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Recensione: Il teschio e l'usignolo

Creato il 16 marzo 2014 da Annalisaemme @annalisaemme
Recensione: Il teschio e l'usignolo Il teschio e l'usignolo
di Michael Irwin

Prezzo di copertina: € 18,00
Editore: Neri Pozza Editore
Formato: BrossuraPagine:432
Titolo Originale: The skull and the nightingale
Traduzione:C. Brovelli
Genere: Narrativa straniera
Chi non ha mai sognato di vivere in una grande città, senza preoccuparsi del denaro e del tempo a propria disposizione, lasciandosi andare soltanto ai piaceri più sfrenati? Quando in una ventosa giornata del 1760, il ventitreenne Richard Fenwick torna dal suo Grand Tour e mette piede a Fork Hill, nella tenuta inglese di James Gilbert – l’anziano ed enigmatico gentiluomo che gli ha fatto da padrino, provvedendo ai suoi viaggi e ai suoi studi – ha una sola domanda che lo tiene in apprensione: come potrà tornare a godere degli agi e delle comodità cittadine? La soluzione si presenta da sola, non appena Mr Gilbert gli propone di prendere parte a un «esperimento grandioso»: Richard si trasferirà a Londra a sue spese per provare ogni piacere e curiosità che la sua indole gli suggerirà. La sola cosa che dovrà fare in cambio sarà raccontargli tutto via lettera; nei minimi dettagli. In questo modo, pur senza abbandonare le mura della sua stanza, l’anziano tutore proverà l’illusione di essere al suo fianco e si sentirà di nuovo traboccante di vita. Cos’altro di meglio può chiedere Richard? Trasferitosi a Londra, il giovane frequenta salotti alla moda, passa le notti in compagnia di vecchi compagni di scuola e sorseggia il tè con Sarah Kinsey, amore di gioventù convolata a nozze con un commerciante di diamanti. Ma una lettera di Mr Gilbert gli rimprovera che sta sprecando il suo tempo: deve «spingersi oltre» e deve farlo in fretta. Perciò, pur con un crescente timore, il ragazzo bazzica ambienti lascivi e pericolosi, lotta con uomini senza scrupoli e viene sedotto da donne misteriose, fino a quando un terribile dubbio si fa strada nella sua mente: e se lui, Richard Fenwick, giovane di belle speranze, non fosse altro che un burattino appeso a un filo che si estende per quasi duecento chilometri, e a muovere i suoi passi londinesi sia stato da sempre l’abitante di Fork Hill? Richard ha poco tempo per scoprirlo, perché appena intuisce chi è la nuova «vittima» di Gilbert e minaccia di rompere il patto, una serie di tradimenti e di morti gli si stringeranno attorno come un vortice, finendo per mettere in pericolo la sua stessa vita.  
Recensione: Il teschio e l'usignolo

Un patto attraente e pericoloso. Tutto ruota intorno a questo accordo, che all'inizio sembra alquanto innocuo e anche strambo ma si rivelerà oscuro e ricco di intrighi. Richard è un giovane tipicamente inglese che come molti altri giovani dell'Inghilterra del tardo 1700 sono tentati dalla vita dissoluta e dai piaceri che offre una Londra caotica e disordinata. Il suo tutore Mr. Gilbert gli offre la possibilità di recarsi nella capitale e poter fare assolutamente tutto quello che desidera, senza freni ed inibizioni a patto che scriva tutta la sua esperienza senza tralasciare alcun minimo dettaglio. Richard incuriosito e attratto da tutto quello che potrebbe permettersi di fare, accetta, ignorando il reale scopo dell'offerta. Più Richard andrà avanti più si renderà conto di far parte di un gioco meschino e malato e di essere nient'altro che una pedina nelle mani del suo tutore. Intrighi, mistero, tutta la trama si infittisce andando sempre più a fondo in un gioco psicologico dove Richard dovrà ad un certo punto decidere se rassegnarsi ad essere manovrato oppure prendere in mano la situazione e cambiare completamente le carte in tavola. Un romanzo davvero affascinante che anche se lungo si legge senza fatica. Ci si appassiona all'intrigo e spesso ci si ritrova dalla parte del nostro protagonista che ci porta negli ambienti più tipici di una Londra indifferente e votata alla perdizione. L'autore ha scelto una trama davvero avvincente ed è riuscito a svilupparla con semplicità mostrandoci il ritratto di un'epoca particolare e anche tanto famosa. Lo consiglio vivamente!
Durata della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Thè all'arancia e miele
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Recensione: Il teschio e l'usignolo
“Uno splendido romanzo nero d’atmosfera che, tra feste in maschera, incontri grotteschi e postriboli infernali, parla di manipolazioni, intrighi e seduzioni nell’Inghilterra del diciottesimo secolo."


Michael Irwin, insegna Letteratura inglese all’Università del Kent, a Canterbury, dove si è specializzato in letteratura del diciottesimo e diciannovesimo secolo. I suoi lavori spaziano da studi su Fielding a saggi su Defoe, Richardson, Sterne, Smollett, Johnson, e Pope. Il teschio e l’usignolo è il suo primo romanzo tradotto in Italia.
Cosa ne pensate? Lo leggerete?

Recensione: Il teschio e l'usignolo

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