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Recensione: I TUOI OCCHI PER TUTTA LA VITA di Rachele + Intervista
Creato il 21 luglio 2011 da TrichecoRACHELE INNOCENTI è nata a Pistoia il 7 marzo 1988. Ha frequentato il Liceo Psico-Pedagogico della sua città. Dopo gli studi magistrali, si è dedicata alla scrittura. Questo è il suo primo romanzo.PARERE PERSONALE:
Leggendo questo libro mi sono sempre più innamorata dei personaggi creati dall'autrice. Credo che la caratteristica che mi ha portato a farlo è proprio il fatto che Rachele Innocenti abbia deciso di creare un libro che racconta avvenimenti che potrebbero accadere anche alle persone comuni. Tutte possono andare ad una festa in un locale ed incontrare un bel biondino dagli occhi verdi e rimanerne irritate e al contempo stregate. Può anche accadere che l'amico del proprio fratello maggiore "faccia lo stronzo" e che ti "dia buca" proprio il giorno di un appuntamento importante o che entrando in biblioteca tu conosca il ragazzo che ti farà battere il cuore e poi anche soffrire.I Tuoi Occhi per Tutta la Vita racconta la storia di quattro ragazzi le cui vite si incontrano e scontrano all'improvviso. Parla di amori che iniziano e finiscono. Di vite che si scontrano con la bruta realtà, di speranze infrante e soprattutto...di amore. L'amore è il nettare di questo romanzo, ne è letteralmente imbevuto e circondato. E' proprio questa caratteristica che sono sicura farà amare questo romanzo a coloro che lo leggeranno.Consigliato? Si! A tutte coloro che come me sono delle inguaribili romantiche e che amano le speciali storie d'amore che di speciale hanno solo la normalità.
Stelline: @@@@ e mezzo
Ciao Rachele! Prima di tutto ti ringrazio moltissimo di essere oggi ospite del mio blog e di aver acconsentito a rispondere a qualche domanda.Ti andrebbe di presentarti ai lettori?Ciao Giulia, sono davvero contenta di essere ospite nel tuo blog! Non sono molto brava a parlare di me stessa, ma ci proverò.Mi chiamo Rachele, ho 23 anni e amo i libri. Ecco potrei sintetizzarmi così. Se invece vogliamo approfondire, posso raccontarti un aneddoto. Ho imparato a scrivere molto prima di andare alle elementari e di conseguenza ho imparato a leggere molto presto. Ricordo che quando ero piccolina già creavo le mie storie, favole perlopiù, e le scrivevo su fogli da disegno che poi rilegavo con lo spago con tanto di copertina disegnata a mano, cercando anche di venderli a chiunque, parenti, amiche…con scarsi risultati. Ma farlo mi rendeva felice. E questo è ciò che mi ha spinto a continuare a scrivere man mano che crescevo!Ho letto il tuo libro e ne sono rimasta molto toccata. Lo ho divorato in un paio di giorni (ci avrei messo moltomeno tempo se avessi avuto tutto il tempo a mia disposizione e non avessi dovuto dividerlo tra i vari impegni ^^).Si intitola I Tuoi Occhi per Tutta la Vita...ti andrebbe di parlarne un po' a tutti coloro che ancora non lo hannoletto? Sono molto felice che ti sia piaciuto e che ti abbia emozionato. E’ forse banale da dire ma il fatto che qualcosa che ho scritto abbia suscitato un’emozione in chi lo ha letto è un bel traguardo.Quando ho scritto questo romanzo andavo al Liceo e quindi sapevo bene del mondo che stavo raccontando. Il libro parla di adolescenti tutti diversi fra loro, con vite diverse che ad un certo punto si intrecciano. Ovviamente il tema principale è l’amore.L’amore di quando si ha 17 anni quello travolgente, quello passionale, quello che tutti desideriamo. Quello che ci fa fare pazzie insomma. E la cosa che tengo di più a dire di questo libro è che davvero tutti potranno immedesimarsi in uno dei protagonisti.Ho notato che entrambe le protagoniste, Anna e Ilaria, frequentano il Liceo Pedagogico la scuola che anche tu hai fatto. A questo punto mi sorge una domanda...se ti sei spirata a te stessa quanto di te (del tuo carattere o modo di vivere) hai messo nella realizzazione di questi due personaggi? Sì, ho voluto ambientare il libro nel mio Liceo, nella mia città, nei luoghi che conosco e che “vivo”. Diciamo che Anna e Ilaria hanno qualcosa di me, forse hanno anche qualcosa che io vorrei avere, caratterialmente parlando. Alcune vicende sono vicende ispirate a fatti che ho vissuto indirettamente. Credo che sia anche questo il bello di questa storia: che è comune, è vera, reale è genuina. E’ per questo che riesce a trascinarti dentro, perché ognuno di noi puo’ averla vissuta.Da dove ti è venuta l'ispirazione per la tua storia e poi l'idea di pubblicarla?Come dicevo prima ho scritto questo romanzo mentre frequentavo il Liceo (tra una lezione e l’altra aggiungerei!!!). Credo mi abbia ispirato proprio il fatto di aver avuto 16 anni e di star vivendo l’adolescenza, l’amore, l’amicizia, e tutti i problemi di quell’età tipo la scuola, i genitori, le incomprensioni, le delusioni…Volevo riportare su carta quello che io e chi mi stava intorno stavamo vivendo (o che avremmo voluto vivere) attraverso personaggi creati dalla mia fantasia.La voglia di pubblicarlo è venuta dopo. Circa un paio di anni fa. Il mio sogno è quello di far leggere le mie storie a tutti (un po’ come facevo da piccolina) e di poter in qualche modo regalare un’emozione; magari anche incoraggiando chi si trova in situazioni simili ai protagonisti di cui parlo a buttarsi nell’amore come nella vita. Alla fine quando si legge un libro si cercano risposte, oltre al voler evadere dalla nostra realtà.Cosa ti sentiresti di dire a tutti coloro che ancora non hanno avuto il coraggio o l'occasione di pubblicare un proprio lavoro?
Di buttarsi! Se quello che desiderano è condividere con gli altri una parte di loro, non esitino. Sarà difficile e dura, spesso scoraggiante e ci saranno dei momenti in cui vorresti mollare tutto. Io c’ho sempre creduto e dopo due anni di ricerche di Case Editrici e anche di rifiuti ho finalmente trovato chi ha creduto in me.Sono certa che alla fine chi lotta per il proprio sogno possa raggiungerlo e realizzarlo.A questo punto ti saluto e ti ringrazio per essere stata qui con noi!
Io ringrazio te per questa opportunità. E ringrazio chi ha letto il mio libro e chi lo leggerà e anche tutti quello che mi seguono su Facebook con tanta passione.
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