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Recensione: "Il mio splendido migliore amico"

Creato il 11 marzo 2015 da Ilary
Titolo: Il mio splendido migliore amico Titolo originale: Splintered Autore: A.G. Howard Editore: Newton Compton Collana: Vertigo Pagine: 416 Prezzo: 9,90 € cartaceo / 4,99 € e-book
Alyssa Gardner riesce a sentire i sussurri dei fiori e degli insetti. Peccato che per lo stesso dono sua madre sia finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora, almeno fin quando riuscirà a ignorare quei sussurri. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, però, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere e per salvare sua madre da un crudele destino che non merita, Alyssa dovrà rimediare ai guai provocati da Alice e superare una serie di prove: prosciugare un oceano di lacrime, risvegliare i partecipanti a un tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?

RECENSIONE
Prima di iniziare la recensione vera e propria faccio una premessa: da questo momento in poi chiamerò questo romanzo Splintered, cioè il suo titolo originale, perché quello italiano, anche se bisogna ammettere che è attinente al libro, è troppo lungo e non mi piace. Fine della premessa. Splintered è un libro che mi aveva già colpita molto quando l'avevo visto su Goodreads e che speravo prima o poi di poter leggere in italiano, perciò sono stata davvero molto contenta quando ho saputo che la Newton Compton ne aveva acquistato i diritti, al punto che non appena è uscito l'ho preso e, messi da parte tutti gli altri libri che avevo in coda, mi sono immersa nel mondo creato da A.G. Howard. Come credo tutti sappiate, Splintered è un retelling di Alice nel Paese delle Meraviglie, anche se si potrebbe parlare quasi di sequel urban fantasy dato che l'autrice ha immaginato Alyssa, la protagonista di questo romanzo, come una discendente di quell'Alice Liddell che ha ispirato Lewis Carrol per la sua opera. Alyssa Gardner non è la solita adolescente, Alyssa è strana, diversa, ha un hobby particolare, quello di creare inquietanti e abbastanza raccapriccianti mosaici di insetti morti, quegli stessi insetti che lei cattura e uccide per non sentirli più parlare. Alyssa infatti può sentire i sussurri di piante e insetti, un dono, anzi una maledizione che si tramanda da secoli nel ramo femminile della famiglia, da quando la sua antenata Alice Liddell cadde nella tana del coniglio e ritornò dal Paese delle Meraviglie non più in sè. Questa maledizione ha fatto sì che la madre di Alyssa, Alison, venisse ricoverata in un ospedale psichiatrico e ora la figlia, temendo di fare la stessa fine, è più determinata che mai a spezzare l'incantesimo. E l'unico modo per farlo è entrare nel Paese delle Meraviglie. Alyssa, insieme a Jeb, un amico di cui lei è segretamente innamorata e che l'ha rocambolescamente seguita nella tana del coniglio, inizia un'avventura pericolosa nella quale, per porre fine alla maledizione, dovrà superare numerose prove sotto la guida dell'affascinante e misterioso Morpheus, un Netherling, cioè un abitante del Paese delle Meraviglie che Alice aveva già conosciuto da bambina ma di cui aveva rimosso il ricordo. Meraviglioso, un libro me-ra-vi-gli-oso! E sorprendente, fantasioso, originale! Insomma, ho reso l'idea? Non bastano questi aggettivi a descrivere la straordinaria bellezza e unicità di Splintered, un romanzo che mi ha letteralmente stregata fin dalle prime righe e che ho divorato in due giorni, incapace com'ero di staccarmi dalle sue pagine. Splintered è uno di quei libri che non vorresti finissero mai, ne vorresti ancora e ancora e ancora, e una volta girata l'ultima pagina ti lasciano un senso di completezza, di soddisfazione, ma anche un po' di tristezza per dover dire addio a quei personaggi che ormai ti sono entrati nel cuore e a quei luoghi bizzarri e deliziosamente inquietanti che ti sembra di aver realmente visitato grazie alla scrittura immaginifica ed estremamente evocativa dell'autrice. Forse questo mio entusiasmo vi sembrerà esagerato ma da tempo non mi capitava di leggere un libro così bello, anzi se guardate le ultime recensioni ho trovato anche qualche romanzo deludente, cosa che non posso certo dire di Splintered di cui ho apprezzato ogni singolo particolare e che per ora è il miglior libro che ho letto dall'inizio di quest'anno. Tanta parte del fascino di questo romanzo deriva dall'ambientazione: il Paese delle Meraviglie di A.G. Howard è la versione dark di quello creato da Carroll, è magico, pericoloso, macabro, oscuro, sinistro e destabilizzante, un luogo dove l'assurdo è la regola, non l'eccezione e la follia è la normalità, un luogo popolato di creature pittoresche, stravaganti, grottesche, i Netherling, tanto spaventosi quanto affascinanti, che in parte ripropongono in una veste innovativa i personaggi di Carroll e in parte sono frutto della fantasia dell'autrice. Oltre alle ambientazioni suggestive, i personaggi sono l'altro punto di forza di Splintered. Alyssa è una protagonista forte, coraggiosa, intelligente e un po' ribelle, con un lato oscuro nascosto che il viaggio nel Paese delle Meraviglie farà emergere e che lei imparerà ad accettare e fare suo, cogliendolo anche come occasione per maturare e prendere coscienza di sè. Jeb, il compagno di viaggio di Alyssa, nonchè suo amore segreto, è un personaggio un po' più standard, è il classico ragazzo della porta accanto, l'eroe senza macchia e senza paura pronto a tutto per proteggere la sua amica; Jeb è il personaggio che ho apprezzato di meno, ma probabilmente è proprio perchè è un protagonista ordinario che non spicca per originalità. Chi invece non è ordinario per niente è Morpheus, il Netherling dalle ali di falena, tanto seducente quanto ambiguo. Se Jeb è il bravo ragazzo, Morpheus è il suo esatto contrario, il bad boy. Morpheus è un personaggio misterioso, sfuggente, tormentato: in lui il confine tra bene e male è labile, non ben definito, e anche se il più delle volte le sue azioni sono dettate da egoismo e opportunismo, è capace di provare sentimenti puri e sinceri nei confronti di Alyssa con la quale ha un rapporto particolare che per la stessa ragazza si rivela fonte di dubbio e di lotta interiore. Morpheus è certamente il personaggio più interessante del romanzo, quello che mi ha colpita e suscitato emozioni contrastanti con la sua personalità carismatica e i suoi comportamenti spesso incomprensibili. In conclusione, Splintered è stata una lettura bella come non mi capitava da tempo, appassionante, coinvolgente, emozionante, una favola dark "psichedelica" e folle che mi ha rapita con la sua trama intricata e ricca di colpi di scena inaspettati, i suoi paesaggi onirici e i suoi personaggi intriganti e singolari. Imperdibile.
Il mio voto:

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