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Recensione: Il canto della rivolta di Suzanne Collins

Creato il 01 maggio 2014 da Susi
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Recensione: Il canto della rivolta di Suzanne Collins Titolo: Il canto della rivolta
Autore: Suzanne Collins Serie: Hunger Games #3 Editore: Mondadori Chrysalide Trama: Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all’Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno. Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l’Arena sembrerà una passeggiata. Che gli Hunger Games abbiano fine.


La mia recensione
Voto: 5 Stelle
Dopo aver letto La ragazza di fuoco non sapevo cosa aspettarmi da questo ultimo libro di Hunger Games, Il canto della rivolta, conoscevo solo alcuni spoiler, le morti più discusse, qualche supposizione che avevo avuto modo di fare seguendo delle pagine dedicate alla trilogia, ma mai, mai in un milione di anni, mi sarei aspettata di innamorarmi così tanto di questo libro ma soprattutto di innamorarmi dei personaggi ancor di più che nei libri precedenti.
Sarà perchè questo libro viene considerato non il migliore della trilogia, almeno quasi tutte le mie amiche hanno amato di più il secondo rispetto a questo, ma io, come solita voce fuori campo, ho riscontrato in questo volume tutto quello che amo dei distopici, ma soprattutto quell'evoluzione psicologica che mi ammalia per tutto il libro e che mi tiene incollata alle pagine, infatti, ho terminato il libro in solo due giorni.
Il libro si apre a distanza di alcune settimane dagli eventi di Catching Fire, Katniss e Peeta sono divisi e lo rimarranno per un bel po', se prima fisicamente poi per delle cause al di fuori del controllo della protagonista che in questo modo ha la possibilità di affrontare i suoi demoni solo con la sua forza e il suo coraggio, ma da anche ai personaggi la possibilità di diventare unici e di scrivere una storia che difficilmente potrà essere replicata.
La distopia creata dalla Collins a differenza di altre ha la capacità di essere e assumere le sembianze di una società non troppo distante dalla nostra, questo aspetto mi ha profondamente colpita soprattutto perchè questo libro assume caratteri molto più profondi di quelli del primo e del secondo libro: si parla di governo, di dittatura, e di controllo si parla di limitazioni, di soprusi e torture e della forza di un gruppo di far tutto il possibile per risuonare il canto della rivolta in ogni angolo di Panen.
Dando uno sguardo ai singoli protagonisti Katniss si rivela un'ottima eroina, comprende il suo ruolo di leader e di guida, figurativa e non, riesce a scorgere i suoi punti di forza e le sue debolezze e per la prima volta in tutta la trilogia la vedremo davvero esprimere ciò che nasconde il suo cuore, non fa segreto di cosa vuole e farà di tutto per le persone che ama. La vedremo lottare contro Capitol, il nemico di sempre, ma anche contro le ingiustizie verso coloro che non hanno la voce propria. Ho amato questo personaggio perchè in tutto quello che fa rimane vera a se stessa e a tutto quello che ha lottato e sacrificato dal primo libro fino all'ultima pagina dell'epilogo, una ragazza che cerca il suo angolo di paradiso, la sua piccola libertà in un mondo dove la libertà è un lusso che non è concesso.
Per la prima volta abbiamo la volta di vedere Gale come un personaggio a tutto tondo e non solo come una mera comparsa. Pronto a rivendicare il suo posto nella società, pronta a conquistare il cuore di Katniss, pronto a lottare e sconfiggere la Capitale che tanto ha tolto a lui e agli abitanti dei singoli distretti. Un ragazzo cresciuto con troppo in fretta, un ragazzo che cerca sete di vendetta, un ragazzo che non riesce a lasciarsi il passato alle spalle, un ragazzo che rivede le atrocità subite giorno dopo giorno come un conto personale da far pagare a Capitol e a tutti i pacificatori e tutti coloro che si metteranno tra lui e il suo obiettivo. Per alcuni versi lo si può definire come la versione maschile di Katniss, coraggioso, incurante delle regole, abile soldato e sprezzante del pericolo.
E poi Peeta. Ho sofferto per questo personaggio come non ho mai fatto in vita mia per altri. Ho sofferto per le sue sofferenze, per le sue paure e per tutto quello che ha dovuto subire una volta catturato da Capitol City. Lui è il personaggio che riesce a placare gli animi turbolenti, lui è colui che riesce con il dono della parola a catturare l'attenzione di tutti, lui è colui che ama con semplicità e che non riesce a vedere i difetti di nessuno, Peeta e il personaggio perfetto ma con Mockingjay, e per questo ringrazio e ringrazierò per sempre la Collins, diventa un personaggio reale, soffre, odia, ha paura e lotta contro tutti e contro se stesso. Quindi se prima lo amavo perchè non potevo chiedere un personaggio maschile migliore ora non posso che amarlo perchè è reale, è vero e il suo processo di crescita è fenomenale, perchè è quello di un qualunque ragazzo che devo imparare ad accettare se stesso e ad imparare a vivere di nuovo con la sua vita e con Katniss.
Tra i personaggi secondari menzione d'onore a Finnick, unico Finnick, dolce e amorevole, disperato e che forse meritava qualche pagina in più perchè ha lasciato tutti i suoi fans con l'amaro in bocca, ma non per questo sarà dimenticato per la semplicità, per il suo umorismo e perchè, nonostante tutto, non ha perso la capacità di amare. Prim, la sorellina saggia di Katniss, votata ad una causa più grande di lei, Plutarch, Haymitch, Johanna, il presidente Snow e i nuovi ingressi come Cressida, la presidente Coin, Boggs per un cast di personaggi eclettico e in grado di non stancare mai il lettore.
Come dicevo i temi trattati sono molto più profondi: si parla di dittatura e di controllo, come il potere chiama potere e di come non è un caso che il troppo controllo inevitabilmente possa sfociare in sottomissione; si parla di vendetta e di ribellione e del sottile confine che passa tra cosa è giusto e cosa è ingiusto, tra cosa è lecito e cosa non è ammissibile.
Ho amato leggere dei dubbi di Katniss, come lei stessa sia la prima a porsi queste determinate domande e di come a modo suo cerca di porvi le risposte, completando un libro in modo egregio dando a tutti le risposte che si ricercavano.
Ancora una volta la trama del libro è curata in ogni minimo particolare: dalla prima parte che ricostruisce gli avvenimenti, la seconda che propone gli sviluppi necessari, e l'ultima che determina la lotta, un'incredibile missione all'interno dell'arena della Capitale alla ricerca di Snow, fino alle battute finale dove si ricostruisce il futuro dei personaggi e di una nuova Panen.
Non posso concludere questa recensione senza dedicare due parole all'epilogo: un epilogo di speranza e di felicità dove la protagonista ha ritrovato la sua vita e la sua libertà, dove ha ricostruito con le persone che ama la sua vita ma che però non dimentica il passato ma al contrario è la memoria che rimane da monito.
5 Stelle per un libro che mi ha fatto sognare e per dei personaggi che non dimenticherò mai, ma più di tutto devo ringraziare chi mi ha portato a questa storia perchè mi ha dato la possibilità di leggere una trilogia che basa le sue fondamenta su quanto sia importante ricominciare e non dare mai per vinto nulla e nessuno.
- A presto Susi


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