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Recensione IL GIARDINO DI CEMENTO di Ian McEwan

Creato il 20 agosto 2012 da Diegothriller
Recensione IL GIARDINO DI CEMENTO di Ian McEwan Che strano libro, questo "Il giardino di cemento". Ho pensato fino alla fine se mi piaceva o no. Il voto alto è dovuto alla scrittura di Mc Ewan, che è sempre eccezionale, e alla sensazione di conato perennemente nel gargarozzo.
Julie, Jack, Sue e Tom sono quattro fratelli e sorelle inglesi. Il padre anafettivo muore e la famiglia inizia un lento processo di decomposizione. La madre-chioccia si relega alla propria stanza e al letto, vittima di una malattia non specificata, ma si lascia morire di inedia. E' così che i quattro figli, adolescenti tranne il bambino Tom, decidono di non separarsi dal cadavere della madre. Lo cementano in un baule in cantina.
Quello che è sensazionale è il riprodurre una sorta di rappresentazione familiare involontaria, da parte dei quattro ragazzi: Julie e Jack diventano una specie di genitori per Sue e Tom, arrivando a fare regredire mentalmente quest'ultimo ad uno stadio da lattante.
Il rapporto fra Julie e Jack è incestuoso, ma non malizioso. Si comprende come i quattro desiderino ricostruirsi delle certezze di appartenenza, darsi delle figure di riferimento. Ma sarà Derek, spocchioso innamorato di Julie, a spezzare questa unione familiare malata, ma rassicurante.
Magistrale e nauseante la descrizione che Mc Ewan fa del degrado igienico che prende il sopravvento nella casa. Il cemento del titolo sembra spolverare tutto il racconto e lo rende irrespirabile, proprio come è irrespirabile l'aria putrida della casa piena di immondizia lasciata a marcire fra le mosche.
Schifosamente bello.
Recensione di Elisabetta Caramitti
TitoloIl giardino di cemento
AutoreMcEwan Ian
Prezzo di copertina € 9,50
Dati2006
EditoreEinaudi  (collana Einaudi tascabili. Scrittori)

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