uerra che infuria tra il popolo Eidr e l’Impero di Colvian, uno scoassetate di sangue, sembra non avere fine. In un conflitto che non conosce regole né pietà, il legionario Yanvas conquista con coraggio e con la forza delle armi il rispetto e la gloria. Dopo vent’anni sui campi di battaglia, solo un’ultima missione lo separa dalla sua nuova vita, signore di una fortezza al fianco della splendida Sylia. Ma per chi trama all’ombra della Corona Nera, Yanvas, seppur valoroso, è una pedina sacrificabile. Ben presto vedrà il mondo come lo conosceva sgretolarsi sotto il peso di macchinazioni e tradimenti, terribili segreti e cupe verità che sembrano non risparmiare nessuno, nemmeno le persone a lui più care. E mentre il caos dilaga e l’Impero stesso minaccia di crollare, Yanvas dovrà decidere quale prezzo è disposto a pagare per salvare l’unica donna che abbia mai amato e ottenere vendetta. Rituali necromantici, spietati complotti, battaglie violente e sanguinarie, nel primo avvincente episodio di una nuova saga fantasy.
La mia recensione
Fin dal concitato prologo, Il Trono delle Ombre mostra senza indugi la sua vera essenza al lettore, mettendo subito in chiaro che quella che sta per raccontarci è una storia a tinte forti, che non concede spazio ad abbellimenti, né censure. Dove non esistono eroi, ma solo uomini che uccidono altri uomini in nome di ciò in cui credono, sia esso un ideale di libertà, di patriottismo o di semplice vendetta. In breve, Il Trono delle Ombre è una storia di guerra. Il conflitto tra l'Impero di Colvian e il popolo degli Eidr si protrae sanguinoso da molto tempo, e proprio tra le fila delle legioni Colviane troviamo il protagonista del racconto, Yanvas. Yanvas è un legionario come molti, ma che grazie alla sua disciplina, la sua abilità di guerriero e le sue naturali doti tattiche, spicca tra gli altri commilitoni come un leader naturale. Le capacità di Yanvas si dimostrano preziose in un conflitto divenuto ormai una guerra di logoramento combattuta a suon di colpi bassi e il suo ingegno viene messo alla prova dal Guercio, un guerriero Eidr che più degli altri si dimostra infido e astuto, ma il cui piano viene sventato proprio da Yanvas, che salva da una disonorevole morte centinaia di soldati ed evita un durissimo colpo all'Impero. Proprio questa prova di coraggio porta l'eroismo e il senso del dovere del legionario ad essere finalmente notati, cambiando la sua vita per sempre. L'imperatore in persona gli conferisce la più alta onorificenza militare durante una sontuosa cerimonia, permettendogli di scalare i vertici del comando e della società. Con la gloria, l'orgoglio di suo padre e l'amore, incontrato nello sguardo della giovane e nobile figlia del maresciallo di Colvian, Sylia, tutto sembra perfetto. Ma Yanvas è ancora un soldato, la guerra non è finita e sulle sue spalle gravano il peso del comando e della notorietà, così come lo sguardo di nuovi e potenti nemici.
Nulla può il suo coraggio contro l'oscuro complotto orchestrato ai suoi danni e, così come erano arrivati, la fama, l'onore e l'amore gli vengono strappati via. Svuotato di tutti i suoi ideali, il cuore del legionario trabocca solo di un divorante desiderio di vendetta, che Yanvas persegue fino alle estreme conseguenze mettendo a rischio persino la sua anima, nel disperato tentativo di riavere quello che gli è stato tolto e punire chi lo ha tradito.Il
Trono delle Ombre è un racconto decisamente ben costruito. La dovizia di dettagli,
non dissimile da quella di un romanzo storico, permette di calarsi nel
verosimile contesto socio-politico dell'ambientazione, dando al lettore
la possibilità di afferrare i meccanismi che regolano il mondo creato
da Pagogna e a capire le motivazioni che spingono i personaggi nelle
loro imprese. Gli elementi fantasy sono per
lo più racchiusi nella seconda parte del libro, nella quale fanno il
loro ingresso uomini-bestia, giganti e oscuri negromanti. Figure
rinomate nel genere, ma che lo scrittore riesce comunque a rendere
interessanti, arricchendole di particolari originali o, come nel caso degli uomini-bestia, descrivendoli nell'ambito di avvenimenti di forte impatto scenico, taleda permettergli di lasciare il segno.
Per essere il capitolo introduttivo di una saga fantasy tutta nuova, con le sue trecentosessanta pagine, Il Trono delle Ombre ha il pregio di avere dimensioni contenute, evitando l'effetto enciclopedia che a volte scoraggia i potenziali lettori. Purtroppo, c'è un risvolto della medaglia, e a fare le spese della narrazione asciutta è la costruzione interiore dei personaggi, che viene messa in secondo piano rispetto alle appassionate descrizioni degli scontri e delle battaglie. Il protagonista Yanvas è un vero militare, freddo e rigoroso nella sua disciplina al punto da rendere difficile la creazione di un legame empatico con il lettore. Le disgrazie che lo affliggono nella seconda parte del libro sembrerebbero umanizzarlo quanto basta, ma la risposta emotiva del legionario, per quanto plausibile, lo porterà in tutt'altra direzione. I personaggi secondari sono la chiave che permette al romanzo di avere lo spessore emotivo necessario, ma il ciclo narrativo che li coinvolge si estingue rapidamente e, nel finale del libro, Yanvas e il lettore sono si trovano soli, come due estranei all'inizio di una grande avventura. Nonostante questo, Il Trono delle Ombre è un libro da consigliare a tutti gli amanti del fantasy che non si lasciano impressionare da un po' di spargimento di sangue. La curiosità di vedere come va a finire e le aspettative alimentate dal talento di Pagogna sono tutto ciò che serve per affezionarsi a questa saga.
Verdetto: un ottimo inizio per una serie sanguinaria e oscura