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Recensione: Il Trono di Spade - Il Grande Inverno di George R. R. Martin
Creato il 30 giugno 2013 da Marta @RosaMDesertonon sono scomparsa, ma questi giorni sono stata rapita dalla mia adorabile nipotina, e abbiamo festeggiato anche il compleanno di mia nonna, così non ho avuto veramente tempo per aggiornare questo mio angolino virtuale. Come potete vedere dal titolo, però, torno e in grande!
Oggi ho concluso il primo libro della saga Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin, un'epopea fantasy che ha e sta conquistando tuttora i cuori di moltissimi lettori. Io arrivo tardi, ne sono consapevole, ma odio leggere saghe che rischiano di essere inconcluse, e avrei voluto attendere che fosse stato scritto anche l'ultimo libro. Tuttavia, la curiosità ha avuto il sopravvento e mi sono tuffata tra quelle tante pagine, assaporando un mondo creato con sapienza e attenzione minuziosa per ogni singolo dettaglio. Non sarà facile per me dare voce alle emozioni che sono scaturite da quest'entusiasmante lettura, ma farò del mio meglio!
Una piccola nota prima di iniziare: purtroppo so che il mio blog non riceve molti commenti, ma qualora ci sarà la volontà di lasciare pensieri a un tale post, vi raccomando di non fare spoilers. Io, come altri lettori, non sappiamo nulla - o quasi - di ciò che accadrà nei prossimi libri, quindi vi sarei grata di non spoilerare nulla.
Ma iniziamo, con la speranza di concludere oggi stesso il tutto!
Il Trono di Spade - Il Grande Inverno, di George R. R. Martin
(Titolo originale: A Game of Thrones, 1996)
Editore: Mondadori (Oscar Mondadori)
Pagine: 855
Prezzo: 15 euro
Data di pubblicazione: ottobre 2011
Consigliato? Io lo consiglio a tutti. E' il primo libro di una serie fantastica, ambientato in una sorta di medioevo dove albergano tradimenti, intrighi, lotte, amori, scontri, con un tocco di magia e creature fantasy che affascinano. Lo sconsiglio però a coloro che non amano quei romanzi dove tendono a morire i personaggi più amati. Lettore avvisato...
Valutazione Ma anche 6 libricini se potessi! E' semplicemente meraviglioso!
Trama:
In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L'ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all'ultimo, folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all'estremo Nord, la Barriera — una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, soprattutto, dagli Estranei -sembra vacillare. Si dice che gli Estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono allora quegli esseri con gli occhi così innaturalmente azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita, o il senno, a chi ha la mala sorte di incontrarli? La fine della lunga estate è vicina, l'inverno sta arrivando e non durerà poco: solo un nuovo prodigio potrà squarciare le tenebre. Intrighi e rivalità, guerre e omicidi, amori e tradimenti, presagi e magie si intrecciano nel primo volume della saga de "Le cronache del ghiaccio e del fuoco", definita da Marion Zimmer Bradley "la più bella epopea che io abbia mai letto".
Recensione:
L'inverno sta arrivando.
Questa può essere considerata la frase fulcro del primo romanzo. Il motto della Casa Stark, importantissima per quest'inizio nel mondo de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Iniziare a parlare di un romanzo simile non è per niente facile. Tante sono le cose da dire, tante le emozioni provate. E' uno di quei libri che ti trascina totalmente in quel mondo creato dall'autore, ti fa amare e odiare i personaggi, ti fa entrare nei loro pensieri, provare le loro stesse emozioni, e alla fine è difficile venirne fuori. A Game of Thrones, titolo originale di questo primo capitolo, è un romanzo corale, descritto con i punti di vista di diversi personaggi: Eddard Stark, Catelyn Tully, Arya Stark, Jon Snow, Brandon Stark, Tyrion Lannister, Sansa Stark e Daenerys Targaryen ci mostrano i loro mondi, con le loro voci, i loro pensieri, le loro paure e gli eventi che sono costretti ad affrontare. Il romanzo è descritto in terza persona, ma è facile comprendere perfettamente la natura della moltitudine di personaggi creati da Martin. Sì, perché ne sono davvero tantissimi e tutti hanno un proprio carattere, dei differenti pensieri, che ci permettono di distinguerli facilmente e di non perderci troppo, nonostante tutti quei nomi.
La storia si concentra sulla famiglia Stark, capitanata da Eddard, un uomo onorevole e giusto, che vive placidamente nel suo "reame" al nord: Grande Inverno. Eddard ha una famiglia numerosa, composta da Robb, Brandon (chiamato più semplicemente Bran), Arya, Sansa, e il piccolo Rickon. Oltre ai figli legittimi, avuti da sua moglie Catelyn Tully, c'è Jon Snow, suo figlio bastardo, non apprezzato da quest'ultima. La loro vita è scossa da due avvenimenti che danno un avvio vero e proprio alla trama: la scoperta di una cucciolata di meta-lupi, lupi più grossi del normale, che vengono salvati da Jon Snow e regalati a ciascuno dei figli di Eddard, e l'arrivo a Grande Inverno del Re Robert Baratheon con tutta la corte al seguito.
Il re invita - o forse sarebbe meglio dire - obbliga il suo amico di gioventù a divenire Primo Cavaliere, e a scendere con lui ad Approdo del Re, sede del Re dei Sette Regni, per aiutare a governare, a seguito della morte di Jon Arryn, il precedente Primo Cavaliere e figura importante sia per Robert che per Eddard.
Nonostante una prima riluttanza e la caduta del suo piccolo Bran, che rischia la morte, Eddard è costretto ad accettare e, insieme a gran parte della sua corte, e alle due figlie Arya e Sansa, segue il Re nel caldo e afoso sud.
Ha inizio così un vero e proprio gioco "politico". Eddard dovrà affrontare intrighi, tradimenti, rivalità, che non appartengono alla sua vita.
Il potere di Re Baratheon è minacciato però, non solo da questi intrighi tra grandi Case, ma anche dagli Estranei, strani esseri con gli occhi innaturalmente azzurri e gelidi, che infestano la foresta oltre La Barriera, a nord, protetta dai Guardiani della Notte - di cui entrerà a far parte anche il figlio bastardo, Jon Snow - e dagli stessi Targaryen, regnanti uccisi in una precedente guerra, e i cui figli rimasti - Viserys e Daenerys -, esiliati oltre il mare, lotteranno per riconquistare il trono che spetta loro di diritto, chiedendo aiuto alla popolazione nomade dei Dothraki, individui forti e temibili, con strane tradizioni.
Questa a grandi - molto grandi - linee la trama del primo grande tomo. Come in molti sapranno, la Mondadori ha diviso i volumi originali in tanti piccoli volumetti, ma io ho preferito comprare il volume unico, la cui cover potete vedere in alto.
Qui a destra potete vedere, invece, l'ultima edizione in versione deluxe realizzata dalla Mondadori, che mi sembra davvero deliziosa. Ma, diciamolo, il prezzo e il fatto che ormai ho l'altra versione, non aiutano a comprarla. Però è davvero bello da guardare e sfiorare.
Ma torniamo alla recensione.
Quali sono gli aspetti che più ho amato di questo primo volume?
Prima di tutto sono rimasta folgorata dallo stile di Martin. E' crudo e diretto, ma incrementato da metafore deliziose, e sembra davvero di sprofondare in quelle terre, di vedere con i propri occhi il mondo creato dalla sua mente.
Mi è sembrato davvero di rabbrividire dal freddo insieme a Jon Snow nella Barriera, o anche a Grande Inverno, per poi respirare quell'aria calda e umidiccia del sud. Le descrizioni di George Martin sono così dettagliate, da respirare perfettamente le atmosfere che avvolgono la trama.
Ha un modo di scrivere che coinvolge, che ti spinge a voler leggere continuamente, per saziare la tua curiosità, per conoscere sempre meglio i personaggi e le loro sorti. La suddivisione in diversi POV, differenti punti di vista di tanti personaggi, gli ha permesso infatti di tenere il lettore avvinto alla trama, di suscitare una curiosità insaziabile. Più volte, non riuscivo a fermarmi, perché dovevo sapere, dovevo tornare al punto di vista di un determinato personaggio, per apprendere maggiori informazioni, e mettere tutti i tasselli al loro posto.
Un altro aspetto importante e ben congeniato sono sicuramente i personaggi. Descritti abilmente, con un'assoluta cura in ogni dettaglio, sono tutti dotati di una propria caratterizzazione ben delineata e precisa. Martin riesce a entrare nella mente di ogni età. A narrare i fatti, seppur in terza persona, ci sono anche dei bambini (adorabili!) e si passa facilmente dal loro punto di vista, a quello degli adulti.
Prima di iniziare la lettura, in tanti mi hanno invitata a non affezionarmi facilmente ad alcun personaggio. Più facile a dirsi che a farsi! Alcuni personaggi sono davvero adorabili, di uno spessore particolare. Le loro gesta, i loro pensieri, il loro cuore ma anche - in alcuni - il loro sense of humor fanno sì che il cuore si ritrovi a sussultare, che i sentimenti affiorino come un fiore che sboccia.
Non si avverte, però, una contrapposizione netta tra bene e male, bensì ogni personaggio è dotato di numerose sfaccettature. Sono personaggi "grigi" con i loro pregi e i loro difetti. Però, è logico che in alcuni i difetti sono così tanti e così evidenti, che ti spingono ad affilare una lama e tranciare le loro teste di netto (ehm...).
Per quanto mi riguarda, i migliori sono assolutamente Daenerys, Jon Snow, Tyrion, Eddard, Arya e il piccolo Bran.
Daenerys Targaryen è, insieme a suo fratello Viserys, l'ultima discendente della "Dinastia dei Draghi", i Re dei Sette Regni, prima della Battaglia che condusse sul Trono di Spade, Robert Baratheon. E' una principessa molto giovane, all'inizio appare soltanto come una bambina, sottoposta alle angherie del suo fratello pazzo, e data in sposa al capo dei Dothraki, Khal Drogo, un uomo possente, violento e che inizialmente fa davvero tanta paura. La sua giovane vita, tuttavia, è messa a dura prova. Ci saranno tradizioni - a volte disgustose - da rispettare, prima che questa popolazione nomade, amante dei cavalli e della guerra, si metta veramente a disposizione dei Targaryen per aiutarli a riconquistare il loro trono. Pian piano però, la fanciulla si innamora realmente di Drogo, ed effettivamente è corrisposta. Dimostrerà coraggio, valore, e forza. Fino all'ultimo capitolo, a mio avviso davvero sublime e fantastico, nel quale si rivelerà essere davvero "il Sangue del Drago", come lei è solita appellarsi. Non mi dilungo di più, per non fare Spoilers. Ma io ho adorato immensamente questa ragazza, che da bambina si trasforma - forse troppo presto - in donna. E ho amato tantissimo il fatto che le donne non sono ridotte a mere bamboline salvate da cavalieri, ma dimostrano una grande forza, determinazione, e hanno caratteri assolutamente rispettabili.
Jon Snow è il bastardo di Casa Stark. Disprezzato - a mio avviso ingiustamente - da Catelyn, amato da Eddard. Quando suo padre va al sud al seguito della corte, lui sceglie di entrare tra i Guardiani della notte e di fare il suo giuramento. Instaura anche un bel rapporto con il nano, Tyrion Lannister, e dimostrerà valore e onore tra gli altri uomini della Barriera. Jon Snow nutre anche un bellissimo affetto per i suoi fratelli, e soprattutto per la piccola Arya, che adora chiamare "sorellina". E' un personaggio davvero interessante e, anche se sono solo all'inizio, ho la netta sensazione che sarà importantissimo per tutta la saga.
Eddard Stark è un personaggio stupendo. Ci tiene molto all'onore e al rispetto, anche per i propri nemici. Ama i suoi figli e le sue figlie e per loro è disposto a fare di tutto. E' un personaggio amabile, impossibile da non amare. Mi piace moltissimo non solo il rapporto con la sua famiglia, ma anche il suo pensiero circa l'onore e la giustizia:
"L'uomo che toglie la vita a un altro uomo ha il dovere di guardarlo negli occhi e di ascoltare le sue ultime parole. Se il giustiziere non riesce ad affrontare questo, allora forse il condannato non merita la morte".
Tyrion è l'unico Lannister che al momento mi piace. Piccolo, storpio, chiamato il "Folletto", è dotato di una simpatia e ironia uniche, ma anche di un notevole intelletto. Ama i libri, giacché con la spada non può combinare granché e - almeno inizialmente - non sembra essere apprezzato da suo padre. Tuttavia, ha un grande affetto per suo fratello, il bel Jaime Lannister, chiamato "Lo Sterminatore di Re", implacabile e insaziabile, sembra adorare le battaglie, e non aver un grande rimorso nel compiere certe azioni orribili.
E' un personaggio che suscita davvero simpatia, ma che dispensa anche delle perle uniche a Jon Snow, che mi sono appuntata e che ora vi rivelo:
"Mai, mai dimenticare chi sei, perché di certo il mondo non lo dimenticherà. Trasforma chi sei nella tua forza, così non potrai mai essere la tua debolezza. Fanne un'armatura e non potrà mai essere usata contro di te".
"Mostra che le loro parole possono ferirti, e non sarai più libero dalla derisione. Se proprio vogliono farti un nome, accettalo, fallo tuo, in modo che poi non possano mai più usarlo per farti del male".
Arya Stark, a differenza di sua sorella maggiore, Sansa, è una bambina che non ama la vita di corte, i begli abiti e i gioielli, ma molto più simile ai suoi fratelli. Lei adora l'avventura, e vorrebbe diventare un'abile spadaccina. Non è ben vista, appunto per questo, da sua sorella, con la quale è solita litigare, ma ha un rapporto unico con Jon Snow (che io ho particolarmente apprezzato). E' un personaggio davvero bello, una bambina un bel po' maschiaccio, che nonostante la giovane età, dimostra una buona dose di coraggio e una grande determinazione. Pur amando anche Robb Stark, forse Arya e Bran sono i due figli che ho maggiormente apprezzato.
Piccolo, dolce, adorabile Bran! L'ho amato sin da subito, e mi si sono riempiti gli occhi di lacrime per la sua triste sorte (tranquilli, non faccio troppi spoilers, tanto lo scoprirete ben presto). Bran è un bambino adorabile, forse troppo curioso, e questa sua curiosità lo porterà a un brutto destino. Mi si stringe il cuore se penso al suo dolore, ma non vedo l'ora di saperne di più su di lui. Sono certa che avrà un ruolo ben preciso nella trama, nonostante le sue limitazioni fisiche.
Per quanto riguarda i personaggi che ho odiato, be', il primo tra tutti e che vorrei vedere morto dopo atroci torture, e oserei dire anche il personaggio più odioso di cui abbia mai letto è sicuramente Joffrey Lannister.
Ridicolo, odioso, viziato, pazzo, infimo, arrogante, pauroso, falso, e assolutamente privo di cuore. Potrei continuare per ore a trovare tutti gli aggettivi più brutti adatti a lui, ma mi fermo qui. E' uno di quei personaggi che sin dal primo incontro, vorresti riempire di schiaffi, per poi sbattergli la testa contro il muro e mandargli addosso uno di quegli adorabili meta-lupi a sventrarlo vivo. Ok, ok. La lettura di questo libro mi ha reso forse troppo cattiva, ma sinceramente, quanto cavolo è odioso questo ragazzino idiota? Io lo odio immensamente. Vorrei la sua morte, e che non sia rapida e indolore, signor Martin, perché merita di morire tra atroci torture! E che cavolo! Va bene, calmiamoci.
Poi ci sono altri personaggi che rientrano in una sorta di limbo. In una zona al confine tra sto per odiarti o bel personaggio, ma non ha conquistato appieno il mio cuore.
Nella prima categoria rientrano sicuramente gli altri Lannister. Cersei e Jaime non si dimostrano persone di cuore, anzi. Non ci mettono niente a seminare odio e morte. Eppure, non riesco ancora a odiarli totalmente. In certi momenti sì, avrei frantumato i loro bellissimi visi, ma ho come la netta sensazione che è meglio saperne di più su di loro, e anche diversi miei amici mi hanno detto che potrei cambiare opinione.
Sono belli, bellissimi. Due gemelli uniti da un amore davvero grande. Perfetta lei negli intrighi, lui un valido combattente. Da conoscere meglio, per valutare effettivamente in quale categoria inserirli, se tra l'odio o l'amore.
Catelyn, moglie di Eddard Stark, è una donna forte e determinata. Ama immensamente la sua famiglia e il suo uomo, e la apprezzo moltissimo per questo. E' uno di quei personaggi femminili che, come dicevo prima, ho apprezzato, perché non misere donnine da salvare, ma dotate di un grande temperamento. Tuttavia, di lei non ho apprezzato moltissimo il suo disprezzo per Jon Snow. Comprendo benissimo il suo sentirsi tradita dal suo uomo, ma il ragazzo non c'entra nulla. E' triste, molto triste, il suo comportamento.
Robb è un altro personaggio molto bello. E' solo un ragazzo ma, anche lui, a seguito di certi eventi è costretto a diventare uomo, forse troppo in fretta. Di lui, sicuramente, si apprenderà di più nel prossimo capitolo, ma mi ha lasciato una gradevole sensazione. Bel personaggio, davvero.
Sansa. E' difficile parlare di lei. Frivola, sognatrice, e molto, troppo ingenua. Anche lei è soltanto una bambina. Una bambina che sogna e che improvvisamente si ritrova a essere la possibile sposa di un ragazzino destinato a diventare re. Lei vede in Joffrey una sorta di principe azzurro (come fa?!?!?). Si lascia ingenuamente ingannare dal suo aspetto, e non capisce che dietro quel visino si cela un vero mostro. O meglio, forse lo capisce troppo tardi. Ma devo stare zitta, qui. Sansa è facile da odiare, eppure io non riesco a disprezzarla del tutto. Come già detto, è solo una bambina, cresciuta ascoltando ballate sui cavalieri da parte dei menestrelli. Sogna troppo, ma presto dovrà fare i conti con la terribile realtà.
Ci sono sicuramente altri personaggi di cui parlare, primo tra tutti Robert Baratheon, il re, che personalmente non ho per nulla apprezzato. L'ho trovato sciocco. Troppo sciocco.
Invece, anche se in un primo tempo mi ha fatto quasi paura, successivamente ho molto apprezzato Drogo! Ah, il mio cuore ha battuto molto per lui. E vorrei anche dire...
E cosa dire, infine, dei Meta-Lupi? Lady, Nymeria, Spettro, Vento Grigio, Cagnaccio ed Estate!
Io li adoro, e chi non ne vorrebbe uno?
Insomma, questa saga ha davvero un inizio avvicente. Lo stile di Martin ti tiene incollato alle sue pagine e la scelta di usare POV diversi è sicuramente interessante e vincente.
Io non la trovo una saga totalmente fantasy. Anzi, è più qualcosa di medievale e politico, una storia di intrighi, lotte per il trono, amori, battaglie, tradimenti e onore, con qualche sfumatura più fantastica, che si intravede grazie ai Draghi (di cui non parlo molto per non cadere in possibili spoilers) e quegli Estranei, oltre la Barriera, che mi incuriosiscono terribilmente e di cui vorrei sapere davvero molto, ma molto di più! Belle anche le diverse tradizioni, soprattutto quelle oltre il mare. A volte forse un po' violente, ma interessanti da conoscere.
Non me la sento neanche di paragonarla all'altro autore SACRO, Tolkien. Non capisco i collegamenti che ne fanno. Sono due saghe totalmente diverse, a mio avviso. In Tolkien il confine tra bene e male è abilmente e chiaramente tracciato. Nella saga di Martin, invece, il tutto acquisisce sfumature grigie, non esistono - perlomeno a mio parere - personaggi totalmente bianchi o totalmente neri.
Inoltre, in Tolkien è davvero tutto Fantasy, in Martin vengono affrontati argomenti che potrebbero essere anche appartenenti al nostro passato, a una sorta di medioevo che non si è concluso. Tuttavia, questo è solo un mio modestissimo parere.
Come potete vedere le immagini sono prese dal telefilm. Purtroppo non credo che riuscirei davvero a vederlo, perché sono fortemente sensibile ad alcune scene violente. Effettivamente, questo è uno dei punti forse meno adatti a me. Le molte scene di violenza potrebbero turbare gli animi più sensibili. Le tematiche sessuali, invece, non le ho trovate troppo spinte.
E' in definitiva un libro da leggere, anzi, una saga da leggere, nella speranza che Martin si sbrighi a darne un degno finale. Io ve lo consiglio davvero, per chi ancora non ha avuto modo di iniziarla. Ho già iniziato il secondo libro, e successivamente temo di dovermi fermare, poiché il terzo libro è ancora da acquistare e preferisco attendere gli altri in questo formato. Tuttavia ho intenzione di leggerli tutti, nella speranza che il finale non mi devasterà totalmente.
Concludo veramente con altre frasi che mi sono piaciute e dicendo che la scena finale è davvero favolosa! L'ho adorata! Mentre mi unisco a chi ha criticato la traduzione. Non mi addentro troppo a riguardo, ma... Unicorno al posto di Cervo è davvero pessimo e non in linea con la trama. Peccato, davvero.
"Ogni volo ha inizio con una caduta."
"Udite le mie parole, siate testimoni del mio giuramento. Cala la notte e la mia guardia ha inizio. Non si concluderà fino alla mia morte. Io non avrò moglie, non possiederò terra, non sarò padre di figli. Non porterò corona e non vorrò gloria. Io vivrò al mio posto e al mio posto morirò. Io sono la spada nelle tenebre. Io sono la sentinella che veglia sul muro. Io sono il fuoco che arde contro il freddo, la luce che porta l'alba, il corno che risveglia i dormienti, lo scudo che veglia sui domini degli uomini. Io consacro la mia vita e il mio onore ai Guardiani della notte. Per questa notte e per tutte le notti a venire."
"Ma le cose che amiamo finiscono sempre con il distruggerci."
Saga: A Song of Ice and Fire (Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco)
1) A Game of Thrones (Il Trono di Spade + Il Grande Inverno)
2) A Clash of Kings (Il Regno dei Lupi + La Regina dei Draghi)
3) A Storm of Swords (Tempesta di Spade + I fiumi della Guerra + Il Portale delle Tenebre)
4) A Feast for Crows (Il dominio della regina + L'Ombra della Profezia)
5) A Dance with Dragons (I Guerrieri del Ghiaccio + I Fuochi di Valyria + La Danza dei Draghi)
6) The Winds of Winter
7) A Dream of Spring Bene, il mio pensiero forse è stato un po' lungo, ma spero che sia chiaro e interessante. Anzi, ho cercato di bloccarmi per non esagerare.
Vi lascio ricordandovi una cosa...
Al gioco del trono o si vince o si muore
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