Magazine Cultura

Recensione "Hunger Games" di Suzanne Collins

Creato il 20 novembre 2013 da Crazygio @RuggieroGiorgia
Buonasera miei amati lettori!
Eccomi finalmente con una nuova recensione *-* stavate aspettando come me questo momento?

Cosa sono quegli occhi dolci? :D

Terminato di leggere la scorsa settimana, mi sono tuffata a capofitto nel suo seguito. Un po' per impegni vari, un po' perché avevo bisogno di riflettere e vedere finalmente anche il film, ho rimandato fino ad ora la recensione di Hunger Games di Suzanne Collins. Distopico con un target young adult è riuscito a rapire il mio cuore con la sua eroina, Katniss, e con il cuore dolce di Peeta. Posso assicurarvi che ne sono uscita ossessionata, l'ho amato tanto e senza dubbio è stata una delle letture più entusiasmanti di questo mio 2013.
Titolo: Hunger GamesAutrice: Suzanne CollinsEditore: Mondadori Collana: Chrysalide Pagine: 376Prezzo: 14, 90 euro
Trama: Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.
Recensione
Primo romanzo di una trilogia, Hunger Games di Suzanne Collins, dopo aver conquistato schiere di fan o meglio di tributi in tutto il mondo è riuscito a travolgere anche me facendo scoccare una freccia con l'arco da Katniss dritto al mio cuore e con uno sguardo dolce di Peeta.Capace di rapire i cuori dei lettori con il suo stile realistico, descrittivo e asciutto Suzanne Collins è riuscita a creare un mondo lontano da noi ma non tanto quanto ci si aspetterebbe, ma soprattutto a creare una storia indimenticabile e originale. Guerre e rivolte hanno rivoluzionato negli anni il mondo che siamo abituati a conoscere ed è così che il Nord America si trasforma in Panem con capitale a Capitol City, che governa su dodici distretti in cui ora la popolazione è divisa. Disperazione, povertà, mancanza di sostentamenti alimentari sono all'ordine del giorno per il Distretto 12 ed è lì che risiedono i nostri protagonisti: Katniss e Peeta. Come ci viene ribadito più volte dalle parole della Collins, tutto il potere è accentrato in Capitol City che è così diversa per condizioni e abitudini al mondo che impareremo a conoscere con il Distretto 12. Potere esercitato con crudeltà e senza paura di manifestarlo tanto che ogni anno per ricordare il passato vengono indetti gli Hunger Games, un reality show in cui ogni distretto è costretto a cedere due tributi, un maschio e una femmina. Ragazzi mandati ad uccidersi tra di loro, perché solo uno è il vincitore e ovviamente la gente di Capitol City è solamente spettatore. Non dovranno temere mai che da quelle urne possa uscire il nome di uno dei propri figli, perché loro sono immuni. Il tutto viene ripreso dall'occhio vigile delle telecamere e viene amministrato a loro piacere, perché c'è che conta è lo spettacolo da offrire.
La voce narrante di Hunger Games per noi è Katniss Everdeen, ragazza che vive nel Distretto 12 con la sorellina Prim e la madre che per molto tempo è stata depressa per la morte del marito, lasciando a Katniss il compito di portare avanti il sostentamento della propria famiglia. Katniss, che porta in dote il nome dell'erba saetta, è diventata quindi un'abile cacciatrice e divide il compito nei boschi con l'amico Gale. Il romanzo ci si presenta direttamente al giorno della mietitura, evento in cui vengono sorteggiati in piazza e in diretta televisiva i due tributi che parteciperanno agli Hunger Games.Da subito capiamo come la ragazza che abbiamo di fronte sia una vera eroina temeraria e coraggiosa, pronta a correre anche il rischio più alto di tutti: la morte. E' così che Katniss si offre volontaria come tributo femmina del Distretto 12 dopo che l'urna aveva estratto il nome della sua amata sorellina, Prim. Il suo primo pensiero è quello di salvare la giovane vita di Prim e tutta Panem assiste, ammirata, al coraggio dimostrato da Katniss. Visibilmente spaventato è invece Peeta, tributo maschio scelto dall'urna. Lui è meglio conosciuto come "il ragazzo del pane" per il fatto di aver rappresentato la scossa a voler combattere per Katniss quando, morto il padre, la sua famiglia stava per cadere a pezzi per la fame. Fu proprio Peeta, lanciando alla ragazza una pagnotta di pane, a salvarle dalla sorte che le era toccata. Peeta colpisce per la sua immensa dolcezza che farebbe sciogliere anche i cuori più aridi.I due ragazzi vengono trascinati nello scintillante mondo di Capitol City e già il viaggio in treno è emblematico per capire la sostanziale differenza in cui vivono quei due mondi. Banchetti ricchissimi toccheranno ai due ragazzi, ma non solo. Verranno in contatto infatti con i loro preparatori, truccatori, stilisti e un mentore non troppo affidabile. Così conosciamo anche: Haymitch, Effie, Portia e Cinna.Seguiti costantemente da telecamere, si dovranno preparare con degli allenamenti a ciò che affronteranno poi nell'arena da guerrieri veri.
Scritto in prima persona con il punto di vista di Katniss con uno stile asciutto e senza troppi fronzoli, risulta impossibile al lettore fondersi con la protagonista, con le sue emozioni e le sue paure. La ragazza in fiamme, questo sarà il soprannome che Katniss riceverà all'apertura degli Hunger Games, sa come far ardere i cuori dei lettori che poi se vogliamo proprio dirlo è ciò che succede praticamente a tutti coloro che entrano in contatto con lei.
La storia acquisisce poi quel tocco di romance, che a mio avviso non guasta mai, con l'entrata in gioco proprio di Peeta con il quale la ragazza in fiamme instaurerà un rapporto speciale spinto da due motivazioni di cui però non vi voglio parlare. La prima è senza dubbio evidente, si comprende subito, mentre l'altra è forse più una mia chiave di lettura (un voler sperare, perché sì anche io sono una fangirl).
Con una promessa che la lega a Prim, Katniss cercherà di vincere a tutti i costi con la speranza di poter far ritorno alla sua vita di sempre. Non vi resterà che tifare fino all'ultima pagina, o almeno questo è ciò che è successo a me.
Ho apprezzato moltissimo la caratterizzazione dei personaggi, oltre alla descrizione dei luoghi che rendo così unico il mondo di Panem. Ogni personaggio ha il suo perché ed è ben delineato. Vi ritroverete ad amare e a cantare insieme a Rue, una piccoletta tanto dolce, e alle ghiandaie imitatrici (che come vedete ho imparato ad amare anche io), ad odiare gli occhi impenetrabili del temibile Cato e così via per tutti gli altri.
Darà sicuramente da pensare al lettore il fatto di come ci si dimentichi facilmente, a discapito dello spettacolo, che a morire saranno mandati dei ragazzini e parliamo di una società che si diverte a scommettere su tutto ciò, una società che si diletta con succulenti banchetti mentre le vite di quei ragazzi si spengono. Loro che lottano semplicemente per la speranza di tornare a casa, lottano per una colpa non loro.
Hunger Games è un romanzo adorabile, che merita di essere letto e che consiglio davvero a tutti. Mi sembra quasi inutile continuare a ribadire quanto io lo abbia amato. In esso ho trovato il mix degli elementi perfetti che mi piace avere in un bel libro: una buona storia di base, dei personaggi ben caratterizzati, un mondo delineato perfettamente, suspence e adrenalina e una base di romance. Hunger Games ha tutto questo, è riuscito a catturarmi veramente, intrappolarmi in quelle pagine e si è preso gioco dei miei sentimenti e del mio cuore di cui ormai avevo lui i fili.

Libro, adottami!

P.S.Come vi dicevo la sera dopo aver terminato questa lettura mi sono fiondata a vedere l'adattamento cinematografico di Hunger Games, che vede Katniss interpretata da Jennifer LawrenceJosh Hutcherson nei panni di Peeta e Liam Hemsworth nei panni di Gale.Ho apprezzato molto il film che ho visto come un in più, come qualcosa che andasse ad integrarsi con ciò che avevo letto. Assolutamente piacevole, nonostante qualche piccolo cambiamento. Ora non vedo l'ora di vedere Catching Fire. Lo aspettate con me?
Stay tuned!Xoxo, Giò

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :