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Recensione: Il libro delle verità nascoste

Creato il 03 ottobre 2014 da Miriam Mastrovito @miriammas
Recensione: Il libro delle verità nascoste Titolo: Il libro delle verità nascoste Autrice: Amy Gail Hansen Editore: Garzanti Pagine: 288 Prezzo: 16,40 Descrizione: Ruby vuole solo dimenticare. Vuole solo cancellare l'ultimo anno al Tarble College e nascondere nel profondo quel segreto che non ha confessato a nessuno. Eppure, quando crede che il peggio sia alle spalle si ritrova tra le mani il libro da cui tutto è cominciato. Il libro che custodisce le ombre del suo passato. È all'interno di una valigia: il bagaglio di Beth, una compagna di college che da pochi giorni è scomparsa. Ruby non poteva immaginare che Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf riuscisse ancora a toccare le note più recondite della sua anima. A riportarla faccia a faccia con le sue paure. Ma lei è l'unica a conoscere il suo fascino oscuro. Tra quelle pagine ha visto crescere un'ossessione per le scrittrici suicide, donne fragili che si sono abbandonate al gesto più estremo. Un'ossessione che giorno dopo giorno l'ha avvicinata sempre più a Mark, il suo professore di letteratura. Eppure Ruby non può lasciare che quest'incubo si impadronisca di nuovo di lei, proprio ora che Beth è sparita. Deve cercarla. La ragazza sa che c'è solo un luogo che racchiude tutte le risposte. L'ultimo posto in cui vorrebbe tornare: Tarble, la sua università. Lì dove ha imparato che ciò che conta è essere i migliori, a qualunque prezzo. Lì dove misteriosi tentativi di suicidio le parlano di un destino a cui è difficile sfuggire. Lì dove, nel silenzio degli antichi e bui corridoi, ogni traccia riconduce a quel libro su cui c'è ancora molto da svelare. Perché dietro un animo fragile può celarsi un grande coraggio e dietro un amore innocente qualcuno che colpisce dove fa più male.   L'autrice: Recensione: Il libro delle verità nascoste Amy Gail Hansen ha trascorso la sua infanzia nei pressi di New Orleans. Dopo essersi laureata in inglese ha lavorato come insegnante, giornalista e scrittrice a Chicago, dove vive con il marito e i tre figli. Il libro delle verità nascoste è il suo romanzo d'esordio.  La mia recensione: Un lavoro insolito quanto monotono, un lutto ancora da elaborare, il senso di sconfitta per aver mancato un traguardo importante. La vita di Ruby somiglia a un fragile castello di carte, faticosamente edificato, ma pronto a crollare al minimo soffio di vento. E la folata arriva, violenta, imprevista, spiazzante. Non ha nulla di etereo però, anzi ha la forma squadrata e la dura consistenza di una valigia. Una valigia smarrita, pronta per essere restituita alla legittima proprietaria, solo che… la proprietaria in questione non è Ruby. La targhetta apposta sul bagaglio reca il suo nome, ma appartiene a Beth, una sua ex compagna di college. Il mistero si infittisce quando, aprendola, la ragazza vi trova una copia di Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf, ovvero il romanzo su cui stava scrivendo la sua tesi di laurea; uno dei tanti di cui ha dovuto sbarazzarsi dietro consiglio della sua psicoterapeuta. Sì, perché Ruby ha maturato nel tempo una strana ossessione per le scrittrici morte suicide, giungendo al punto di tentare lei stessa un gesto simile, e stava appunto cercando di liberarsene insieme ai fantasmi del passato, prima che l’inattesa consegna l’agguantasse con forza per riportarla indietro. È davvero per caso che quel libro è tornato nelle sue mani? È un caso che la valigia dell’amica sia stata riconsegnata proprio a lei? Sono interrogativi impossibili da ignorare, tanto più perché Beth è scomparsa. Questo incipit gravido di mistero introduce una storia di confine, un thriller psicologico magistralmente congegnato che si gioca tutto sul perturbante. Sin dalle prime battute si percepisce che qualcosa di negativo sta accadendo, ma non si riesce a comprendere di cosa si tratti realmente. Un senso di inquietudine crescente serpeggia sotto pelle insieme a un dubbio persistente che accompagna la lettura: il pericolo è fuori? Ha il volto e la mano armata di un serial killer, oppure è dentro e ha i contorni sfuggenti della follia? L’intera trama si snoda in un territorio indefinito, a tratti surreale, in cui è davvero difficile distinguere la linea di demarcazione tra realtà e allucinazione. I ricordi dolorosi di Ruby  si intrecciano con il suo disagio psichico; le esperienze concrete con le visioni delle scrittrici del passato; i sospetti e le verità strappate  a piccoli morsi sulla scomparsa di Beth con i cocci di una relazione amorosa andata in frantumi insieme alla sua stabilità emotiva. La complessa personalità della protagonista rappresenta il fulcro intorno a cui si snodano gli eventi, occorre penetrare la sua mente e poi volgere lo sguardo fuori per tentare di riconsegnare alla loro giusta dimensione tutti i tasselli di questo romanzo, in grado di tenersi in perfetto equilibrio tra suspense e introspezione. Il libro delle verità nascoste, infatti, travalica i confini di genere riuscendo a coniugare  il thriller con il racconto di stampo più intimistico; un racconto che scava nell’animo umano alla ricerca del suo nucleo fragile, non trascurando di scandagliare l’amore e, nello stesso tempo, traccia un percorso quasi parallelo, teso a intessere un dialogo con alcune figure di spicco della letteratura. Per svelare i segreti di Ruby occorrerà prestare attenzione anche ad autrici come Virginia Woolf, Sylvia Plath, Charlotte Perkins Gilman, indagare i recessi più reconditi del processo creativo, sondare gli abissi della depressione, affrontare i lati oscuri della mente geniale. Amy Gail Hansen riesce così a tenerci sulla corda coinvolgendoci in un giallo mozzafiato e, contemporaneamente, ci prende per mano guidandoci lungo un sentiero accidentato, lì dove la ricerca della soluzione coincide con una ricerca interiore, tesa alla conquista della propria identità e del proprio equilibrio.


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