Magazine Cultura
Titolo: Il bacio di Jude Autore: Davide Roma Editori: Sperling & Kupfer Numero di pagine: 290 Prezzo: € 17,90 Sinossi: La vita in un paese piccolo come Twindale, Massachusetts, può essere noiosa. Molto noiosa. Ma Jude Westwick, diciassette anni e un animo ribelle, ha trovato un modo tutto suo per evitare la monotonia della provincia: infrangere ogni regola. Ecco perché si diverte a fumare nel cortile della scuola proprio sotto il cartello "vietato fumare", e a fare a pugni nei corridoi solo per attirare l'attenzione di Emily, la biondina per cui si è preso una cotta colossale. Ed ecco perché il preside ha deciso di punirlo. Costringendo lui, e il suo migliore amico Big Head, a passare il sabato pomeriggio in biblioteca. Jude è furioso. Eppure, quel pomeriggio, la sua vita cambierà per sempre. Infatti, sfogliando i vecchi giornali dell'archivio, s'imbatte nella notizia di un efferato fatto di sangue, consumato quarant'anni prima, proprio nel sotterraneo della casa in cui abita con i genitori. Incuriosito, decide di cercare il passaggio per il sotterraneo e scopre così un segreto terrificante: una stanza chiusa a chiave da sempre, piena di misteriosi volumi vergati a mano. Volumi che parlano di lui. In quella stanza è sepolto l'intero destino di Jude. Un destino spaventoso, oscuro, crudele. Ma il destino è davvero ineluttabile? O c'è un modo per cambiare ciò che è già scritto? Grazie all'amore di Emily, e all'aiuto di Amber, una tormentata ragazza dai capelli rossi come il fuoco, Jude dovrà imparare a conoscere la sua vera natura e a dominarla. Compiendo così la scelta più difficile di tutte... La recensione Jude Westwick è un ragazzo come tanti. Forse solo più avvenente - con i suoi lineamenti da star dei telefilm americani - dei suoi anonimi compagni di liceo. Ha una disordinatissima stanza tappezzata di poster, un castello di cd accanto al letto, amici da contare sulle dita di una mano e due genitori un po' assenti, che lo lasciano vegetare, senza mai troppe storie, in una piacevole monotonia di giorni scanditi da musica rock, da interminabili maratone cinematografie in compagnia del brillante Big Head, da sigarette aspirate assieme al gusto del proibito e da piccoli atti di ribellione adolescenziale per farsi beffa dell'ingessata autorità degli adulti. Ma lui sembra soltanto un ragazzo qualunque. Una matricola di una scuola superiore del Massachusetts, un nome tra tanti in un registro di classe. Non lo è. Il suo nome è scritto sui papiri degli antichi, in leggende e incredibili profezie, nei piani imperscrutabili di chi brama il suo potere per sé.E il romanzo che vede protagonisti lui, il suo bacio e il tetro destino che lo aspetta non è il banale urban fantasy che io, a prima vista, mi sarei aspettato. Le apparenze ingannano e, proprio al di là della loro soglia, si nascondono impensati colpi di scena. Sorprese scioccanti, relative al destino di un ragazzo, degli uomini tutti e della letteratura young adult in Italia. Sorprese che, talora, si rivelano tremendamente piacevoli.
Il mondo è custodito tra i palmi di Jude, mai stato così drammaticamente in bilico. Ad un suo schiocco di dita, potrebbe bruciare come lo stoppino di una candela o tornare a splendere in una dimenticata età dell'oro. Potrebbe essere la fine o l'inizio di ogni cosa. Vita o morte, bene o male sono da scegliere sulle due facce di una moneta lanciata per aria.Al solo pensiero, i cuori degli abitanti di questo nostro pianeta alla deriva potrebbero cominciare a tremare forte. Eppure pregare potrebbe non essere del tutto inutile, questa volta. Jude, infondo, ha già realizzato una mia mezza preghiera. Lui che è il Personal Jesus di cui cantavano – anni fa, o forse appena ieri? - gli eterni Depeche Mode.Non ha fermato guerre, aperto i mari come fossero ventagli di acque, risanato la crisi riempiendomi di soldi, libri e pace. Nulla del genere. Mi ha dimostrato che vale la pena battersi per l'urban fantasy, sfidando i giudizi di chi reputa il dedicarsi alla stesura di storie simili un'assoluta perdita di tempo e di chi stima un genere così nuovo già giunto al tramonto della sua esistenza – pensiero quest'ultimo che,con grande scoraggiamento e delusione, è pessato spesso per la testa anche a me.Davide Roma, al suo esordio, è capace di descrivere la monotonia della quotidianità alla perfezione, ma riempiendola d'entusiasmo, e surreale e travolgente furore. Ha uno stile cinematografico, secco, veloce, ma mai sterile. La sua scrittura trasuda intelligenza, sana ambizione, consapevolezza. Nonostante la storia sia semplice, giovanile e avventurosa, essa riecheggia di echi filosofici sapientemente inseriti in una cornice paranormale; talora semplificati con scaltrezza, talora concretizzati alla lettera con affascinante audacia: brevi riferimenti alla teoria del rasoio di Occam, accenni al super uomo di Nietzsche, ammiccamenti al De Principatibus del Machiavelli... Trasuda una forte cultura classica, ma allo stesso veste con grande versatilità una bandiera a stelle e strisce che gli calza alla perfezione, senza nemmeno una piccola grinza o una toppa sui gomiti. Un consiglio che si dà agli esordienti è il forse banalissimo “Scrivi di quello che sai”, ma cosa c'entra esattamente un nostro conterraneo - che si divide tra Roma e Milano - con armadietti, balli scolastici di Halloween, partite di basket alla TV e altri elementi tanto cari alla consolidata tradizione americana? All'inizio non avevo risposte a questa domanda e pensavo che la storia di Davide, tanto lontana dal nostro stivale, potesse cadere in qualche forzatura o contraddizione. Le ipotesi, a lettura ultimata, sono due: o qualche viaggio all'estero, nel suo caso, deve aver fatto miracoli o ha scoperto nei serial e nei film americani un'efficace ed inesauribile fonte di documentazione. E pensare che io li guardo solo per oziare in poltrona!La sua opera prima ha un'innegabile e naturale aura di internazionalità, la stessa che avevo scorto lo scorso anno nel fortunato Multiversum di Leonardo Patrignani.L'autore snoda i fili della sua trama tra divertenti sfide a biliardo, deliziose cene a base d'aragosta capaci di far venire l'acquolina in bocca, e gli spettri, le cicatrici e le amarezze di una guerra combattuta lontano da noi, ma vicina nel tempo Con un inizio che ricorda volutamente un episodio di Dawson's Creek e il film Breakfast Club (“Don't you forget about meeee...”, ve la ricordate?), si trasforma gradualmente in un fantasy tra il sacro e il profano; al confine con il mistico, l'esoterico e la spy-story, in cui nemmeno l'onnipotente Jude – che non è un demone, un vampiro, un folletto o un lupo mannaro – è immune ai richiami dell'amore e della figura geometrica più in voga del momento in campo sentimentale: il triangolo. Ma non preoccupatevi.Questo romanzo è più Io sono il numero quattro che Twilight. Più Kyle XY che The Vampire Diaries. E l'eponimo “eroe” ricorda più un simpatico Peter Parker alle prime esperienze che un rubacuori destinato a fare faville con i membri del sesso opposto. Ha ottimi gusti musicali, guarda bei film e il suo migliore amico è un genietto con il cervello più grande dei bicipiti. Razionalmente, sa di dover seguire l'esempio dell'accorto Ulisse, ma finché è ancora giovane e la notte è lunga vuole sperimentare quanto possa essere figo imitare gli egocentrici eccessi di Achille piè veloce.L'amore ha due volti: quello della bionda e angelica Emily e della volitiva Amber, una punk rosso peperoncino. Il rapporto tra Jude e le due è complicato, ma essenziale, descritto con semplicità, sensibilità, malinconia e sentita emozione. Senza una parola di troppo, ma enfatizzato e sfumato dolcemente per mezzo di raffinate e sottili ellissi narrative; ad esempio questa:“Se ne stavano immobili, seduti nel semibuio, mano nella mano (…) a raccontarsi il passato pensando al futuro”.Il bacio di Jude è il primo romanzo di una trilogia. Rivela poco, pochissimo, ma mi è sembrato di avere a che fare con il mondo che racconta da sempre. Ci sono ancora cose da scoprire, ma tanto è stato letto nell'arco di quasi 300 pagine. Si ha un senso di appartenenza, di profondo appagamento, di pienezza. Il verbo di Jude comincia a mietere adepti. Io sono tra loro. La sua parola è legge. Perciò, così sia. Il mio voto: ★★★★ Il mio consiglio musicale: Depeche Mode – Personal Jesus (The Stargate Mix)
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Fan Zeng. La poesia della pittura cinese al Vittoriano
Roma rende omaggio alle antiche tradizioni cinesi della calligrafia e dell’arte.Un’incredibile carrellata di splendidi e monumentali dipinti, sostanzialmente... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
MATCH THE COVER! Mondadori & IED, creatività editoriale
Ecco qui a fianco una novità Mondadori in collaborazione con lo IED ( Istituto Europeo di Design ) di Milano. Mondadori ha chiesto di inventare nuove copertine... Leggere il seguito
Da Simonbug78
CULTURA, LIBRI -
#MilanoDaLeggere: come la vedeva Giorgio Scerbanenco?
Devo ringraziare il mio blog e questa rubrica se finalmente mi sono decisa a leggere un libro come quello di cui vi parlo oggi in #MilanoDaLeggere . Perchè, dev... Leggere il seguito
Da Maryandthebooks
LIBRI, VIAGGI -
Terza edizione per il “Prix de la littérature arabe”
Terza edizione per il premio letterario francese “Prix de la littérature arabe”, istituito congiuntamente nel 2013 dalla Fondation Jean-Luc Lagardère e... Leggere il seguito
Da Chiarac
CULTURA, EVENTI, LIBRI -
Manga Planet Nuove Uscite Luglio 2015
Salve Entucci !!!! Ecco le nuove uscite di questa prima settimana di luglio IN EVIDENZA - GRAPHIC NOVEL 7SUORE NINJA: LA SORELLA DEI MOSTRI di Davide La Rosa,... Leggere il seguito
Da Arwen
LIBRI -
LINDSEY STIRLING domani 1 luglio al Pala Alpitour – Foyer Grande – Torino e il ...
Lindsey Stirling,la violinista californiana famosa per i suoi virtuosismi con l’archetto in cosplay, mercoledì 1 luglio sbarca in Italia e si esibirà a... Leggere il seguito
Da Musicstarsblog
CULTURA, MUSICA