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Recensione: Il riflesso dell'anima - Leda Muraro
Creato il 18 gennaio 2012 da Leo Sanguedinchiostro @sdinchiostro«Odio il tempo» affermò Lena sospirando.«Perché?»«Perché fugge quando dovrebbe fermarsi e rallenta quando invecedovrebbe fuggire.»«La cosa bella è proprio la certezza che il tempo passa, è l’unica cosache mi ha dato la forza per andare avanti in certe giornate. Hai la sicurezzache qualunque cosa negativa prima o poi passerà.»«Anche quelle positive, e non è detto che rtornino.»Trama: Era l’anno 1955. Lorenzo aveva appena 25 anni quella nottein cui tutto ebbe inizio. Ancora non sapeva che quella realtà, nella quale aveva appena compiuto un terribilesbaglio, stava per scomparire per sempre. Alla mattina nulla era più lo stesso. Non conoscevala casa nella quale si era svegliato, né il volto che vedeva riflesso allo specchio. Il voltodi un vecchio.
Ancora non sapeva come fosse arrivato in quello strano posto, ma soprattuttonon aveva
idea di come poter tornare indietro.
L’autrice:
Leda Muraro è nata nel 1985 e vive con il marito inprovincia di Padova, dove lavora come impiegata presso un ente pubblico e dovegestisce libreriafantasy.it, una libreria online specializzata nel settorefantasy. Coltiva da sempre una grande passione per i libri, che considera unpo’ come il suo secondo mondo. Un mondo quasi perfetto dal quale a volte èdifficile fuggire.
Recensione:
Una dolcissima storia d'amore dal sapore d'altri tempi.Penso si possa descrivere così Il riflesso dell’anima.Siamo negli anni ’50. Lorenzo, un giovane studenteuniversitario di umili origini, conosce la bellissima Lena. Lei è figlia di unricco mercante di lana, indossa abiti eleganti e arriva a lezione a bordo diuna fiammante automobile nera. A renderla speciale però è la sua indolesbarazzina. Lena rifugge qualsiasi etichetta, ama dipingere e arrampicarsisugli alberi e mal sopporta le convenzioni sociali tanto care alla suafamiglia.Tra i due giovani nasce un sentimento di amicizia che benpresto si trasforma in qualcosa di più grande. Il loro però è un amoreimpossibile. Lorenzo non è certo un buon partito e Lena è promessa in sposa aun uomo del suo rango, un uomo che non ama e che il padre ha scelto per lei.Natale si avvicina e la ragazza è in partenza per Parigi.Dopo un commiato burrascoso, il giovane si addormenta affranto e quando sirisveglia scopre che niente è più come prima. La sua immagine riflessa nellospecchio è quella di un vecchio e la casa in cui si trova è completamentediversa da quella in cui ha sempre vissuto. Dove si trova? Cosa è successo? Chi sono le due donne che lochiamano “papà” ma che a lui sembrano perfette estranee?Per scoprirlo Lorenzo dovrà ascoltare i racconti di Sophie,varcare la soglia di una stanza dei ricordi, sfogliare un diario che, ancorauna volta, riconduce a lei: Lena.L’idea che fornisce l’input al racconto, quella di unsentimento puro ostacolato dall'appartenenza a due ceti sociali diversi, è la stessa che ha ispirato molte storied'amore partendo dalle favole per approdare ai classici della letteratura. Arendere originale questo romanzo è la particolare prospettiva adottatadall'autrice per raccontarla.Il filo della narrazione segue un percorso lineare nei primicapitoli salvo sorprenderci con una repentina inversione di rotta nel momentoin cui accade l'impossibile e la storia sembra decollare verso lidi fantastici.Moltissime sono le domande che affollano la mente dellettore quando, specchiandosi dopo un brusco risveglio, Lorenzo si riscoprevecchio. Interrogativi che accrescono la curiosità tingendo quasi di giallo ilromance.Leda Muraro riesce così ad ammantare di mistero un intrecciodallo sviluppo apparentemente prevedibile. Le sequenze che scandiscono la nascita e l'evolversi delsentimento d'amore si susseguono al pari di immagini nitide. Leggendo si haquasi la sensazione di sfogliare un album fotografico in grado di risvegliare iricordi. I protagonisti sono caratterizzati a tutto tondo cosicchérisulta facile affezionarsi a loro e sentirsi partecipi delle loro emozioni.Ben delineato è il personaggio di Sophie (la figlia minore di Lorenzo) chesuscita tanta tenerezza. Attraverso la descrizione di piccoli gesti, l'autriceriesce anche a far trasparire il suo grande amore per il padre commuovendoci a piùriprese. Evanescente, invece, rimane la figura della sorella Annie.Quest'ultima ci appare come una spettatrice passiva. Benché si apprenda che haun rapporto conflittuale con il padre e che sia una persona taciturna, la suascarsa partecipazione agli eventi risulta poco credibile. A volte si ha lasensazione che sia un personaggio chiamato in causa ma trascurato.L'epilogo, dal mio personale punto di vista, rappresenta ilvero punto debole di questo libro.Dal momento in cui Lorenzo si risveglia nel futuro, non sipuò fare a meno di chiedersi come siafinto lì e soprattutto se questa strana esperienza nasconda qualchesignificato. Più volte, lo stesso protagonista, si interroga sull'argomento esi chiede se questa sua sbirciatina possa essere una sorta di dono ricevutodall'alto al fine di rettificare le sue scelte. Ho trovato davvero affascinantequesto possibile risvolto della storia che mi ha richiamato alla mente ilbellissimo film The family man. Purtroppo, l'ipotesi viene completamente accantonata.Per quanto commovente, il finale, riconduce tutto a una dimensioneassolutamente realistica. Il mistero si risolve con una spiegazione razionale,interessante soprattutto perché pone l'accento su una tematica attuale comequella del morbo di Alzheimer, ma un po’ sotto tono rispetto alle aspettativematurate in fase di lettura. Probabilmente ad alimentare la piccola delusioneha contribuito l'etichetta “romance fantasy” apposta sulla copertina. Etichettafuorviante, secondo me, giacché Il riflesso dell’anima è un ottimo romance ma di fantasy ha solo unapallida parvenza.
Consigliato? Lo consiglio a chi ama il romance e a chi ha voglia di immergersiin una storia in grado di regalare emozioni.
Voto:
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Leo Sanguedinchiostro
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