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Recensione: "IL DIAVOLO VESTE ZARA" di Mia Valenti.

Creato il 15 aprile 2015 da Blog

La crisi picchia duro, le false partite Iva aumentano, i vecchi capi si tengono strette le poltrone? Ragazze, infilatevi un tailleur (di Zara) e stringete il vostro iPhone: il momento della riscossa è arrivato!
Genere: RomanzoEditore: MondadoriCollana:OmnibusPagine: 250Prezzo: 17.00€Uscita:  3 Gennaio 2015
Sinossi:Mia ha meno di trent'anni, una laurea e un dottorato, una passione immensa per la moda, un profi lo su tutti i social network e... un lavoro precario da fashion designer. I suoi desideri più grandi sono:
1. Dormire, dormire, dormire di più.
2. Non mangiare sempre alla scrivania in pausa pranzo.
3. Dire quello che pensa (specialmente a Veronique).
4. Innamorarsi.
5. Firmare un abito per la Paris Fashion Week.
Sì, perché Veronique, la sua supercapa, storica direttrice creativa della prestigiosa casa di moda fi orentina per cui lavora, non le consente di fare nessuna di queste cose e, a dispetto del suo status di "freelance", Mia ha rinunciato alla libertà per inseguire il sogno di diventare una grande stilista. Da anni Veronique la tiene in scacco con il suo egocentrismo e la volontà di non delegare nulla ai giovani, con i suoi abiti strepitosi e la sua imbattibile rete di relazioni. Mia ha solo una cosa in più di Veronique: è connessa alla rete. Veronique non sa mandare un fi le in allegato, non sa cercare un numero nella rubrica del telefonino, non sa quali siano i trend su Twitter. È da qui che comincerà la riscossa di Mia e della sua generazione, in un mondo che cambia alla velocità di un clic...

Un romanzo brillante e attualissimo, che dà voce alla eterna lotta dei giovani per farsi largo nella vita.•Una commedia liberatoria e romantica ambientata nel mondo dell'alta moda, tra Firenze e gli Emirati arabi passando per Parigi.•Una deliziosa "cover" del grandissimo successo del Diavolo Omnibus italiani veste Prada.

Recensione a cura di Mary:
Mie care insaziabili, oggi voglio parlarvi di un libro che da buona fashion victim non potevo farmi sfuggire. Sto parlando del “Diavolo veste Zara” di Mia Valenti, un romanzo che potrei descrivere come il connubio perfetto tra la commedia romantica degli equivoci e un’autobiografia. Sì, esatto, un’autobiografia: la giovane Mia protagonista del libro altri non è che la nostra scrittrice.Mia ha trent’anni, anzi no per essere precisi ne ha ventisette. È una donna preparata, talentuosa e profondamente innamorata della moda, ma nonostante ciò dopo tre anni ancora si ritrova a dover portare tisane nere alla sua perfida super capa Veronique,  storica direttrice creativa della prestigiosa casa di moda per cui lavora.Ecco, io Veronique me la sono immaginata per tutto il tempo con il caschetto di Anna Wintour e il cipiglio altezzoso di Miranda Priestly: praticamente una virago!!!Nonostante il comportamento tirannico di Veronique, Mia per ben tre anni continua a coltivare il suo sogno di diventare una grande stilista, disegnando bozzetti in cui esprime a pieno tutta se stessa, la sua creatività e lo sguardo fresco e giovane che ha della moda, aspettando che arrivi la sua grande occasione. Tuttavia questo momento non sembra mai arrivare, ma complice l’incontro con un cuoco che le fa battere il cuore e fresca di una nuova delusione sul lavoro, Mia capisce che ormai è tutto nelle sue mani, lei è l’unica che può realizzare il suo sogno. Così tra incontri con principesse arabe, cambi di potere, colpi bassi, Paris fashion week e tweet, arriverà finalmente per Mia il momento di scrivere la sua storia…Allora, allora, allora che dire di questo romanzo? Io l’ho trovato veramente fresco e originale. Appena ho letto il titolo Il diavolo veste Zara, avevo paura si trattasse di una sorta di remake all’italiana del più famoso Il diavolo veste Prada, invece l’autrice pur rimanendo fedele al genere porta il suo romanzo in una dimensione totalmente diversa e più reale che è stata la cosa che più di tutto il libro mi è piaciuta.La protagonista è adorabile. Mia è una ragazza, anzi no una giovane donna contemporanea, vera, moderna, connessa 24 ore su 24 e con una valigia carica di sogni e speranze che come noi vive i disagi della crisi economica, del lavoro precario, degli uomini che dopo una notte favolosa non si fanno sentire per poi riapparire e sconvolgerci deliziosamente.Il personaggio di Veronique è il tipico personaggio della stronza che devo dire è veramente ben scritto. Anche gli altri personaggi secondari sono perfetti per il libro, le loro interazioni con la protagonista donano al testo frizzantezza e fluidità.Il romanzo è veramente ben scritto, curato e molto attento a quelle che oggi sono le realtà vere del momento storico/culturale che viviamo. Per essere un debutto, l’autrice è veramente riuscita a far colpo ecco perché mi sento assolutamente di consigliare questa storia che parla di una giovane donna, di sogni, di passioni, di amicizia e d’amore!PS: Carissima autrice, ma il cuoco si è trasformato in principe?? ;)



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