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Recensione: Immortal di Alma Katsu

Da Zaffira01

Come molto spesso mi succede, ho preso questo libro davvero per caso. A voi non è mai capitato di entrare in una libreria - o, come nel mio caso, di essere storditi dal numero di titoli disponibili in un evento come il Salone del Libro di Torino, e di essere talmente indecisi su cosa comprare che alla fine arraffate, quasi ad occhi chiusi, il primo volume che vi viene in mano? Beh, pressapoco è successo così con Immortal. La trama l'ho letta di sfuggita ma mi ha intrigata abbastanza per convincermi, della Longanesi non avevo ancora mai comprato alcun libro ed ero curiosa di vedere e toccare con mano la qualità delle sue pubblicazioni. Immortal è stato una rivelazione. Un romanzo complesso, affascinante e dai tratti cupi.

 

Recensione: Immortal di Alma Katsu
 

 

TITOLO: Immortal

TITOLO ORIGINALE:  Immortal

AUTORE: Alma Katsu

PAGINE: 442

CASA EDITRICE:  Longanesi

COLLANA: La Gaja scienza

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2012

PREZZO: euro 9,90

 

TRAMA

 

"È un inverno che non dà scampo quello che avvolge nel gelo e nella neve il piccolo paese di St. Andrew, nel Maine, a pochi chilometri dal confine canadese. È notte e la foresta ghiacciata pare sussurrare nell'oscurità. Luke, giovane medico di turno al pronto soccorso, si ritrova davanti una ragazza dall'apparente età di diciannove anni e dalla bellezza eterea e struggente. È atterrita e chiusa nel silenzio, ma i suoi occhi sembrano gridare. Ha appena ucciso un uomo, abbandonandone il cadavere nel bosco. Si chiama Lanny e, con voce appena udibile, sostiene di aver ucciso quell'uomo perché era stato lui a chiederglielo. Prega Luke di aiutarla a scappare. Quando il dottore rifiuta, Lanny afferra un bisturi e si squarcia il petto nudo. Quello che succede dopo cambierà le loro vite per sempre. Luke, sconvolto, accetta di aiutarla a scappare oltre confine. E durante la fuga, lei gli rivela il proprio passato. Lanny è immortale e ha più di duecento anni. Il suo è il racconto di una donna travolta da un amore torbido, appassionato e mai ricambiato abbastanza. È il racconto di un uomo ossessionato dalla bellezza e dal bisogno oscuro di possederla, un uomo che trasforma la passione fisica in uno strumento di dominio. È il racconto del terribile prezzo da pagare in cambio della vita eterna."


RECENSIONE

 

Una vera e propria sorpresa. Sebbene non avessi particolari aspettative, qualsiasi speranza è stata ampiamente superata mano a mano che la lettura proseguiva. Già dalle prime pagine, ho capito che Immortal era diverso da qualsiasi libro avessi mai letto, soprattutto, non ha niente a che fare con le storie d'amore vampiresco o licantropesco, niente ragazzine ingenue che attirano l'attenzione del bello e dannato di turno, niente scontri epici tra Bene e Male, ma nemmeno tutto rose e fiori.

Questo romanzo è, appunto, la storia di un amore tormentato, delle angosce, delle paure, delle speranze che nonostante tutto sopravvivono, della paura che si prova di fronte alla prospettiva di avere davanti a sè una vita eterna, ma di non poterla vivere con l'uomo che si ama.

 

Siamo agli inizi del XIX secolo. Lanore è soltanto una ragazza di un piccolo paesino sperduto nel Maine, St. Andrew. Il suo amore per Jonathan, il figlio del fondatore del villaggio, un ragazzino dalla bellezza quasi ultraterrena e per lei, in un primo momento, irraggiungibile come una stella, inizia fin dall'infanzia. Lanny cresce portando questo immenso affetto dentro di sè, stando accanto a Jonathan come sua più cara amica. Ma proseguendo verso l'età adulta, questa loro vicinanza non può più durare. Jonathan è costretto a farsi carico delle sue responabilità e Lanny viene mandata via da St. Andrew. Persa per i vicoli di Boston, il suo incontro con alcuni personaggi elegantemente vestiti sarà l'inizio della sua rovina. Dal momento in cui viene portata nella villa di Adair, colui che le viene presentato come un giovane conte europeo, la sua vità così come l'ha sempre conosciuta cambierà per sempre. Adair le dona l'immortalità, facendola entrare nel mondo più nascosto di ogni città, quello fatto di ricevimenti, di feste, di giornate che iniziano al tramonto e finiscono al sorgere del sole. Nella casa ci sono altri come lei: Donatello, Alejandro, Tilde e Uzra, una meravigliosa odalisca. Tutti immortali, tutti sottomessi al volere di Adair, diventeranno le persone con cui Lanny condividerà le sue giornate e, soprattutto le sue notti.

Adair la inizia ai piaceri della carne e le offre la possibilità di una vita lussuosa e privilegiata. Tuttavia, Lanny imparerà ben presto a guardarsi da quel giovane affascinante e dissoluto. Sotto le spoglie di quell'uomo dagli occhi grigioverdi, la nostra protagonista comincierà ad intravvedere qualcosa e a intuire una verità oscura e terribile. Perché forse Adair non è chi dice di essere. E quando questa verità comincia a minacciare Jonathan, trascinato suo malgrado nello stesso vortice di Lanny, solo lei potrà fare qualcosa per impedire che Adair le porti via l'amore della sua vita. 

Immortal coinvolge fin da subito. Il ritrovamento da parte della polizia di una ragazza che vaga per strada, coperta di sangue e che afferma di aver appena ucciso un uomo, cattura fin da subito l'attenzione. Nemmeno Luke, il medico del pronto soccorso che viene incaricato di assisterla, resiste alla visione di quella ragazza che appare poco più che adolescente. Mentre Luke decide di aiutarla a scappare, Lanny racconta, in prima persona, la sua storia, ripercorrendola dalla sua infanzia, svelando così i suoi pensieri, i ricordi di una vita che è ben lungi dall'essere al suo tramonto, la sua passione per l'incantevole ma incostante Jonathan, le delusioni e le amarezze che solo un amore non abbastanza forte può provocare.

Ai tratti romantici si affiancano quelli più oscuri, a volte oserei dire perfino scabrosi: come per esempio quando la dodicenne Lanny avvicina per la prima volta Jonathan e lui porta la sua mano tra le proprie gambe, per poi chiederle, di fronte alla sua sorpresa e al suo imbarazzo,  "Non era questo che volevi?". 

Il racconto che la protagonista fa degli anni passati nella casa di Adair è privo ormai di ogni illusione e di ogni rammarico: è crudo e brutale, così come lo è il passato del conte, come lui stesso le ha confessato. E' il racconto di un uomo ossessionato dalle bellezze in tutte le sue forme, dall'idea del possesso e del dominio, di qualcuno che non perdona chi lo tradisce o non si arrende a lui. E' la storia di una sottomissione più o meno volontaria in una gabbia dorata, in cui nonostante sia eterna, la vita di ogni abitante è appesa un filo, che solo Adair può recidere e che sembra non avere alcuna paura di farlo.

Duro e inquietante, Immortal è allo stesso tempo travolgente e appassionante: è la confessione di un'anima disperata per un amore che nonostante l'eternità non potrà mai essere corrisposto e che troverà, alla fine di tutto, il solo coronamento possibile.

 

Recensione: Immortal di Alma Katsu
Amore e violenza si intrecciano in modo quasi indissolubile, ma le scene intime sono soltanto accennate e sono lontane mille miglia da una visione erotica come va tanto di moda adesso: esse sono parte integrante del passato di Lanny, senza le quali diventa difficile comprendere le sue azioni, il suo desiderio di fuga, le sue scelte.

Lo stile rispecchia questo aspetto: benché spesso serva a descrivere scene piuttosto crude, non scade mai di registro, rimanendo sempre asciutto e lineare, con periodi ben struttari, rivelando il distacco con cui la protagonista si sforza, a volte senza successo, di parlare di sè.

I personaggi sono vari, dall'aspetto angelico e il cuore di demone. Perfino la protagonista sa di avere un'anima in qualche modo corrotta, se Adair l'ha scelta per sè, e questa, anche se non è una novità, non è comunque la regola per le eroine di romanzi fantastici, in cui realtà e alchimia si affiancano. Jonathan poi è di certo la figura meglio riuscita di tutto il romanzo, anche se lo si capisce solo nelle ultime pagine: perché malgrado tutto, ha saputo trovare un modo per espiare per una vita eterna che gli è stata imposta, trovando il modo di redimersi, a differenza di Lanny.

Alma Katsu è stata in grado di elaborare una trama a tinte fosche ma che è fondamentalmente la storia di un travagliato amore senza fine, riservando al lettore colpi di scena e inaspettate rivelazioni, trasciandolo pagina dopo pagina in un vortice delle più disparate emozioni, da un amore infantile alla dissolutezza che solo il buio può nascondere, all'infinta speranza che un giorno qualcosa possa cambiare.

Immortal ha tutti gli elementi di un romanzo più che ottimo: becnhé voluminoso, non stanca mai e l'interesse che ogni pagina sa suscitare, spinge inevitabilmente il lettore alla fine di tutto, quando ogni cosa finirà. O forse, è proprio alla fine che si apre un nuovo inizio. D'altronde, fine e inizio non sono forse le due facce di una stessa medaglia? 

Una lettura che mi sono davvero goduta e che mi ha lasciata molto soddisfatta, era da diversi libri che non trovavo qualcosa di così intrigante. Avete presente quando un libro vi chiama e non potete fare a meno di leggerlo, e anche quando siete fuori casa, pensate già a quando potrete distendervi sul divano o su un'amaca e andare avanti con la lettura, perchè avete una voglia matta di sapere come tutto si risolverà? Ecco,  Immortal fa parte di quella categoria, nonostante la materia non proprio felice.

Per cui correte in libreria e compratelo, capita di rado di trovare libri così, scritti bene e con una trama così originale e convincente!

 

 


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