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Recensione: Hunger Games di Suzanne Collins

Creato il 27 gennaio 2014 da Susi
Nuovissima recensione!

Recensione: Hunger Games di Suzanne Collins Titolo: Hunger Games
Autore: Suzanne Collins
Serie: Hunger Games #1 Editore: Mondadori Chrysalide Trama: Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.


La mia recensione
Voto: 5 Stelle
Io e Hunger Games abbiamo una storia lunga e complicata alle spalle. Tutto è iniziati più di tre anni fa quando mi approcciai al libro per curiosità, all'epoca i Distopici erano rari e sconosciuti, se ne contavano sulle dita di una mano e per la maggior parte venivano considerati dei semplici sci-fi, ma il semplice fatto che fosse stato preso in considerazione per un film mi incuriosì a tal punto da cimentarmi nella lettura, dato che in quel periodo erano pochi i film nati come adattamenti di libri, soprattutto di libri per ragazzi, i famosi YA.  Sarà stato a causa del periodo e delle preoccupazioni ma solo dopo 30 pagina abbandonai la lettura perchè non mi sentivo minimamente presa dalla storia, e da allora ho visto ogni Distopico come uno scoglio da superare, proprio perchè questo primo approccio non era stato dei migliori, infatti, per farmene piacere uno significa che il libro deve superare se stesso.  Più di una volta mi sono ripromessa di riprendere la lettura, dopo la visione del film (si ho visto il film senza aver letto il libro) assolutamente stupefacente, dopo aver letto Distopici che mi hanno conquistato (come poter diventare un amante del genere se non si è letta la trilogia che l'ha portato alla ribalta?) e dopo aver visto il capolavoro di Catching Fire, uno dei film più belli del 2013 (un vero peccato che il film non abbia avuto nessuna nomination agli Oscar), non potevo più esimermi da questo compito.  Dopo varie peripezie, un periodo difficile ho preso in mano il libro e mi sono detta “Ora o mai più!” odio avere delle costrizioni riguardo la scelta delle letture, ma avevo promesso a Fran di leggere con lei questa trilogia e dopo aver lasciato che lei leggesse il primo volume senza di me non potevo deluderla ulteriormente e mi sono dedicata al libro. 
Sarà stato a causa dei miei pregiudizi sul genere, nato dal brutto approccio che ho avuto la prima volta con Hunger Games, e dalle grandissime aspettative che avevo sulla serie ma dopo pochissime pagine mi sono ritrovata a divorare il libro come solo pochi YA abbiano mai saputo fare. 
Hunger Games è un libro incredibile che mi sono ritrovata ad amare fin dall'inizio, creando un legame profondo con i protagonisti, verso i quali ho da subito provato grande empatia, e per la storia, vera e cruda, che ti porta a provare in ogni singolo aspetto le emozioni descritte nel libro. 
Ancora più incredibile non è stato amare il libro ma la mia sorpresa nello scoprire questo libro, mai e poi mai avrei pensato che mi potesse piacere fino al punto da scrivere una recensione entusiasta, o meglio una standing ovation, perchè questo libro se la merita in pieno! 
Non c'è bisogno di parlarvi della storia, questa è una delle trilogie più conosciute al mondo e i cui film hanno contribuito ad aumentarne il successo e le vendite. 
Ho adorato lo stile della Collins, semplice, diretto, senza fronzoli che ti porta servita la storia su un piatto, nuda e cruda. Amo questo stile narrativa, rende la storia credibile e verosimile, soprattutto quando i tratta di sci-fi, crea in modo molto più reale di qualsiasi descrizione il mondo futuro dei personaggi di cui racconta le vicende. 
Katniss, la protagonista, è una ragazza orgogliosa, testarda, caparbia e incredibilmente indecisa. Per una volta un'eroina è descritta non come la ragazza perfetta, dolce e gentile che tutti amano tipica dei più famosi YA, ed è proprio per questo che credo che mi sia piaciuta sin da subito. È una ragazza che ha sofferto, che da bambina ha dovuto raccogliere sulle sue spalle più peso di quanto ne potesse sopportare. È cresciuta in fretta, portando avanti la sua famiglia, e soprattutto ha cresciuto e si è presa cura di sua sorella, la persona che le più cara al mondo.  I suoi comportamenti per quanto fuori dal comune e inaccettabile da parte del lettore si spiegano uno ad uno: la sua diffidenza, nata soprattutto dalla grande delusione verso la madre che l'ha abbandonata nel momento di bisogno e che ha lasciato lei e sua sorella in balia degli eventi; la mancanza di una figura paterna che le ha privato della possibilità di fare affidamento su una figura maschile stabile ma che le ha privato anche della possibilità di credere che ci fosse per lei l'uomo giusto che la potesse proteggere dai mali della vita; ma soprattutto il suo orgoglio che non le permette di vedere con chiarezza le persone che la amano perchè si sa, l'amore è l'unico dono che è difficile ricambiare perchè presuppone che si dia in dono noi stessi, e Katniss non potrebbe mai accettare di affidarsi completamente ad un'altra persona, per paura che questa la abbandoni, così come suo padre; e per infine la sua perenne indecisione e titubanza, nata da una mente che pensa troppo, che analizza tutto fin nei minimi dettagli e che proprio per questo non le permette di seguire il suo istinto, e questo in fondo è anche il problema di tutte le perone solitarie, ci si crea un mondo a misura unica che appena viene messo in bilico rischia di disintegrarsi, ma Katniss ha Peeta, e pian piano si renderà conto che a volte fare squadra è la strada più semplice per la vittoria.  Non posso che provare grande stima per l'autrice che ha saputo creare un personaggio così complesso in poco più di 300 pagine di libro. 
Parliamo di Peeta, il mio personaggio preferito. Vi basti sapere che ha saputo scalare in poche battute la scala per andare diritto al mi cuore e quella della mia personale Top Ten dei Bookfriend posizionandosi addirittura sul podio!! (sempre dietro Will e Jace, i personaggi della Clare sono inimitabili!).  Un ragazzo dolce, sensibile, onesto, buono, comprensivo e altruista. Ma quello che più ho amato di più di questo personaggio è il suo amore per Katniss, un amore puro e che nasce dal cuore, disinteressato e nobile, tanto che per lei avrebbe rischiato volentieri la vita.  Mi ha conquista con i suoi gesti, con le sue parole e un vero galantuomo, uomo d'altri tempi, e sicuramente uno di quei personaggi che mi piacerebbe incontrare nella vita reale.  Che dirvi se non di leggere il libro perchè Peeta ne vale ogni minuto e secondo che dedicate alla lettura. 
Personaggi secondari descritti alla meraviglia e che hanno saputo catturare l'attenzione del lettore anche per il poco tempo in cui sono entrati in scena. In primis Gale, l'amico o poco più di Katniss, il suo compagno di caccia, Prim, la sorellina per cui darebbe la vita, Rue, un'inaspettata alleata, per passare da Haymitch, Cinna, Effie fino agli antagonisti Cato, Faccia di Volpe, Lux e Thresh. 
La trama è curata nei minimi dettaglia, dall'ambiente agli avvenimenti nulla è lasciato al caso, creando un complesso puzzle dove il lettore non viene mai lasciato in stallo, ma al contrario sempre all'erta grazie ad una storia piena di colpi di scena, avventura, combattimenti e grazie all'incredibile suspance che trasuda dalle parole della Collins, che ha saputo tenere incollata alle pagine in trepidazione una lettrice che come me ha avuto modo di vedere il film quindi già a conoscenza dei dettagli più eclatanti. 
Impossibile non dedicare delle parole all'incredibile setting distopico creato dalla Collins nei minimi dettagli: dalla storia di Panem, alla creazione dei crudeli Hunger Games, alla divisione dei Distretti e dei compiti specifici all'abietta Capitol City, ignara o meglio esclusa dalla povertà e ingiustizie dei distretti. 
In assoluto uno dei libri per ragazzi più crudo e reale nella descrizione degli avvenimenti, ma che nella sua inclemente verità è capace di suscitare nel lettore grande empatia verso i protagonisti e il loro avverso destino, diventando ai loro occhi un moderno vessillo in grado di trasmettere valori puri come l'amicizia, l'amore, lealtà e solidarietà. 
Se gli Hunger Games nel libro si fanno carico, in modo distorto, della nostra “memoria per non dimenticare” è impossibile non vedere il libro come un messaggio di speranza come testimonianza di un futuro che non ci si augura e che si spera di non dover mai vedere. 
Indubbio dire che il libro è notevolmente superiore al film, ma sono contenta di aver visto prima il film perchè altrimenti non mi sarei goduta il film come invece ho fatto, conoscendomi già so che avrei criticato il film per ogni minima differenza, ma in questo modo ho apprezzato sia il libro che il film. 
Un libro bellissimo, dalla prima all'ultima pagina che merita un 5 Stelle piene.  5 Stelle per il migliore Sci-Fi Distopico, non Urban, che abbia mai letto, e contate che si tratta di un primo volume di serie. 
Sono in trepidante attesa di leggere il secondo libro, ma non mi monto la testa, tengo le mie aspettative in un cassetto, troppe volte sono stata delusa quindi meglio procedere con cautela.
- A presto Susi

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