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recensione: IL BAMBINO CHE CADDE SULLA TERRA di Kathy Lette

Creato il 06 maggio 2013 da Tuttosuilibri @irenepecikar
recensione: IL BAMBINO CHE CADDE SULLA TERRA di Kathy Lette Titolo: Il bambino che cadde sulla Terra Autrice: Kathy Lette Pagine: 288 pag. Editore: Baldini Castoldi Dalai Editore
Trama: Da quando il padre di Merlin, Jeremy, se n'è andato, subito dopo la diagnosi di autismo, Lucy ha fatto del figlio il centro del suo mondo. Alle prese con le gioie e le difficoltà di crescere un bambino eccentricamente adorabile, ma impegnativo (se soltanto Merlin fosse arrivato con un manuale di istruzioni!), Lucy non ha tempo per altri uomini nella propria vita, perciò perché darsi la pena di cercarne uno? Quando Merlin compie dieci anni, Lucy comincia seriamente a preoccuparsi che il Papa possa contattarla per chiederle suggerimenti in materia di castità, perciò decide di rimettere piede (per quanto il pedicure lasci a desiderare) nel mondo degli uomini. Ma a causa della bizzarria di Merlin, le cose non vanno come aveva immaginato. Tuttavia, proprio quando Lucy sta per rassegnarsi a una vita da single, ecco che Archie - il più perfetto, per lei e per suo figlio, degli uomini imperfetti - bussa alla sua porta. E lo stesso fa Jeremy, pronto a implorare perdono e una seconda possibilità... Di cosa ha bisogno Lucy? Di un vero padre per Merlin o di un compagno affidabile per se stessa?
Recensione a cura di Stefania Scarano:  Lucy ha appena avuto un acceso scambio verbale con suo figlio Merlin quando questi, sconvolto, esce in strada e finisce investito da un auto. L'universo di Lucy viene quindi a capovolgersi, all'inizio è tutto al rallentatore, poi inizia a razionalizzare di essere in ospedale e che suo figlio è in coma. Un'infermiera le chiede se c'è bisogno di avvisare qualcuno e al suo rifiuto la esorta a raccontare la loro storia, la sua e quella di Merlin.
Si parte così dalla nascita di Merlin, un bambino bellissimo che dopo gli otto mesi inizia a comportarsi in modo insolito e non sviluppare le capacità motorie e linguistiche proprie dei suoi coetanei. Dopo un pò arriva la diagnosi, Merlin è autistico ma Lucy non vuole capacitarsene e inizia a consultare medici su medici isolandosi dal resto del mondo. Suo marito Jeremy la lascia per una conduttrice televisiva più giovane e scompare per anni dalla vita di Lucy e Merlin lesinando anche sugli alimenti.
Dopo alcuni anni, spronata dalla madre e dalla sorella, Lucy inizia a rifrequentare gli uomini, ne conosce alcuni, ha brevi relazioni ma il progetto di una figura paterna per Merlin finisce drasticamente ogni volta che lui apre bocca per dire la sua, soffre infatti della sindrome di Asperger e non si rende conto di cosa è meglio dire o meno e, di certo, non riesce mai a tacere.
La madre di Lucy, ripartita per i suoi viaggi per il mondo, le manda in aiuto il marito di una sua nipote che abbandonato dalla moglie cerca un posto in cui stare a Londra. Archibald, detto Archie, si presenta subito in malo modo come ex rockstar in declino, senza prospettive, denaro o grande cultura, cosa che rende Lucy subito ostile. La convivenza con Archie si rivela presto insopportabile, non lavora e non contribuisce in casa eppure sembra avere un buon influsso su alcuni comportamenti di Merlin e così, seppure riluttante, Lucy più di una volta resiste al desiderio di cacciarlo di casa finchè un giorno inizierà a vederlo con occhi diversi.
E' appena nato qualcosa tra i due che, dopo 13 anni, alla porta di Lucy si ripresenta Jeremy, contrito e pronto ad impegnarsi per rimediare ai suoi errori.
Come andrà a finire in questo pseudo triangolo amoroso lascio a voi scoprirlo. Certo è, che le apparenze spesso ingannano e a volte, sembra quasi che ci si voglia autoingannare per avere qualcosa di idilliaco e apparentemente perfetto.
Conoscevo già l'autrice per i suoi precedenti romanzi, rosa ma sempre amarognoli per i temi affrontati, questo però è più intimista e solo in parte rosa. Affronta il tema della diversità in maniera realistica, dura e cruda sebbene, a volte, quasi tragicamente comica. L'autrice, infatti, ha ammesso di aver preso spunto dalla propria esperienza personale e, a quanto pare, il romanzo sarà presto anche sul grande schermo.

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