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Recensione Il Cavaliere d'inverno di Paullina Simons

Da Glinda
Qualche tempo fa la mia dolce amica Cristina mi parlò della superba serie di Paullina Simons, elogiandola con così tanto entusiasmo da convincermi a leggerla. Grazie a un suo generoso regalo sono entrata in possesso dell'intera trilogia epica e romantica di cui Il Cavaliere d'inverno è il primo libro (Tatiana e Alexander e Il giardino D'estate sono i successivi) e, com'era prevedibile dalle meravigliose premesse, me ne sono innamorata.
Sei sono le stelle che io do' a questo romanzo che ha posseduto il mio cuore tenendolo stretto in una morsa salda. Sei stelle su una scala di cinque, perché tutti possiate capire quanto io l'abbia amato. 
Recensione Il Cavaliere d'inverno di Paullina Simons Traduttori: Fochi L., Del Moro F. Titolo: Il Cavaliere d'inverno    Anno prima edizione: 2003 Autore: Paullina Simons 
Collana: Bur narrativa Numero Pagine: 700 Editore: Rizzoli Prezzo: 10,90 € Il mio voto


Leningrado, 1941. In una tranquilla sera d'estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche, si stanno confidando i segreti del cuore, quando alla radio il generale Molotov annuncia che la Germania ha invaso la Russia. Uscita per fare scorta di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell'Armata Rossa che parla russo con un lieve accento. Tra loro scatta suvbito un'attrazione reciproca e irresistibile. Ma è un amore impossibile, che potrebbe distruggerli entrambi. Mentre un implacabile inverno e l'assedio nazista stringono la città in una morsa, riducendola allo stremo, Tatiana e Alexander trarranno la forza per affrontare mille avversità e sacrifici proprio dal legame segreto che li unisce.
La mia recensione
Il Cavaliere d'Inverno è una pietra miliare della letteratura romance e storica, un romanzo straziante e unico che riesce a incatenarti con una potenza inarrestabile alla tragica storia che custodisce.  Chiunque sia alla ricerca dell'amore epico e totalizzante per eccellenza, dovrebbe correre in libreria a comprare la trilogia della Simons per perdersi nel doloroso e sublime mondo che ha cucito addosso a Tatiana e Alexander.  Osteggiata non solo dal fato, ma anche dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale, quella dell'ingenua Tatiana Metanova e dell'ufficiale dell'Armata Rossa Alexander Belov non è una semplice storia d'amore.  E' l'atroce cronaca dell'assedio subito da Leningrado dopo l'attacco delle armate tedesche; il racconto di un gelido inverno di rinunce e morte; il ritratto di un popolo distrutto; la testimonianza che anche nella più completa desolazione può sbocciare il fiore della passione e del sentimento. Tatiana ha solo diciassette anni quando in una calda mattina di Giugno del 1941 la radio annuncia che Hitler ha attaccato la Russia. Per lei, tutta lentiggini e capelli biondi come il sole, quella notizia è quasi una lieta novella: finalmente qualcosa di eccitante scuoterà la vita della sua numerosa famiglia.  Nata e cresciuta nella Russia comunista, Tatiana non pensa nemmeno all'eventualità che la Madre Patria Russa e il suo leader possano essere messi a dura prova da una guerra. Nemmeno quella iniziata da Hitler. Ma Tatiana Metanova si sbaglia di grosso. Glielo dicono le strade affolate di gente che si appresta a comprare viveri e ad accumulare beni vitali per superare l'assedio; glielo dicono gli sguardi spaventati dei passanti e la preoccupazione dei suoi nonni.  Eppure, in quella calda mattina di Giugno, mentre la Germania sferra il suo attacco omicida alla Russia, qualcosa di meraviglioso accade a Leningrado. Un soldato dell'armata rossa, bello e statuario nella sua uniforme, attraversa la strada per una ragazzina bionda con un vestito a fiori che mangia il gelato.   Mentre le bombe tedesche e quelle russe si preparano a scontrarsi, Tatiana e Alexander si guardano negli occhi e si innamorano perdutamente l'uno dell'altra, dando inizio alla più struggente delle storie d'amore in cui mi sia imbattuta.
Tatiana, innocente, pura, giovane e inesperta, si vedrà catapultata in un universo di passione carnale e irresistibile. In lei nascerà una fame che solo le forti braccia di Alexander, seducente e misterioso, possono placare.  Ma qualcosa di inatteso si frappone tra loro, trasformando i sentimenti che li uniscono in sensazioni clandestine a cui entrambi tenteranno di opporsi con tutte le proprie forze.  Mentre fuori esplode la Seconda Guerra Mondiale, nei cuori di Tatiana e Alexander infuria una guerra a cui sopravvivere è ancora più difficile. Una lotta contro il destino, contro il tempo, contro la guerra stessa. Il modo in cui la Simons ha costruito i due protagonisti è tanto realistico da essere a volte insopportabile. Lo spessore emotivo che ne caratterizza ogni azione, ogni parola, ogni battito del cuore, è talmente credibile da indurre il lettore a soffrire della loro sofferenza, a piangere per le loro lacrime, a sentire i morsi della fame e del freddo di Leningrado sulla propria pelle. E a provare il loro amore nell'anima. Un amore totalizzante, devoto, pieno, impossibile eppure eterno. Un amore per cui si accetta il sacrificio, il pericolo, la guerra, la morte.  Un amore che toglie il sonno e lascia svuotati quando la parola fine appare scritta sull'ultima pagina. E' stupefacente il modo in cui ben settecento pagine di un libro possano scrorrere come acqua tra le dita, imprimendo nel lettore un senso di bruciante necessità di proseguire la lettura fino all'ultima parola dell'ultima pagina e anche oltre. La fluida narrazione della Simons, se pur ricca di descrizioni e particolari storici - che io ho decisamente adorato, essendo patita delle cronache di guerra - cattura il lettore in una spirale di eventi che conivolgeranno non solo i protagonisti, ma tutti coloro che li circondano. La storia d'amore, sorprendentemente passionale e vibrante e proibita che unisce Alexander e Tatiana è sì il cuore pulsante della storia, ma non è l'unica protagonista.  Quella narrata in queste pagine è una storia di guerra, di verità scomode, di bombe che spezzano vite innocenti, di speranza che cresce anche quando tutt'intorno ci sono fame, povertà e bugie. Il Cavaliere d'Inverno è un romanzo corale che consente un'immersione totale nel difficile periodo storico e nell'ambientazione che la Simons ha scelto. La cruda realtà della guerra, degli stenti, della dittatura, dell'ingiustizia politica, della disperazione e della morte causate sia dall'assedio tedesco che dal regime comunista lasciano ferite indelebili nel cuore di chi vi si imbatte.  Quello della Simons è un vero e proprio spaccato della vita sovietica degli anni della guerra, che racconta senza paura o censure la brutalità che si nascondeva dietro la facciata della dittatura comunista. Allo stesso tempo, le parole contenute ne Il Cavaliere d'Inverno, sono capaci di risvegliare le menti e scuotere gli animi - e sgomentarli anche - mettendo a nudo la debolezza dell'uomo nei confronti della guerra, della carestia, della povertà.  La potenza descrittiva dell'autrice è indubbiamente un'arma a doppio taglio: se da una parte riesce a incantare per gli attimi di bruciante passione (anche spinta) e per l'amore assoluto che lega Alexander e Tatiana, dall'altra lascia attoniti per le immagini di estrema crudeltà  relative all'assedio. Immagini che risultano ancora più disturbanti quando si riflette su quanto siano verosimili.


Così come verosimile è la crescita della giovane protagonista che da ingenua ragazzina si trasforma nella marmorea colonna su cui la sua intera famiglia, flagellata dall'assedio tedesco, si appoggia. Assistere alla sua evoluzione da gracile bambina insicura a coraggiosa e fiera combattente, capace di lottare con forza innata sino all'ultimo respiro, è un'esperienza indelebile, emozionante, unica.  E poi c'è Alexander. Fiero uomo d'onore e ragazzo follemente innamorato, soldato dell'Armata Rossa e amante passionale, implacabile difensore della patria eppure protettore di un pericoloso segreto che potrebbe porre fine alla propria vita e a quella dei propri cari. Snervante, possessivo, bellissimo, sensuale, pericoloso, adorabile, presuntuoso, adorante, devoto, bugiardo, spaventoso. In una parola: indimenticabile. Il loro amore è di sicuro il più avvincente, doloroso e splendido che io abbia mai incontrato in un libro.


Recensione Il Cavaliere d'inverno di Paullina Simons
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Recensione Il Cavaliere d'inverno di Paullina Simons
Recensione Il Cavaliere d'inverno di Paullina Simons
Verdetto: un amore epico che toglie il fiato e il sonno, ma non la voglia di leggere fino all'alba.


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