Recensione:
Eccomi al secondo appuntamento con le perle della casa editrice Astoria: seconda conferma.
Questo libro è un(altro) piccolo gioiello, e a quanto mi pare di capire dal tenore delle pubblicazioni di questa casa editrice, ogni romanzo ha un valore incredibile. Prima di parlarvi della storia, di come la scrittrice abbia saputo raccontarcela con sarcasmo e arguzia, di come il romanzo si lasci leggere in maniera piacevolissima, prima di ogni mia parola, lancio il mio spassionato invito a tutti voi: Leggi un libro della Astoria!!!
(e no, non sono pagata per dirvi questo né ci traggo alcun giovamento, se non quello di sapere che un altro lettore può godere di queste letture troppo poco pubblicizzate).
La storia è questa: miss Buncle è una donna semplice, forse un po' sciatta, poco interessante e all'apparenza poco intelligente. Trovatasi in ristrettezze economiche, interrogandosi sul da farsi, decide di scrivere un libro e provare a pubblicarlo: coi proventi che ne ricaverà potrà rimettersi in sesto. Non essendo una scrittrice né di professione né per hobby, il suo è un puro tentativo: miss Buncle osserva i concittadini e racconta la quotidianità del suo paese in quelle pagine, cambiando semplicemente i nomi. Una volta portata a termine la storia, la manderà al primo editore trovato nell'elenco telefonico, che inaspettatamente deciderà di pubblicare il manoscritto, convinto che diventerà un best-seller.
Il romanzo verrà firmato col nome di John Smith e porterà scompiglio e stravolgimento nel paesino di Rivargenton.
...Non finisce certo qui, ma non vi dirò di più. La Stevenson sa parlarvi di una donna che, pur lamentando una totale mancanza di immaginazione, è riuscita a creare un romanzo che colpisce i lettori. Quel romanzo potrebbe essere sì Disturbatore della quiete pubblica (il titolo del romanzo di Barbara Buncle), ossia quello finito tra le mani dei suoi concittadini, ma potrebbe essere quello che noi lettori ci ritroviamo tra le mani, sotto diverso titolo.
Un romanzo spassoso, in linea con la tradizione inglese ottocentesca ma ambientato nel Novecento, precisamente verso gli anni Trenta, e in linea con altri romanzi di intrattenimento appartenenti allo stesso periodo, allo stesso paese.
Vi divertirete nel leggere come un semplice resoconto della vita quotidiana di un paese possa scuotere così forte gli abitanti di quel paese, al punto da influenzarli, da spaventarli, da spingerli a comportarsi in maniera inaspettata.
Vi stupirete nel capire come sia insopportabile e inaccettabile il fatto che la visione che gli altri hanno di noi non coincida assolutamente con la nostra. E scoprirete come sia essenziale dover cancellare quella visione "diversa".
Vi meraviglierete nel constatare che è vero: la penna ferisce più della spada. Il fantomatico John Smith con le sue parole colpisce e affonda gli spiriti più battaglieri del paese, limitandosi a registrare la verità.
Non ne avrete abbastanza: quando il Disturbatore della quiete pubblica avrà svolto il suo compito, vi troverete a desiderare che l'eroina mascherata agisca ancora, non si arrenda di fronte alla minacce dei concittadini.
Vi fermerete a immaginare cosa sarebbe accaduto nella vostra città, e quasi sicuramente penserete che le conseguenze sarebbero state le stesse.
Cosa dire ancora?
Che per trovare un buon libro con un'idea originale, portata avanti con ironia e bravura, c'è sempre più bisogno di andare nel passato piuttosto che nel presente. Faccio tesoro di questa scoperta e torno indietro nel tempo.
Grazie ai libri, of course.
Titolo originale: Miss Buncle's BookAutore: D.E. StevensonEditore: AstoriaTraduttore: Ester BorgesePagine: 328Isbn: 9788896919088Prezzo: €17,00
Valutazione: 4 e1/2 stelline