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Recensione: Il canto del cielo di Sebastian Faulks

Creato il 11 febbraio 2013 da Girasonia76

Recensione: Il canto del cielo di Sebastian Faulks

Birdsong: a Novel of War and Love Recensione: Il canto del cielo di Sebastian Faulks
Recensione: Il canto del cielo di Sebastian Faulks Trama:
La trama contiene spoiler: se volete gustarvi il libro, non leggetela! Stephen Wraysford è un ventenne inglese, orfano e senza più legami, trasferitosi in Francia per lavorare in un’industria tessile. Isabelle è una ragazza irreprensibile, che rispetta, con rassegnazione, i doveri coniugali di un matrimonio combinato. Quando si incontrano, ad Amiens, nel 1910, i due vengono travolti da una passione bruciante che non possono ignorare. Ma quando Isabelle scopre di essere incinta, la loro relazione s’interrompe bruscamente. Entrambi torneranno alla vita di tutti i giorni, ma la cicatrice di quell’amore segnerà per sempre le loro esistenze. Pochi anni dopo, la Grande Guerra sconvolge il continente. Nel 1917 Stephen è di nuovo in Francia, a lottare per la vita nel corso dei conflitti in cui si ritroverà a combattere tra le fila dell’esercito inglese, nel mezzo delle carneficine a cui dovrà assistere. Sopravvissuto, e di nuovo sui luoghi della passione, ritroverà Isabelle, profondamente segnata, nel corpo e nello spirito, dalle atrocità del conflitto; ma, per l’indecifrabile alchimia dei sentimenti, ne sposerà la sorella, Jeanne.
Recensione: Il canto del cielo di Sebastian Faulks L'autore: Sebastian Faulks nasce nel 1953 a Donnington, nel Berkshire. Dopo la laurea a Cambridge nel 1974, lavora per il Daily Telegraph, il Sunday Mirror e, in qualità di direttore letterario, per l’Indipendent. Scrittore di conclamata fama e vincitore del British Book Award, è autore di biografie e di romanzi storici di successo. Con la trilogia francese, composta dai romanzi The Girl at the Lion d'Or, Birdsong (Il canto del cielo) e Charlotte Gray ha conosciuto il successo internazionale. Vive a Londra con la moglie e i loro tre figli. Sito dell'autore: http://www.sebastianfaulks.com/
Recensione:
A quanti lettori sarà capitato di sfogliare questo libro in libreria, chiedendosi se valesse la pena o meno di comprarlo e leggerlo? E quanti lettori si saranno convinti all'acquisto dopo aver letto la trama?
Ecco: io vi consiglio di non leggerla. O magari di fermarvi alle prime due righe. La trama vi riassume tutto ciò che accade, e anche se in questo libro ciò che conta non sono certo i colpi di scena o le svolte a sorpresa, questi elementi aiutano comunque a tenere alta l'attenzione e la curiosità.
Io solitamente non leggo mai le trame per intero, mi fermo sempre prima. Preferisco leggere la prima pagina, leggere una pagina a caso dal libro o quel che altri lettori pensano al riguardo, evitando ovviamente gli inutili riassunti della storia che forniscono troppi dettagli non voluti. Fortunatamente è quel che ho fatto anche in questo caso.
Mi posso ritenere davvero soddisfatta di questo romanzo. Non mi sono fatta fregare dalla trama, non mi sono fatta scoraggiare dalla lentezza narrativa, non mi sono fatta prendere dalla pigrizia, che a volte mi assale nei confronti di libri che vanno dalle cinquecento pagine in su.
Mi sono rintanata nel letto per un intero pomeriggio diventando spettatrice di un racconto che ha dell'universale. Il titolo originale recita: Birdsong, a novel of War and Love, dettaglio che nella versione italiana è andato perso. Il canto del cielo è uno spettacolare romanzo di amore e guerra.
Un amore sbagliato, un amore che nasce come infedeltà, un amore che deve essere nascosto. Una guerra che abbiamo studiato sui libri di scuola ma di cui ci è sempre stato detto o mostrato troppo poco: gli orrori della seconda guerra mondiale sembrano aver offuscato, se non cancellato, quelli della prima. E invece Faulks ci racconta di questa prima guerra, della vita in trincea, della paura, del coraggio, dei pensieri dei soldati.
Mi sono accostata al romanzo facendo una scelta: avrei prediletto la storia d'amore e trascurato la storia di guerra. Evito accuratamente i romanzi che parlano di guerra: li trovo troppo distanti da me, a volte incomprensibili, a volte inutilmente realistici. Quel che volevo leggere era l'amore che sarebbe scoppiato tra Stephen e Isabelle, quel che volevo ricordare erano i loro momenti.
Eppure, proseguendo nella lettura, giunta alla terribile Parte Seconda, mi accorgo che quelle pagine sono necessarie, fondamentali, importanti, vere, strazianti, sincere, dolorose. In quelle pagine scorre più vita di quanta ne sia passata nella descrizione dell'amore. Il racconto della vita in trincea ci porta a conoscere e ad affezionarci a determinati personaggi che, se anche ci faranno compagnia per il resto del romanzo, non avranno mai il ruolo di protagonisti. Forse per qualche giorno conserveremo nella memoria i loro nomi, ma poi sbiadiranno e diventeranno soldati anonimi, persone che hanno dato un senso alla vita del nostro protagonista, un senso alla storia del mondo, persone che ci sono servite per comprendere l'effetto della guerra sulla natura degli uomini, per viverne le paure, le incertezze, i desideri. Persone che hanno fatto la storia ma i cui nomi non saranno ricordati da nessuna parte. E sarà l'incursione nel presente (un presente di più di trent'anni fa) a farci aprire gli occhi, a farci comprendere appieno cosa quella guerra sia stata per le persone che l'hanno vissuta.
Faulks apre qualche finestra temporale nel 1978, raccontandoci la vita di Elizabeth, discendente di Stephen. Noi lettori sentiamo il suo personaggio più estraneo di un Jack Firebrace conosciuto in trincea. Elizabeth potrebbe essere ognuno di noi, o meglio  - vista l'epoca - ognuna delle nostre mamme: alle prese col lavoro, con un amore difficile, con la necessità di essere indipendente. Ma la sua quotidianità e il suo essere così simile a noi non attirano il nostro interesse, ancorato alle immagini di guerra appena lasciate alle spalle: ci immedesimiamo in lei quando la donna inizia a cercare le sue radici, quando studia il passato, quella guerra che sembra essere diventata un po' nostra, quando si interessa alla realtà affrontata dal nonno, perché se non i nostri nonni, sicuramente i nostri bisnonni l'hanno vissuta anche loro. Attraverso lo sguardo di Elizabeth comprendiamo ciò che Stephen non era stato in grado di raccontarci: conosciamo gli effetti della guerra su chi è sopravvissuto, su chi l'ha sperimentata in prima linea e su chi ha dovuto accogliere i superstiti.
Il canto del cielo è un romanzo forte. Un romanzo che ti trascina in un'appassionante storia d'amore, travolgendoti e facendoti soffrire per tutta una vita; è un romanzo che ti fa sentire la potenza di una guerra, anche solo costringendoti in tunnel claustrofobici e attese infinite: Il canto del cielo è una storia che si insinua nella nostra mente, nel nostro cuore, nei nostri occhi.
Potremo dimenticare i nomi dei personaggi, un giorno, ma non certe scene. Potremo dimenticare Elizabeth, ma non i suoi nonni. Penseremo un giorno a questo libro come ad un classico della letteratura inglese, stupendoci fin da ora della sua scarsa risonanza in Italia.
Lo consiglio a chi cerca una lettura profonda e matura. E soprattutto a chi cerca una lettura vera.
Titolo: Il canto del cielo
Titolo originale: Birdsong: a Novel of War and Love Autore: Sebastian Faulks
Traduttore: Lidia Perria Editore: Beat - Collana Superbeat Pagine: 496 Isbn: 9788865591031 Prezzo: €13,90
Valutazione: 4 stelline Data di pubblicazione: 10 Ottobre 2012
Inchiostro di a 14:45 Recensione: Il canto del cielo di Sebastian Faulks Recensione: Il canto del cielo di Sebastian Faulks Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su Facebook Recensione: Il canto del cielo di Sebastian Faulks Etichette d'inchiostro Beat Edizioni, Il canto del cielo, Recensioni, Sebastian Faulks

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