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Recensione in anteprima: Anna Vestita di Sangue, di Kendare Blake
Creato il 24 giugno 2012 da Mik_94“Se la gente sapesse di cosa mi occupo, probabilmente cercherebbe di fermarmi. Quegli idioti starebbero dalla parte di Casper e poi io dovrei ammazzare sia Casper sia loro, dopo che Casper avesse strappato loro la gola a morsi. Non sono un supereroe. Al massimo posso essere Rorscharch di Watchmen. Posso essere Grendel. Posso essere un sopravvissuto di Silent Hill."
Titolo: Anna vestita di sangueAutrice: Kendare BlakeEditore: Newton & ComptonNumero di pagine: 288Data di pubblicazione: 28 Giugno 2012Prezzo: € 12,90Sinossi: Suo padre lo faceva prima di essere ucciso dal fantasma che stava cercando di annientare. E ora Cas, armato del misterioso pugnale athame, continua la missione: viaggia di città in città insieme alla madre, una strega, e al suo gatto fiuta-fantasmi, alla ricerca di spiriti malvagi. Quando arrivano a Thunder Bay per eliminare quella che la gente del posto chiama “Anna vestita di sangue”, Cas non si aspetta nulla di diverso dal solito. Si trova invece di fronte a una ragazzina posseduta dalla rabbia e vittima di maledizioni, uno spirito diverso da quelli che è abituato a distruggere. Indossa ancora il vestito che aveva quando fu assassinata, nel 1958. Dal giorno della sua morte, Anna uccide chiunque osi entrare nella dimora vittoriana vecchia e cadente in cui un tempo viveva. Gli spiriti delle sue vittime penetrano il legno marcio delle pareti, strisciano sul pavimento ammuffito e viscido delle cantine, senza trovare pace… Per qualche strano motivo però, Anna non uccide Cas. Anzi, si rivela l’unica in grado di aiutarlo a trovare il fantasma maligno che lo ha privato del padre. Così, insieme agli altri strani amici del giovane, streghe e stregoni in erba, formeranno una squadra disposta ad affrontare ogni pericolo. Ma Cas dovrà risolvere un problema ancora più difficile di questo: quale sarà infatti il destino di Anna? La RecensioneCoraggio, alzate le mani: quanti di voi si lamentano per l'imbarazzante secondo nome imposto dai vostri genitori quando eravate ancora in fasce, che, puntualmente, figura con vostro grande disappunto su ogni benedetto documento ufficiale? Quanti si lamentano di una mamma incostante e dalle curiose abitudini e di un pigro e grasso animale domestico il cui corpo affusolato ha assunto la forma della poltrona impelata sul quale è perennemente acciambellato? Il protagonista di questo romanzo, il diciassettenne Teseo Cassio Lockwood, non ha ereditato dai suoi soltanto un bislacco nome a metà strada tra la mitologia greca e le tragedie shakespeariane, ma anche un'inusuale attività a conduzione familiare. Non un negozio di ferramenta, non uno stabilimento balneare, né tanto meno un'affollata azienda da portare avanti. Anche se storcerebbe il naso a sentirsi definire così e mi lancerebbe un'occhiataccia sprezzante, è un cacciatore di fantasmi. Come un nomade senza fissa dimora, guidato dalla furia muta del suo fedele pugnale, si sposta da una parte all'altra dell'America, in una sorta di interminabile viaggio “on the road” scandito da musica indie pop, dalle fusa del suo gatto Tebaldo, da discorsi sul college e sul futuro in compagnia di una strega di mamma e dai gemiti di tutti i fantasmi che estirpa via dal mondo. Un adolescente tipo proiettato in un incubo urbano - reale quanto i turbamenti dell'adolescenza e la voglia di amici e stabilità in un'esistenza senza radici.Un giorno, un caso apparentemente simile a tanti altri, una cittadina dominata dalla reticenza dei suoi abitanti e da malinconici spettri che non vogliono rinunciare al loro quieto limbo, un'intrigante segnalazione, una busta senza mittente e un nome di donna scritto col sangue. Anna. Anna vestita di sangue.Quattro lettere. Due coppie di consonanti gemelle pronunciabili in mezzo secondo scarso. L'inizio di una sanguinosa e indimenticabile avventura, alla scoperta dell'amicizia, dell'amore, della paura più cupa e del più dolce e indifeso dei fantasmi. Negli ultimi mesi mi sta capitando di affezionarmi ai personaggi più improbabili, trovando, dunque, affetto e sorrisi lì dove l'immaginario collettivo disegnerebbe riluttanza, timore e disgusto. In principio è arrivato R, l'adorabile zombie protagonista di Warm Bodies: un personaggio sensibile e umano - con la bocca sporca di sangue e il cuore pieno di poesia - , protagonista di uno dei romanzi più vibranti ed intensi che ho avuto modo di leggere lo scorso anno. Poi, quasi in contemporanea, sono arrivati Samantha e John, rispettivamente protagonisti di Moon Dancee Io non sono un serial killer. Una vampira alla soglia della mezza età e sull'orlo di una crisi di nervi e un simpatico sociopatico in cerca della redenzione in un tunnel senza luce e via d'uscita. Adesso, invece, nel caldo di Giugno, mi sono ritrovato a tremare, a sorridere e a sperare dinanzi all'avvincente storia di questa sanguinaria ragazza dai capelli neri come la notte e selvaggi come tempeste, dagli occhi scuri come una pozza di petrolio e dall'esile silhouette lambita da una delicata veste bianca, grondante sangue, rimorso e disperato desiderio di giustizia. Anna è un'entità assetata di vendetta, un'anima in pena, una dea potente e temibile. Anna è una bambina vissuta in anni dilaniati da bigottismo e contraddizioni, una fanciulla che non avrà mai modo di ballare il suo ultimo ballo, un uccello al quale la crudeltà umana ha tarpato crudelmente le ali, un nome di sole quattro lettere che rimarrà per sempre nella lista dei delitti irrisolti. Anna è un fantasma. Uccide perché è arrabbiata, cattiva e non ha scelta. Strappa vite, alimenta terrore e isteria, ma quando sorride il mondo di Cas sembra fermarsi e ruotare all'incontrario. Ha il sorriso speranzoso e incantevole di una qualsiasi sedicenne e le sue lacrime, quando scorrono vermiglie sul suo viso di porcellana, provocano un groppo alla gola e la voglia irrefrenabile di stringerla in un abbraccio confortante. E' morta da più di mezzo secolo, vive nel sangue e nella vendetta, ma dilania letteralmente i cuori, e la sua voce cristallina e musicale – tanto simile a quella dell'indimenticabile Susie di Amabili Resti– ci conduce in un tragico passato da cronaca nera e in un futuro limitato, ma tutto da riscrivere. Voce narrante del romanzo, è Cas. Cinico, brillante e leggermente strafottente, vive esperienze fuori dall'ordinario, ma, libero dalla sindrome del supereroe, offre a un romanzo young adult – finalmente! - un punto di vista tutto maschile, mostrando una sensibilità diversa da quella del gentil sesso, ma altrettanto diretta e disarmante (sì, anche noi ne abbiamo una!). Il tutto, impreziosito da un'invisibile patina tipicamente vintage e molto anni '80, ha la violenza di un film splatter di Sam Raimi (Drag me to hell, La casa) e il “glamour” di Buffy,Supernatural e Teen Wolf. In questo genere di romanzi mi riesce sempre difficile identificarmi col protagonista, a dire il vero, ma, durante la lettura, immaginavo che Cas avesse la mia voce, le mie fattezze, i miei pensieri. La cosa più bella è che, pur non avendo nulla da invidiare ai famosi fratelli Winchester, è uno di noi. Meno “bello e dannato”, più ragazzo della porta accanto. Davvero tangibile il tocco femminile della talentuosa autrice. Kendare Blake rende il suo romanzo di esordio un ricco omaggio alla narrativa gotica per antonomasia, descrivendo gli imprevedibili turbamenti del cuore, il volare delle farfalle nere che battono convulsamente le ali nei petti dei protagonisti e non titubando nemmeno nel renderci partecipi delle scene più macabre e truculente e nell'avvolgerci con le descrizioni più dark.Anna vestita di sangue è una gustosa ghost story da leggere in un soffio alla luce tremolante di un falò. E' una leggenda metropolitana che si andrà a unire a quelle che, di bocca in bocca, serpeggiano tra le strade delle nostre città. E' un testo di Bruno Mars – ben scritto, divertente, romantico, moderno, orecchiabile e forse un po' commerciale – al servizio del rock trascinante degli AC/DC. Il posto vuoto tra i Goonies, Stand by me, Hocus Pocus e Ragazzi Perduti che finalmente sarà colmato. Il mio voto: ★★★★- Il mio consiglio musicale: AC/DC - Highway to hell
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