La storia è molto complicata, travagliata e forte. Tocca temi importanti come la violenza sui minori, l'abbandono, il trauma post malattia-partum o che dir si voglia.
Heidi Wood è la protagonista che si ritrova a osservare in un giorno qualunque una sconosciuta con in braccio una neonata. Un, giorno, due...e si sentirà sempre più in colpa per averla vista sotto la pioggia battente, sola e senza alcun riparo. L'animo di Heidi si commuoverà e prenderà sotto la sua ala protettiva questa "sconosciuta".
La vicenda si snoda secondo tre punti di vista: quello di Heidi, quello del marito Chris e quello della ragazza sconosciuta Willow. Tre punti di vista molto singolari e diversi. Ognuno a modo proprio lascia il segno. Segno che si materializza indelebilmente nella mente.
I personaggi principali sono descritti in maniera uniforme, la storia studiata e piena di particolari lascia scorrere tremendamente le pagine. Un incontro casuale può davvero sconvolgere la vita delle persone, può aprire valichi incontrollati e portare a decisioni drastiche.
Ferite mai rimarginate che vanno ad aprirsi e lentamente lasciano il posto al dolore e al ripianto. Una scrittura dolce, sofferta e allo stesso tempo tenace e violenta. Il modo di redigere di Mary Kubica è davvero sorprendente e inaspettato. Una sconosciuta che cambierà le sorti di molti...
Ti amo come i bambini amano i giocattoli.