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Recensione in anteprima: "Amor Vincit Omnia" di Anna G.
Creato il 09 marzo 2016 da Sherzade90 @SogniMarzapaneEmily e Laurie. Amor vincit omnia. Una grande storia d’amore. Perché prima di qualsiasi altra cosa, prima di essere un cumulo di pagine, prima di essere un manoscritto, questo libro è una grande storia d’amore. Un romanzo che racconta la vita di Emily, studentessa indipendente con una propria casa a Londra. Una ragazza che vive di lavoretti poco stabili, di problemi economici, e soprattutto di una grande insicurezza, la mancanza di fiducia negli uomini e in generale in ogni persona che non le accompagni un minimo di fatti alle parole.
Perché non si fida di loro? Perché la nostra Emily nasconde un segreto che le ha cambiato il passato condizionandole la vita futura. Un segreto che non la lascia vivere come dovrebbe, che restringe il suo campo vitale alla sola stretta cerchia di persone alle quali permette di entrare nella sua bolla.E poi c’è lui, Laurie. Non il classico belloccio, non un muscoloso palestrato senza sale in zucca, ma un ragazzo divertente, a tratti imbranato, con un amore incondizionato da donare. Un ragazzo caparbio, che pur di raggiungere un obiettivo tenta il tutto per tutto. Anche lui ha i suoi scheletri nell’armadio e i suoi segreti scottanti ma metterà tutto da parte per dedicarsi ad un solo obiettivo: sciogliere il cuore più freddo che abbia mai incontrato. Il tutto è contornato da un ambiente della Londra moderna che si sposta su quartieri diversi, che cerca anche nell’atmosfera descritta una luce di speranza e di futuro. Con Emily e Laurie i giochi sembrano fatti, ma come nelle loro indole, ogni imprevisto è dietro l’angolo.
Salve ragazze ci siamo, oggi altra recensione tutta per voi. Parliamo del Romance di Anna G. ʺAmor Vincit Omniaʺ edito da Santi Editore.
Se volete guardare la terra da un altro punto di vista, provate a mettervi a testa in giù. (cit.)
Il primo impatto che ho avuto è stato: Okay, trama non nuova, può succedere con i romanzi rosa e questo lo capisco, ormai si è scritto di tutto e tutto sembra un già visto e sentito. Ma ora passiamo alla storia: la protagonista è Emily Harmonie Walker una irlandese trapiantata a Londra dove sta per laurearsi in letteratura e lavora part-time in un asilo. Un giorno si trova in un supermercato e si accorge di aver dimenticato il portafogli solo al momento di pagare il conto, imbarazzo, gente in coda che aspetta, quindi ancora imbarazzo e poi… un ragazzo si fa avanti e propone di pagare lui il conto. Il salvatore in questione si chiama Lawrence Blaine, Laurie per gli amici, ed è inutile dire che è un gran figo e che lei continua a trattare male anche dopo che lui è stato così gentile, nei suoi confronti, infatti, la peculiarità di Emily è possedere un caratteraccio dovuto a un non meglio precisato problema che, anche se lievemente accennato nell'incipit, per capire qual è bisogna arrivare a leggere ben oltre la duecentesima pagina. La trama è un po’ lenta e in alcuni punti le vicissitudini e i dialoghi si perdono in cose futili che rallentano ancora di più.
Laurie che cerca di avvicinarla in ogni modo, ed Emily che invece lo allontana per paura che il suo passato possa fargli del male. Comunque dopo tanti tira e molla pare che il bel Laurie fa breccia nel cuore della ragazza, che un attimo prima è felice fino alle stelle e un attimo dopo torna fredda e scostante. Un carattere mutevole come il tempo di Londra.
Da qui in poi ho notato alcuni spunti che riportano alla mente un romanzo letto di recente:
Lei ha la patente ma, non possedendo una macchina, la sua guida è arrugginita e il ragazzo la aiuta a riprendere dimestichezza con il veicolo.
Ha un’amica impicciona cui però vuole tanto bene e chiama ogni volta che sta giù di morale. Bellissima, ricca e con un gran gusto nel vestirsi.
I protagonisti litigano spesso, e lui le lascia bigliettini sotto la porta con scritte parole dolci cui lei non può far altro che issare bandiera bianca.
Lei ha la febbre e lui se ne prende cura tanto da farla sentire così bene da sognare (finalmente visto che ha solo incubi) di essere una principessa “araba”.
E, dulcis in fundo, lui deve sposare una donna scelta dalla famiglia straricca, per Laurie però, è solo un matrimonio di facciata e le propone di stare comunque insieme, ma lei rifiuta (giustamente) di fare la “concubina”.
Tralasciando anche il fatto che è poco credibile che un laureato in Traumatologia Forense non capisca le citazioni in latino snocciolate ogni tanto dalla protagonista, il resto del racconto purtroppo non regge le aspettative. Massimo rispetto per il lavoro che c’è dietro a ogni manoscritto: sacrificio, impegno e tanta pazienza, ma non mi sento di dare più di tre cupcakes perché, anche se scritta bene, una buona trama vuole qualcosa di più per rendere unico un romanzo degno del nome che porta. Dal finale lasciato aperto si deduce che ci sia un seguito, mi auguro che l’autrice metta quel tocco in più per far decollare il racconto in modo da non soffocarlo con ovvietà. E’ vero che da un romanzo rosa uno si aspetta solo di passare qualche ora in totale relax, ma quando ci metti tanto impegno nello scrivere e tempo tolto magari alla vita quotidiana, perché non dargli quella marcia in più che lo renda esclusivo?
Alla prossima!
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