Autore: Thomas Harris
Serie: Hannibal Lecter #1
Editore: Mondadori
ISBN: 978-8804397700
Voto:
Trama: Will Graham, ex agente dell’FBI, ha un dono inquietante e terribile: quello di pensare come un assassino, di saper entrare nella sua mente, di anticiparne le mosse. In passato, questo dono gli ha permesso di catturare due pericolosi criminali. Richiamato d’urgenza in servizio, deve ora affrontare il caso più insidioso della sua carriera: fermare un serial Killer.
Mentre ispeziona le case delle vittime, si rende conto di avere a che fare con un avversario dotato di una straordinaria astuzia, capace di inimmaginabili aberrazioni. Anche il serial killer sa che Will Graham è un avversario temibilissimo. Sa che gli sta alle costole e lotterà contro il tempo per evitare che un altro delitto si compia prima della luna piena.
Recensione: Ho fatto l’errore di leggere la saga di Hannibal Lecter dopo la visione della serie tv. Presa dall’entusiasmo, ho impostato dei parametri decisamente troppo alti per questo libro. Finirlo è stato tremendo.
Partendo dal presupposto che questo è il secondo libro mai scritto da Harris (sei anni sono passati dalla pubblicazione del primo), nonostante la buona volontà non sono riuscita a farmelo piacere. La lettura ha arrancato in continuazione, il passaggio senza senso da presente a passato mi ha disturbata più di una volta (su questo si può dare colpa alla traduzione, ma suvvia), i personaggi semplicemente abbozzati e senza una vera tridimensionalità.
La trama è incentrata su un assassino che si fa chiamare “Drago Rosso”, in onore dell’omonimo quadro. Si tratta di un classico thriller poliziesco, il cui caso procede senza troppi scossoni fino alla sua risoluzione. Su questo niente da dire.
Però siamo talmente abituati alla figura di Hannibal Lecter al punto da mitizzarne i libri. Beh, in Red Dragon Hannibal non è che una figura marginale. Il vero protagonista, a parte l’assassino, è Will Graham, l’agente speciale dell’FBI chiamato da Jack Crawford per risolvere i delitti del Drago Rosso. Se mi aspettavo rocambolesche avventure sull’arresto di Lecter, ne sono stata ferocemente delusa. Veniamo infatti informati, nel giro di un paio di righe, dallo stesso Jack Crawford, che un giorno Graham ha arrestato Lecter.
Così. Dal nulla.
Da lì in poi Will procede nel suo singolare modo di pensare, quello dell’empatico puro, peccato che la parola empatia non venga pronunciata nemmeno una volta. Non viene nemmeno spiegato il processo del suo pensiero, una parte a mio avviso interessantissima e propria del personaggio.
Talvolta poi appare Lecter, sempre citato dal Drago Rosso come esempio da seguire, ma mai veramente presente. E’ proprio il Drago Rosso l’unico vero protagonista, l’unico personaggio di spessore del libro. Graham, Crawford e lo stesso Lecter non sono che indistinte macchie sullo sfondo, che si rimescolano fino alla fine.
Faticoso. E sopravvalutato.
In ogni modo sono riuscita a trovare anche il lato divertente, ovvero andare a caccia di tutti i riferimenti della serie tv.