In queste ore di quasi insopportabile calura estiva, voglio riempire le vostre ore di relax con una Recensione in Anteprima del nuovo libro di Simon Toyne, autore della trilogia The Tower, inaugurata con il successo internazionale di Sanctus.
Grazie alla casa editrice Sperling&Kupfer ho avuto il grande piacere ed onore di vivere in anteprima la sua ultima evoluzione attraverso pagine che, sono certa, sapranno conquistarvi dall'inizio alla fine e che potrete trovare in libreria dal prossimo 14 Luglio #savethedate
Nota Bene : La Recensione sotto riportata non contiene alcun spoiler!
DAL 14 LUGLIO IN LIBRERIA A 17.90€
L'ultimo capitolo della Trilogia di Ruin vi toglierà il sonno
L'FBI deve indagare su un caso molto particolare: la NASA ha perso il controllo del telescopio Hubble che ora punta verso la terra.
Su tutti i pannelli di controllo si legge un unico messaggio :
« L'UMANITA' NON DEVE CERCARE OLTRE! »
Poco dopo cominciano a prodursi inquietanti fenomeni naturale e in tutto il mondo la gente prova l'impulso di cercare rifugio tra le mura di casa. La risposta dell'enigma si trova a molti chilometri di distanza, in un luogo mistico in pieno deserto. Dove Liv Anderson, la donna che incarna un'antica profezia, affronterà la rivelazione finale, custodita per millenni dai monaci della Cittadella di Ruin, per fermare l'apocalisse.
Voltare l'ultima pagina di La Torre di Ruin con il fiato sospeso, tirando un lungo sospiro di sollievo come dopo una corsa improvvisa e forzata in discesa, verso la meta, fa capire come Simon Toyne sia riuscito egregiamente nel suo intento. Un romanzo che è la chiusura perfetta di una trilogia che fa della cospirazione religiosa il suo fulcro più importante, ma arricchendola di dettagli personali che lo trasforma in un libro da leggere tutto d'un fiato, assaporandone ogni minima sfaccettatura, entrando nella mente di ogni suo personaggio e scoprendo che l'epilogo tanto professato non è altra che l'altra faccia di un'umana medaglia.Cercando di evitare, come mio dovere, ogni minima percentuale di spoiler, aprendo La Torre di Ruin ci ritroviamo a ripercorrere gli eventi e le questioni non risolte dei due libri precedenti; assistiamo ad un continuo sbalzo temporale dal presente agli otto mesi precedenti, teatro degli avvenimenti più importanti e salienti, fino al momento in cui tutte le storie personali e i diversi percorsi scientifici vanno inevitabilmente a congiungersi.
Ritroviamo Gabriel alle prese con un viaggio tortuoso e contro il tempo verso le sinistre mura della Cittadella di Ruin; viviamo i tormenti di Liv, costretta ad affrontare eventi imprevisti e fuori da ogni logica in pieno deserto, mentre la profezia sembra sempre più prendere spazio e guadagnare terreno in ogni sua azioni, in ogni più piccola decisione, nel suo destino e, soprattutto, in quel futuro incerto che i suoi occhi stentano a comprendere, giorno dopo giorno. Mentre, dall'altra parte del mondo, sono in corso atti vandalici che portano alla distruzione di due importanti e sofisticati telescopi della NASA per mano di quello che sembra essere un gruppo ben organizzato di fanatici religiosi, pronti ad accogliere la venuta del loro Signore nell'avvicinarsi di una quanto mai certa Apocalisse e disposti a mettere a rischio la propria vita per spianare la strada alla Luce contro l'oscurità portata nel mondo da millantatori ed eretici. Un piano di punizione e vendetta che disseminerà nel mondo autentico panico, attraverso messaggi criptici e assassinii legati da un sottile filo conduttore che verrà sventato, non senza poche difficoltà, da una giovane recluta dell'FBI ( che nasconde molto più di quello che vuole mostrare! ) ed il suo burbero superiore.
Penso che uno dei principali punti di forza di questa trilogia, ribadito egregiamente nel suo epilogo, sia l'eccellente grado di caratterizzazione di ogni singolo personaggio che si presenta al lettore, durante il proseguo della narrazione, con forza, decisione ed assoluta credibilità.
« Nulla dura in eterno, ma nulla scompare completamente. Si trasforma semplicemente in qualcosa di diverso.. »Anche se ne La Torre di Ruin ritroviamo personaggi già conosciuti ed ampiamente vissuti nei capitoli precedenti, Simon Toyne permette di entrare ancora più a fondo nella loro psiche e nella loro anima, leggendone difetti e perplessità, desideri ed ambizioni; unito, poi, alla presentazioni di new entries che rendono il quadro complessivo ancora più elaborato e variopinto nella sua consueta complessità.
Quello che ho particolarmente amato è stata l'assoluta credibilità e profondità delle interazioni personali, tale da essere totalmente inglobata e catturata dalla vita di ogni personaggio, percependone ogni più piccola sfaccettatura come fosse la mia. Solitamente, il problema che ho riscontrato in romanzi di questo genere ( che poi si rivelava il più evidente difetto della narrazione!, ndr. ) è sempre stato quello di forzare un po' la mano e la penna, in questo caso, tentando di far combaciare le esigenze del thriller con il ritmo serrato che una cospirazione richiede; fortunatamente Toyne riesce perfettamente a legare queste due essenziali caratteristiche in modo molto automatico, quasi naturale, tale da rendere la narrazione molto scorrevole e dinamica, quasi cinematografica, oserei dire.
Lasciando, poi, spazio all'immaginazione peculiare di ogni singolo lettore nel costruire liberamente le singole scene nella propria mente che, almeno per quanto mi riguarda, rappresenta quella tanto decantata ciliegina sulla torta che ogni romanzo, degno di questo nome, dovrebbe offrire.
PERCHE' CONSIGLIARE QUESTO LIBRO?
Se hai amato le ambientazioni mistiche e il ritmo incessante e cadenzato di Dan Brown, questo libro farà al caso tuo. Non c'è spazio per pensare. Non ci sono noiose pause o ripetizioni inutili che finiscono per appesantire la narrazione, ma, anzi, pagina dopo pagina il caos aumenta e l'irrequietezza dei personaggi diventa quasi tangibile. Un romanzo che vi restituirà il fiato solo alla lettura della parola fine.
CENNI SULL'AUTORE :
Simon Toyne, inglese, ha lavorato per vent'anni come sceneggiatore e regista per cinema e televisione. Nel 2007 prende una decisione coraggiosa: lascia il lavoro per trasferirsi in Francia e realizzare il suo sogno, scrivere un romanzo. Ora, grazie al successo straordinario di Sanctus - il suo debutto, tradotto in 27 lingue e pubblicato in 40 paesi - fa lo scrittore a tempo pieno.
Cosa ne pensate? Conoscevate già quest'autore? Avete letto i precedenti romanzi?
Lasciatemi le vostre impressioni nei commenti e, ricordate, che potrete trovare La Torre di Ruin dal 14 Luglio in tutte le librerie e gli stores digitali.
Ringrazio ancora la casa editrice Sperling&Kupfer per avermi concesso la possibilità di leggere e recensire il romanzo in anteprima..
Cristina
Magazine Cultura
RECENSIONE IN ANTEPRIMA : La Torre Di Ruin di Simon Toyne
Creato il 07 luglio 2015 da Cristina @LeggereShhPotrebbero interessarti anche :