lettore. Sicuramente acquisterò il seguito, Half Wild, non appena verrà pubblicato in inglese questo mese, ma per adesso mi limiterò a consigliare questo romanzo a chi di voi non lo abbia ancora letto.
Una storia intensa e coinvolgente che merita un posto sulla libreria di ogni appassionato di fantasy Young Adult.
4.5 gusci su 5.
Potete acquistare Half Bad cliccando qui!
Potrebbero interessarti anche :