Trama, che poi altrimenti qualcuno si arrabbia: la vita sonnecchiosa dei 281 abitanti di Viscos viene scossa dall’arrivo di uno strano individuo che, con l’involontaria assistenza di una ragazza del luogo (Chantal Prym), darà il via ad un diabolico gioco teso a dimostrare la cattiveria insita nel genere umano.
Probabilmente è colpa mia, non ho mai amato eccessivamente le favolette; l’effetto mi è sembrato francamente quello, e il magnifico tema della lotta eterna fra Bene e Male è stato trattato con profondità ben maggiore da autori che – loro si – hanno segnato la storia della letteratura mondiale; è innegabile che alcune delle metafore utilizzate siano affascinanti – quella dei “modelli” di Leonardo da Vinci per l’Ultima Cena la sto rivendendo con una certa frequenza – ma non mi sembra siano sufficienti per nobilitare un testo un po’ furbo, ammiccante, commercialmente ineccepibile ma narrativamente troppo povero.
Poi, come capita su alcuni autori in particolare, su Coelho ci si divide profondamente in opposte fazioni. Personalmente, non lo trovo così stimolante per un pensiero profondo come, di norma, si cerca di farlo passare.
Alfonso d’Agostino
SCHEDA LIBRO
Autore: Paulo Coelho
Titolo: Il Diavolo e la Signorina Prym
Traduzione: R. Desti
Editore: Bompiani
Collana: I libri di Paulo Coelho
Pagine: 170
ISBN: 978-8845275975

