Le sue dita non possono più correre sul pianoforte, il suo mondo pieno di note è diventato muto. Nastya era una promessa della musica, prima. Prima che tutto precipitasse, prima che la vita perdesse ogni significato. Da 452 giorni Nastya ha smesso di parlare, e il suo unico desiderio è tenere nascosto il motivo del suo silenzio. La storia di Josh non è un segreto: ha perso tragicamente i suoi cari, e solo nel recinto impenetrabile che ha costruito intorno a sé si sente al riparo dalla compassione degli altri e libero di dedicarsi in solitudine all'unica cosa che lo tiene in vita: intagliare il legno. Quando sembra non esserci più luce né speranza, Nastya e Josh si trovano e le sensazioni sopite esplodono dal corpo e dal cuore. Due lontananze si incontrano, cercando l'una nell'altra la forza per superare il passato e rinascere davvero.
RECENSIONE:
Nastya Kashnikov ha deciso di non parlare. Nel suo passato si nasconde un evento traumatico che l'ha portata a prenderere la drastica decisione di non emettere più un fiato e correre ogni sera fino a sfinirsi. Sceglie di vertirsi di nero, bordarsi gli occhi di eyeliner. Minigonne e tacchi vertiginosi compongono la sua "divisa scolastica". Nastya non lo fa per essere notata, osservata, ma perché tanto la gente la fisserebbe comunque, quindi tanto vale sceglierne da sola il motivo. Perchè non è vero che se ti comporti bene il male non può toccarti e questo lo sa dal giorno in cui tutte le sue certezze sono andate in pezzi, così come quasi tutte le ossa della sua mano sinistra.
...niente di quanto è successo è colpa mia . Non ho fatto nulla per scatenarlo o meritarmelo. Ma questo non fa che peggiorare le cose. Magari posso non incolpare me stessa per quello che è accaduto, ma quando ti dicono che è stata una cosa del tutto casuale, il significato è un altro. Non importa che uno faccia tutto a regola d'arte, che si vesta bene, che si comporti correttamente e che segua tutte le norme, perché tanto il male può scovarti comunque.Per la ragazza niente ha più un senso. Prende la decisione di trasferirsi dalla giovane zia Margot per sfuggire agli sguardi speranzosi di sua madre, per non ricordare più il sorriso del padre che adesso non illumina più le sue giornate. L'ultima cosa che vuole è innamorarsi di qualcuno. Perché l'amore porta con sè troppi impicci, non è mai gratuito.Crea delle aspettative.
Vogliono tutti qualcosa in cambio, tipo vederti felice, e questo ti rende automaticamente responsabile della loro felicità, perché non saranno mai felici se non lo sei anche tu.Quindi non rientra nei suoi piani imbattersi in Josh Bennet, il ragazzo intorno al quale sembra gravitare un campo di energia capace di respingere tutti. Forse, se si sedesse accanto a lui, sulla panchina del cortile della scuola, o se trascorresse il suo tempo a vederlo intagliare il legno nel suo garage, riuscirebbe anche lei a fare lo stesso. A diciassette anni Josh è completamente solo. Prima se ne sono andate la mamma e la sorella, il padre, la nonna e il nonno è solo l'ultima delle persone che gli sono state portate via. E ogni volta Josh inizia a contare i giorni che trascorre senza di loro fino a dimenticarsi di tenerne il conto. Nastya si intrufola nella vita solitaria di Josh e con Josh, a piccoli passi, inizierà a risargire le ferite che si sono aperte nel suo cuore alle tre di un pomeriggio di tre anni addietro.
Il tuo meraviglioso silenzio di Katja Millay mi ha conquistata. Racconta la storia di due solitudini che si incontrano nel loro personalissimo mare della tranquillità. Un posto che solo loro due sono capaci di trovare perché risiede nelle loro intimità che si incontrano e guariscono reciprocamente. Un posto al quale possiamo dare una sbirciatina grazie al doppio punto di vista con il quale l'autrice ci racconta la storia. Una storia che ho trovato incredibilmente dolorosa e struggente, ma anche fumosa. Fumosa perché, in special modo in certi punti della storia, avrei voluto tirare l'e-reader dietro a Katja, per l'impazienza di venire a conoscenza dell'evento traumatico che si nasconde dietro al silezio di Nastya. E' stata una lettura scorrevole e appassionante. Un libro che si colloca nel filone degli Young Adult con un pizzico di Adult in più sia per le tematiche che per la mancanza della spensieratezza tipica dell'adolescenza. Quella sensazione di invincibilità che viene persa con l'età adulta. Insomma, questa lettura mi ha conquistata e commossa.
Stelline:
Voi lo avete letto?