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Recensione "Il mio splendido migliore amico" di A.G. Howard

Da Glinda
Siccome ho un bel mucchio di recensioni arretrate, ho deciso di iniziare a sfoltirle partendo da quella che mi avete richiesto con più frequenza. "Il mio splendido migliore amico" pur avendo un titolo discutibile (che non ha niente a che vedere con il titolo originale), si è rivelato essere un romanzo davvero adorabile, avvincente e unico! Leggere la mia recensione per credere.Titolo: Il mio splendido migliore amico (Splintered #1)Data di pubblicazione: 19 febbraio 2015
Dove comprarlo: LaFeltrinelli.itEditore: Newton ComptonAutrice: A.G. HowardCartaceo: 9,90 €Ebook: 4,99 €Pagine 384Il mio voto:


Alyssa Gardner ha il dono di poter sentire i sussurri dei fiori e dei bruchi. Peccato che per lo stesso dono sua madre è finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere, Alyssa deve superare una serie di prove, tra cui asciugare il lago di lacrime di Alice, rimanere sveglia all’ora del tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?


La mia recensione

"A volte ho l’impressione di non essere sola nella mia testa, come se dentro di me vivesse una parte di un’altra persona che mi sfida a spingermi oltre i miei limiti." Da Il mio splendido migliore amico 
Se provassi a tenere il conto di tutte le rivisitazioni della fiaba classica "Alice in Wonderland" che circolano in questo momento, fallirei. Il celebre Sottomondo creato dal mitico Carroll, continua ad affascinare e sedurre scrittori e scrittirici di ogni età e provenienza, dando vita a una sorta di fenomeno virale. Ma come dar loro torto, in fondo? Il richiamo del Bianconiglio è irresistibile per molti di noi. 
Sapendo che in giro c'è una tale moltitudine di rivisitazioni, si penserebbe che ormai non ci sia più nulla di nuovo da dire su Alice e il Paese delle Meraviglie. Be', io credo che non sia così e A. G. Howard conferma la mia teoria. Accettare la sfida di quest'autrice significa lasciarsi sprofondare in un "mondo altro", oscuro e grottesco, in cui ogni cosa è ben lontana dall'essere prevedibile o scontata. Il viaggio compiuto dalla protagonista sulle orme di Alice, si è rivelato essere un'avventura magnifica e terrificante, inaspettatamente intricata e zeppa di colpi di scena. La trama, apparentemente di facile risoluzione, in realtà sorprende con continui ribaltamenti e rivelazioni mozzafiato, dando vita a una storia complessa e multisfaccettata.
A discapito dell'orribile titolo scelto dalla Newton Compton, quello della Howard è un romanzo che sorprende e incanta grazie alla narrazione dinamica e molto contemporanea, contrapposta alle atmosfere da freak show che fanno da sfondo alle avventure della protagonista. Ulteriore sorpresa è stata l'assenza del tanto chiacchierato e temuto triangolo amoroso, che fortunatamente è appena accennato ed è, per altro, del tutto platonicoCerto, questo non vuol dire che l'autrice non abbia creato due protagonisti maschili irresistibili, per quanto diversi tra loro. Ma sta di fatto che la protagonista non sembrerebbe avere dubbio alcuno sul proprio interesse amoroso attuale e la cosa non può che andare a suo vantaggio.
Il mio pensiero è che chiunque sia alla ricerca di un fantasy contemporaneo fuori dagli schemi, inquietante e fascinoso al punto giusto, ricco di suspance, avventura e amore, non dovrebbe lasciarsi scappare "Il mio splendido migliore amico".
"C’è un’altra serie di fotografie: un coniglio bianco, così magro da sembrare uno scheletro; fiori con braccia, gambe e bocche sanguinanti; un tricheco che, dalla vita in giù, sembra fatto di radici, come un albero. È la fauna del Paese delle Meraviglie dopo una dose massiccia di radiazioni tossiche. Ma è anche una sorta di collegamento: in qualche modo, la falena e queste creature di un regno sconosciuto sono connesse con la favola di Lewis Carroll. Non c’è da stupirsi che nonna Alicia insistesse a disegnare i personaggi della storia sulle pareti di casa.
Dopo Alice, la mia famiglia è sempre stata segnata dalla follia. Forse è davvero scesa nella tana del coniglio ed è tornata indietro per raccontare la sua storia, ma dopo quell’esperienza non è mai più stata la stessa. Del resto, chi supererebbe indenne una cosa del genere?"Da Il mio splendido migliore amico
Alyssa Gardner non è una ragazza come le altre. Da tempo, infatti, sembra avere fin troppo in comune con la madre che tanto odia e che vorrebbe cancellare dai suoi pensieri. Come lei soffre di allucinazioni visive e uditive. I fiori e gli insetti le parlano, invitandola in un mondo oscuro e peccaminoso, in cui tutto è sottospra. Un mondo che somiglia in modo preoccupante al Paese delle Meraviglie di cui Lewis Carroll ha narrato tempo fa. Di certo è follia ereditaria, deve esserlo. Perché se così non fosse vorrebbe dire che tutte quelle storie raccontate dalla sua bisnonna, Alice Liddell, le stesse storie che ispirarono la famosa fiaba classica di Carroll, sono vere.  
Ma se la verità stesse nel mezzo? Se la follia fosse realtà e sua madre, come lei, non è altro che la vittima degli errori compiuti da qualcun altro?
A.G. Howard non ci racconta la storia di una semplice ragazza che inciampa inconsapevolmente nell'ingresso per il Sottomondo, bensì delle avventure dell'erede di Alice, che decide di seguire volontariamente le orme della sua ava al fine di interrompere la scia di sofferenza che tormenta le donne della sua famiglia da tempo. Pare infatti che la cara e innocente Alice abbia combinato un bel pasticcio durante il suo viaggio nel Paese delle Meraviglie e che ora sia compito di Alyssa rimediare, prima che estreme conseguenze si abbattano su ciò che ha di più caro.
Con al fianco il suo "splendido migliore amico" (ogni riferimento non è casuale) Jeb, di cui è da sempre segretamente innamorata, Alyssa si immergerà in un viaggio senza precedenti, che avrà risvolti inaspettati. Nessuno, leggendo il libro di Carroll, avrebbe potuto pensare che il Sottomondo non è un Paese delle Meraviglie, ma un Circo degli Orrori. Ma sin da subito è chiaro che la piccola Alice deve aver indorato un po' la pillola quando ha raccontato la sua versione al celebre autore. Niente Conigli Bianchi e paffuti, per Jeb e Alyssa, solo mostri scheletrici e grotteschiIn quel luogo d'ombre popolato da creature malevole, Alyssa lotterà per compiere la sua missione, guidata dall'affascinante e misterioso Morpheus. Tra un tè soporifero da movimentare, un mare di lacrime da prosciugare, un serpente gigante da domare, una spada vorpale da recuperare e una serie di baci da rubare, Alyssa ci mostra il Sottomondo come non lo avevamo mai visto. Ma ricordate... nulla è come sembra e le soprese sono assicurate fino all'ultimo capitolo!
«No. Vedi, c’è un dettaglio che ti sfugge». Mi sfiora una tempia con le nocche. Il suo tocco è caldo e delicato. «Sei stata tu a trovare me. Cercandomi per prima, mi hai liberato dal vincolo del giuramento. Che ragazza sveglia! E ora sei qui per sistemare le cose, vero nocciolina? Vuoi mettere a posto i disastri combinati da Alice e aggiustare il Paese delle Meraviglie per spezzare la maledizione che affligge la tua famiglia. Gli insetti e i fiori parlanti… tutti i legami con questo regno. Non dovrai più sopportare questi malefici». Da Il mio splendido migliore amico
Questo, miei cari, è un libro da leggere e amare fino in fondo. Non si può non rimanere incantati dalle suggestioni create da A.G. Howard, così vivide e cinematrogafiche, così intense da stravolgere e ammaliare. Il talento di questa autrice è palese, immediato, proprio come è immediata l'empatia che si nutre per la protagonista del romanzo. Alyssa non è la classica ragazzina senza spina dorsale che spesso si incontra nei libri urban fantasy per YA. Al contrario lei trasuda personalità e forza d'animo, elementi che nel corso della storia si accrescono rendendo il suo personaggio sempre più incisivo e ben sviluppato. E' un ragazza imprevedibile, impulsiva, che non ha paura di correrere rischi. Insomma, un'eroina di tutto rispetto con un lato oscuro non indifferente che, sono certa, saprà stupire anche nei libri futuri. 
Ovviamente, ciò che colpisce e intriga di più di questo romanzo sono le ambientazioni. In una sola parola: straordinarie. Per quanto diverso dal "vero" Mondo delle Meraviglie, quello in cui si catapulta Alyssa è un luogo che sembra essere uscito da una vecchia fiaba gotica, sicuramente all'altezza dell'originale. Così macabro, oscuro e perverso, eppure così attraente da non lasciare scampo. E' stato delizioso scoprirne ogni segreto e farsi catturare dalla tela di intrighi che avvolge tutti i suoi abitanti.
L'intero romanzo è pervaso da un'innegabile fascino. Sin dai primissimi capitoli si viene risucchiati dalle parole della Howard e dal mondo innovativo a cui ha dato vita: un universo fatato e orrorifico in cui le leggi degli umani sono stravolte. Nulla viene lasciato al caso, l'autrice ha curato con minuziosa dovizia ogni dettaglio, ogni piega della trama, ogni sfaccettatura. Il risultato finale è stato un tripudio di originalità e bellezza che non può passare inosservato.
Trattandosi comunque di un romance, nonostante poi questo aspetto non sia centrale nel primo libro, non si può non spendere qualche parola per Jeb e Morpheus. Tenace e affidabile il primo, affascinante e subdolo il secondo, entrambi speciali a loro modo per Alyssa. Alla luce di tutti i trascorsi che la protagonista ha sia con l'uno che con l'altro, è più che comprensibile qualche tentennamento da parte sua. Pur riservandomi la possibilità di non esprimere una mia preferenza per nessuno dei due, il mio interesse è stato sin da subito calamitato dall'enigmatico e irresistibile Morpheus, la cui mente brillante (e diabolica) sembra avere davvero molto da offrire!
«Perché ci sono così tanti spiriti infelici nel Paese delle Meraviglie?», chiedo.
«Alcuni avevano delle questioni in sospeso o un amore perduto, ma i più infelici sono morti imprigionati in una maledizione terribile: qualcuno ha pronunciato il loro nome».
«Ma io ho chiamato Morpheus per nome tantissime volte».
Lei scoppia in una risata che assomiglia al cinguettio di un uccellino. «Morpheus non è il suo vero nome. Lui è gloria e disprezzo, luce e ombra, la sfuggevolezza di uno scorpione e il canto melodioso di un usignolo. Il respiro del mare e il bombardamento della tempesta. Si può esprimere a voce il canto degli uccelli, il rumore del vento o lo strisciare di una creatura sulla sabbia? Ecco, i nomi propri dei Netherling sono le forze vitali che li caratterizzano. Pensi sia possibile dire tutte queste cose a parole?».Da Il mio splendido migliore amico
Verdetto: una perla di rara bellezza
Livello sensualità: baci e carezze
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