Magazine Fantasy

Recensione in anteprima "Quello che c’è tra noi" di Huntley Fitzpatrick

Da Glinda
Cari sognalettori, dopo aver abbandonato una sequela di romanzi, ho finalmente ritrovato il piacere di leggere e questo grazie a "Quello che c'è tra noi", di Huntley Fitzpatrick. Mi è stata data l'opportunità di leggerlo in anteprima e questo romanzo, che è il primo della serie di libri autoconclusivi "My life next door", o mi ha davvero fatta innamorare.Titolo:Quello che c’è tra noi (My life next door #1)
Data di pubblicazione: 17 giugno 2014Autrice: Huntley FitzpatrickCasa editrice: De AgostiniPrezzo: 14,90 €Pagine: 432Il mio voto
I Garrett sono l’esatto contrario dei Reed. Chiassosi, incasinati, espansivi. E non c’è giorno che, a insaputa di sua madre, Samantha Reed non passi a spiarli dal tetto di casa sua, desiderando di essere come loro... finché, in una calda sera d’estate, Jason Garrett scavalca la recinzione che separa le due proprietà e si arrampica sul pergolato per raggiungerla.Da quel momento tutto cambia e, prima ancora di rendersene conto, Sam inizia a trascorrere ogni momento libero con il paziente e dolce Jase, a cui piace fare tutto quello “che richiede tempo e attenzione”, come dedicarsi agli animali, riparare oggetti rotti e soprattutto... provare a far breccia nel cuore della sua diffidente vicina. Perché non c’è nulla di più appagante che riuscire a strappare un sorriso alla ragazza della porta accanto.

La mia recensione
Era da tempo che non mi ritrovavo tra le mani un libro che mi incatenasse davvero alle pagine, facendomi sognare e sospirare e impedendomi di metterlo giù. Cercavo quelle emozioni che non ti abbandonano dopo aver finito il capitolo, che non ti lasciano il tempo di pensare ad altro, che ti fanno venire voglia di abbracciare i protagonisti e tenerli sempre con te. Temevo che le mie preghiere di lettrice esigente non sarebbero state esaudite presto, invece tra le mani mi è capitato questo gioiello intitolato "Quello che c'è tra noi" e ho capito che i miei sogni si erano appena avverati.Huntley Fitzpatrick è riuscita laddove alcune tra le mie autrici preferite ultimamente hanno fallito e per questo motivo è diventata all'istante una delle mie scrittrici del cuore. Mi ha regalato sensazioni incancellabili, lasciandomi una voglia bruciante di leggere il secondo romanzo della sua doulogia, di conoscere ancora meglio tutti i personaggi e di saperne di più sul futuro che li attende. "Quello che c'è tra noi" prometteva amore, dramma, sogni e desideri espressi nelle notti d'estate. Prometteva lacrime e sorrisi, cuori gonfi di sentimenti e verità difficili da digerire. Prometteva di essere bello e doloroso, indimenticabile. E, almeno per quanto mi riguarda, ha mantenuto tutte le promesse fatte.Il romanzo della Fitzpatrick è più che l'avvincente storia di un amore estivo, più che l'avventura sentimentale di due giovani Romeo e Giulietta moderni alle prese con le difficoltà della vita.  E' la storia di tante vite intrecciate, che si influenzano l'un l'altra fino a creare un mosaico variopinto che ti si scolpisce nel cuore; è l'istantanea di una vicenda così verosimile da sembrare palpabile, reale; è il racconto di un'estate epica, in cui tutto ha inizio e tutto potrebbe avere fine. Chiunque abbia voglia di perdersi in una storia travolgente e dolcissima, dovrebbe dare una possibilità a questo libro e godersi la corsa.
Non è chiaro chi abbraccia chi. Ma non importa. Jase è tra le mie braccia e lo stringo forte. Ho pianto così tanto che ho esaurito le lacrime. Sento tremare le spalle di Jase e poi lentamente le sento fermarsi. Restiamo in silenzio, molto a lungo.E va bene così, perché anche le parole più importanti – Ti amo. Scusa. Mi perdoni? Sono qui. – non sono che sostituti di quello che si può dire senza aprire bocca. Da "Quello che c'è tra noi"
A diciassette anni Samantha è una ragazza davvero per bene. Figlia attenta e scrupolosa di una madre iperprotettiva, studentessa modello, lavoratrice part-time in estate e sorella assennata a tempo pieno. Ogni sua azione sembra essere stata già programmata, ogni sua scelta manovrata, come se per lei ci fosse un copione già scritto da seguire, senza possibilità di imporre la propria volontà. Ma Samantha ha un segreto. Da dieci anni sguscia dalla sua finestra e osserva ciò che succede nell'affollata casa a fianco alla sua, quella dei Garrett. Dieci lunghi anni in cui ha visto gli otto ragazzi Garret crescere e vivere, prendere il sole d'estate e mascherarsi ad Halloween in autunno. Quasi come se guardasse un film, o desiderasse essere parte di quella famiglia così diversa dalla sua. Decisamente troppo diversa. Ecco perché tiene segreta la sua "ossessione" per i vicini e il loro stile di vita chiassoso e confusionario: sua madre non la capirebbe mai. Ma non è facile essere la figlia di una Senatrice con la febbre della politica, la cui unica priorità sembra essere quella di fare bella impressione sui propri elettori. Non è facile vedere la propria madre comportarsi come la capo famiglia perfetta davanti alle telecamere, per poi trasformarsi nella regina dei ghiacci tra le mura di casa, né osservarla mentre si lascia manipolare e sedurre da un arrampicatore sociale. Perciò, quando Jase Garrett, tutto sorrisi e occhi scintillanti, la raggiunge sul tetto di casa sua per salvarla come un principe delle favole, Samantha cede e si fa travolgere da un mare di sentimenti inaspettati e, appena mette piede in casa Garrett, tutto nella sua vita cambia. Quella famiglia che ha sempre osservato dalla grondaia le entra nel cuore con prepotenza modificando ogni sua certezza e inondando la sua esistenza di colori, sorrisi, amicizia e amore. Un amore fatto di pazienza e perdono, di dolore e rinunce, di compromessi e piccole grandi gioie che rimangono per sempre, anche nelle lacrime. "Quello che c'è tra noi" è il riassunto di una fiaba moderna e un po' disfunzionale, in cui il principe ha la passione per i lavori manuali, la principessa ha un segreto terribile da mantenere, le amiche sono imprevedibili, le madri non sono creature angelicate e i ragazzacci che combinano guai, in realtà hanno il cuore d'oro. Ma, in fondo, chi ha detto che le fiabe debbano essere tutte rose e fiori per diventare epiche?
Mi alzo a sedere, mi avvicino al a finestra di camera mia e la apro; infilo dentro una gamba, poi l’altra, e mi volto di nuovo verso Jase. «Vieni.»Lui sorride nella penombra del tramonto, inarca le sopracciglia, ma poi entra mentre io chiudo a chiave la porta della stanza.«Sta’ fermo» gli dico. «Ora scoprirò tutto su di te.»Un po’ di tempo dopo, Jase è sdraiato sul mio letto, con indosso solo un paio di pantaloncini, e io sono in ginocchio accanto a lui.«Penso che tu mi conosca già piuttosto bene.» Mi tira via l’elastico dai capelli, che gli ricadono sul petto. «No, ho ancora molto da imparare. Hai lentiggini? Voglie? Cicatrici? Le troverò tutte.» Da "Quello che c'è tra noi"

Quando mi accingevo a leggere questo libro, sapevo che avrei avuto a che fare con una storia coinvolgente, ma non avevo idea dell'effetto che avrebbe avuto su di me. L'ho divorato in un giorno solo, pendendo dalle parole dell'autrice e dalla sua capacità di dosare amore, dramma, ironia e crescita. Pur partendo un po' a rilento, infatti, il libro non risulta mai noioso o ripetitivo e il merito è della delicata ironia che Huntley Fitzpatrick ha riversato nella sua opera. Elemento che ha reso sopportabili anche i momenti più amari e drammatici della trama. Uno dei maggiori punti forti del romanzo è senza ombra di dubbio la favolosa caratterizzazione dei personaggi. Dopo aver letto una successione di libri monodimensionali, ho finalmente avuto la possibilità di perdermi in una moltitudine di protagonisti e co-protagonsiti davvero sfaccettati.Grazie ad antagonisti, amici, familiari e comparse, il libro diventa un'esperienza davvero coinvoglente. Ho adorato i componenti della famiglia Garrett, con le proprie peculiarità e le loro stranezze e odiato i comportamenti puerili della madre di Samantha, che spesso mi hanno portato allo sfinimento. E poi ci sono i piccoli Garrett, Patsy che sa dire solo "cacca" e "tetta" e George che a quattro anni è un misto di genio e follia infantile. Loro mi hanno incantata al punto da spingermi ad augurarmi che comparissero più spesso tra le pagine.
Inutile dire che Jase Garrett, il protagonista maschile nonché interesse amoroso della protagonista, mi è piaciuto moltissimo. La relazione che nasce tra lui è Sam è una delle più realistiche, dolci e romantiche in cui mi sia imbattuta e la paziente devozione con cui lui si prende cura delle persone a cui tiene mi ha dato delle vibrazioni davvero positive.Infine, ammetto di essermi letteralmente innamorata di Tim, il cattivo ragazzo con cui un tempo Sam era amica, ma che poi sembrerebbe essere diventato una costante fonte di guai. Ironico, disilluso, sagace e fascinoso,  Tim è il classico caso perso che poi si redime. E lo fa in modo fantastico! Il suo percorso all'interno del romanzo è quello che mi ha conquistata di più, perciò immaginate i salti di gioia che ho compiuto nello scroprire che il secondo libro della serie avrebbe raccontato la sua storia d'amore con una delle ragazze Garrett.
La porta si apre, ma non è Jase. È George, che ora indossa i boxer ma non la maglietta. Si lascia cadere sul letto e mi guarda con aria compunta.«Lo sapevi che lo shuttle Challenger è esploso?»Annuisco. «Molti anni fa. Oggi le astronavi sono molto più sicure.»«Mi piacerebbe lavorare per il personale di terra della NASA, ma non sullo shuttle. Non voglio morire mai.»Ho una gran voglia di abbracciarlo. «Neanch’io, George.»«Jase vuole già sposarti?»Ricomincio a tossire. «Ehm, no. No, George, ho solo diciassette anni.» Come se quello fosse l’unico motivo per cui non siamo fidanzati.«Io ne ho così» dice George, mostrandomi quattro dita non proprio pulite. «Ma Jase ne ha diciassette e mezzo. Quindi potresti. E poi potreste vivere qui insieme. E avere tanti figli.»Jase, ovviamente, rientra nella stanza proprio a metà di quella frase. «Fila via, George. Di là c’è Discovery Channel.» George esce dal a stanza camminando al ’indietro, ma non prima di aver detto: «Il suo letto è molto comodo. E non ci fa mai la pipì». Da "Quello che c'è tra noi".

Verdetto: un romanzo che scalda l'amima
Livello sensualità: speziato, ma non troppo!
Compralo cliccando sulla cover


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :