Letto durante le vacanze pasquali, Half Wild è il sequel del tanto acclamato all'estero come in Italia Half Bad, romanzo d'esordio di Sally Green che vede come protagonista il giovane mago (tradotto come "Incanto" da noi) Nathan, ibrido figlio di una maga Bianca e un mago Nero, considerato un abominio dalla società, in particolare da quella di Bianchi che gli dà la caccia.
Half Wild inizia là dove avevamo lasciato Half Bad, re-introducendo la storia nei primi capitoli e aiutando il lettore smemorato a ricordare i punti cruciali dello scorso romanzo: Nathan ha ottenuto il suo Dono dal padre, il mago nero Marcus, e adesso è in fuga, costretto a dover cercare un modo per salvare Annalise e ritrovare Gabriel, senza nessuno su cui fare affidamento fino all'incontro con un nuovo strano mago che sostiene di poter portare Nathan da Gabriel e aiutarlo poi a ritrovare Annalise. Da questo punto in poi, la storia parte in un crescendo di azione e twist che porteranno Nathan a rivalutare la sua posizione nel mondo dei maghi, costringendolo a fare nuove promesse e scoperte, su se stesso e il proprio dono e su chi lo circonda.
"Selvaggio è una parola interessante. Immaginiamo qualcosa di selvaggio come indomito e fuori controllo ma, si sa, la natura non è così; la natura è controllata, ordinata, estremamente disciplinata in tutti i suoi elementi."Ho iniziato la lettura di Half Wild come ripiego per l'assenza di Scarlet (romanzo che doveva ancora arrivarmi), per sopperire alla mancanza di altre storie che avevano monopolizzato la mia vita da lettrice, senza particolare entusiasmo. Mi ero detta che avrei deciso con questo sequel se proseguire nella lettura della trilogia di Half Bad, primo romanzo che avevo trovato molto bello così come molto strano - un qualcosa di rischioso se non gestito in modo adeguato dall'autrice esordiente.Devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa
Half Wild è un sequel perfetto per Half Bad, che amplia il world-building della storia e approfondisce molti personaggi secondari, così come lo stesso protagonista Nathan. Se con il primo romanzo il focus principale era stato scoprire il bianco e il nero dal suo punto di vista, stavolta l'attenzione si sposta sul wild, il selvaggio, su come esso entri in gioco nel definire il bene e il male, sul lato selvaggio dell'uomo - l'animale che c'è in lui. Tutto questo approfondito con le azioni di Nathan, i suoi pensieri e i suoi sfoghi... Quella parte di sé che non riesce a controllare e viene fuori anche nelle sue relazioni con le altre persone e le novità che Half Wild ci propone. Sono molte le novità introdotte da questo romanzo e molti i nuovi personaggi. Veniamo a conoscere nuovi maghi Neri così come rivediamo vecchie conoscenze Bianche. Abbiamo modo di approfondire l'ambiguo personaggio di Marcus, il padre di Nathan, e le relazioni del ragazzo con Annalise e Gabriel. Con Gabriel in particolare si arricchirà più che con chiunque altro la personalità di Nathan, rendendo le loro interazioni variegate, intime e nuove per il genere di romanzo che la Green ha voluto scrivere. Half Wild diventa quindi un'ottima conferma delle capacità di scrittura della Green, reminiscenza della creatività stilistica di Tahereh Mafi, con un approfondimento a tutto tondo di ciò che nel primo romanzo non era riuscito a convincere. Sally Green ci regala una storia da leggere, che consiglierei a chiunque abbia già letto suo primo libro e che sono sicura possa stupire in positivo sia chi avesse già apprezzato l'inizio della trilogia e sia chi, come me, aspettava questo sequel per una conferma definitiva.
Nota: HW dovrebbe arrivare in Italia quest'anno per la Rizzoli. 4 gusci su 5.
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