Ecco a Voi la mia recensione de:
Il domani che verrà di John Marsden
Si tratta del primo, attesissimo, episodio della saga “The tomorrow series” che ha già venduto nel mondo più di 6 milioni di copie. Caso editoriale australiano, amato dal pubblico e acclamato dalla critica, in America è pubblicato dalla casa editrice di Harry Potter ed è stato inserito dall’American Library Association tra i 100 migliori libri del ventesimo secolo. Il governo svedese lo ha considerato il più efficace manifesto d’invito alla lettura.
Pagine: 250
Prezzo: 14.90 Euro
Data di pubblicazione: 16 Settembre 2011
Trama:
Australia, contea di Wirrawee. Nella campagna vicino Melbourne la vita scorre lenta e monotona, ma otto ragazzi hanno trovato un modo di sconfiggere la noia che li assale ogni estate: una gita nella natura selvaggia del bush australiano. Macchina, bagagli, tende, provviste, tutto è pronto per una nuova avventura. Hell è la loro destinazione: una radura luminosa e isolata che sarà la loro casa per una settimana, un paradiso chiamato Inferno. Davanti al fuoco a raccontarsi storie, a scambiarsi i primi baci e leggere classici di altri tempi, gli otto ragazzi non sanno che al loro ritorno la vita non sarà più la stessa. Le loro case vuote, i loro animali domestici morti, un’aurea di desolazione che avvolge ogni cosa. L’Australia è stata occupata dalle forze militari, i cittadini sono stati rinchiusi in prigione: tra i detenuti ci sono i loro genitori, i loro fratelli e sorelle. Affrontando paure e indecisioni, gli otto ragazzi decidono di combattere, sapendo di essere i soli nelle cui mani c’è ancora una possibilità di salvezza, di riprendersi il loro domani.
La mia recensione:
Uscito da pochi giorni “Il domani che verrà” si rivela fin dalle prime battute un romanzo imperdibile.
Adatto ad un pubblico sia maschile che femminile è un mix di elementi dal genere post-apocalittico al distopico.
Da un punto di vista puramente estetico vi posso dire che oltre alla cover molto suggestiva il libro si presenta in un formato maneggevole, in brossura, dalle pagine molto ampie e dai caratteri ben leggibili!
Primo capitolo della saga "The tomorrow series" costituita da ben 7 libri si legge in pochissimo
L'autore è australiano così come il luogo dove è ambientata la storia e nella trama scopriremo anche animali e piante a noi molto lontani, ad esempio il dolce opossum e l'esotico vombato, tanto citato nei testi di zoologia ma quasi estraneo nella nostra narrativa.
La storia prende forma con i nostri protagonisti, 8 ragazzi che abitano nella contea di Wirrawee, che partono per un campeggio di una settimana in un luogo sperduto, ricco di leggende e misteri: l'Inferno.
Per Elli, Lee, Corrie, Homer, Kevin, Fi, Robyn e gli altri questa sarà la settimana più bella della loro vita, le amicizie si rafforzeranno e nasceranno nuovi amori....tutto fino ad una sera in cui strani aerei romperanno la tranquillità notturna.
Dove saranno diretti?? E perché avevano le luci spente?? Queste ed altre domande affolleranno le menti dei nostri ragazzi fino al giorno del loro ritorno a casa.
Nulla sarà più come prima, uno scenario apocalittico si presenterà davanti ad i loro occhi e le loro famiglie saranno separate o distrutte per sempre.
Infatti il nemico, non meglio identificato, ha occupato il loro territorio e per il momento le grandi potenze mondiali non sembrano voler intervenire, toccherà ai ragazzi rimasti scegliere se rifugiarsi nel loro rifugio sicuro ed aspettare che tutto finisca o agire, rendersi utili e guadagnarsi un posto nella storia.
Una trama veramente accattivante che sa coinvolgere il lettore trasportandolo fino alla fine con il fiato sospeso.
Unica nota stonata è il finale, purtroppo aperto, che fa venire immancabilmente voglia di leggere ancora e ancora....speriamo di non dover aspettare troppo per il prossimo libro!!
Leggendo articoli riguardanti questo libro ho notato che molti lo paragonano, forse per il suo genere vagamente distopico a Matched, vi posso dire che assolutamente sono due libri molto diversi.
Matched infatti abbraccia totalmente il genere distopico, trovando la sua trama in un futuro dove prevale il determinismo politico, ogni cosa è decisa nella società.
Ne “il domani che verrà" invece il futuro deve ancora compiersi, forse lo paragonerei, anche se un po' forzatamente...all'inizio di Alterra.
Insomma il domani che verrà è veramente ben scritto! Temi importanti vengono inseriti nella narrazione dove ragazzi moderni, in cui potremo vedere ognuno di noi, si vedono catapultati al centro della cosa più brutta, che mai avrebbero immaginato, la guerra.
Dovranno crescere in pochissimo tempo, diventando autosufficienti, imparare a salvare se stessi e gli altri anche a costo di uccidere. Perché in guerra niente è un gioco ed anche i sentimenti più profondi, come l'amore, dovranno aspettare ed essere messi in secondo piano cercando al tempo stesso però di non far inaridire il proprio cuore.
Così dunque agiva la natura.
La zanzara provava dolore e panico ma la libellula non conosceva crudeltà.
Non aveva immaginazione e quindi non poteva immedesimarsi nella sua vittima; si godeva il pasto e basta.
Parole come “male” e “cattivo” non significavano niente, per la natura.
Sì, il male era un'invenzione dell'uomo.
A presto.