Recensione in anteprima Niente di ufficiale di Katia Anelli

Sara è una giornalista freelance che per mantenersi lavora come impiegata in una concessionaria, ma finalmente ha l'occasione di fare carriera.Due uomini sulla sua strada. Andrea: sexy, travolgente ed impenetrabile. Tommaso: attraente, ammiccante e disponibile.Un terribile naufragio. Un processo. Un reportage da realizzare.
Tutti quanti vogliono conoscere la verità... Ma Sara saprà reggerla?

Rieccomi ancora qui per recensire in anteprima assoluta il nuovo romanzo di Katia, motivo per cui devo ringraziarla per avermi dato fiducia un'altra volta.Chi legge le mie recensioni sa che non amo dare giudizi sul romanzo, ma preferisco esprimere con semplici parole quello che la storia mi trasmette. Mi sono innamorata dello stile di Katia leggendo il precedente romanzo e amo il suo modo di scrivere perché riesce a coinvolgermi nella storia al punto di fare breccia nel mio cuore, soprattutto attraverso l'intensità e il realismo dei suoi personaggi... In questo caso di Andrea.La protagonista femminile è Sara, che per mantenersi lavora in una concessionaria d'auto ma svolge anche l'attività di giornalista freelance, sognando di diventare un giorno una professionista famosa.Questa volta Katia mi mette in serie difficoltà perché presenta due figure maschili attraenti e terribilmente sexy, due uomini molto diversi tra loro sia fisicamente che caratterialmente, ma, come ho già detto, quello che più mi ha colpito è Andrea.

La sua figura entra in campo in modo misterioso ma normale al tempo stesso: si tratta di un ragazzo di neppure trent'anni già famoso come avvocato, con un passato molto sofferto. Lo si capisce con il passare dei capitoli da alcune battute presenti tra le righe.
«Guarda, bella, che neanch’io sono quel genere d’uomo. Tu seidavvero una tipa tutta strana» afferma scuotendo la testa,«Svegliati, Sara, che è primavera!» dice incamminandosi.Comunque anche Tommaso è un protagonista capace di tenere la storia su alti livelli di suspance. È un tipo affascinante che rappresenta quasi una figura d'altri tempi, un uomo maturo che potrebbe far cadere qualsiasi donna tra le sue braccia. È un ufficiale della Marina Mercantile che ha perso il padre e la sorella a causa di un brutto naufragio. Quella tragedia l'ha segnato in modo tanto profondo da indurlo a buttarsi sulla droga.

Chi, come me, ama i ragazzi cattivi e tormentatipreferisce però Andrea.
«Quale parte del non posso perdere questo lavoro, non capisci?»«La parte in cui ti lasci molestare»«Io non mi lascio molestare! È la prima volta che…» mi guardascettico, «Ok, forse ogni tanto è capitato che allungasse la mano,ma cerco sempre di evitare di stare da sola con lui»«Ti offendi se ti dico che ti riesce male?»
Questa volta Katia non scrive solo dell'amore tra un uomo e una donna, ma si cimenta in qualcosa di molto più impegnativo. Si tratta dell'indagine che Sara svolge come giornalista a proposito del naufragio accaduto due anni prima, un caso che potrebbe finalmente darle la notorietà che sta cercando e che la porta in contatto con lo stesso Tommaso, con il quale lavora fianco a fianco allo scopo di scoprire la verità su cosa si cela dietro una tragedia che ha provocato la morte di così tante persone.

 Il rapporto tra Sara e Andrea è più complesso e si sviluppa con diversi alti e bassi, durante i quali i due protagonisti vivono momenti di intensa passione durante i quali aprono il proprio cuore l'una verso l'altro.

Concludo dicendo che ho divorato la storia in pochissime ore pur essendo un romanzo lungo, tanto da non rendermi neppure conto di essere giunta alle fine per quanto la lettura mi ha appassionato. E l'epilogo si colora di un'atmosfera che fa respirare aria di un "nuovo inizio"...