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Recensione in Anteprima: "TE LO DICO SOTTOVOCE" di Lucrezia Scali.

Creato il 04 gennaio 2016 da Blog
Recensione Anteprima: DICO SOTTOVOCE
Un romanzo sussurrato
Le strade che portano all’amore possono essere tortuose…
Genere: RomanceEditore: Newton ComptonPagine:300Prezzo ebook: € 4.99Uscita: 04 Gennaio 2016


Sinossi:
Mia ha trent’anni, alle spalle storie d’amore che non hanno lasciato bei ricordi, e una madre che le organizza appuntamenti al buio, forse spinta dal senso di colpa per non averle mai dato l’affetto di cui aveva bisogno. Ogni notte sogna il suo principe azzurro, ma la mattina si sveglia accanto a un meticcio con le orecchie cadenti e il pelo ispido. Durante il giorno, invece, gestisce una delle cliniche veterinarie più conosciute di Torino e coordina l’attività di pet therapy presso l’ospedale locale. L’amore, quello vero, sembra proprio non arrivare nella sua vita. O almeno così pensava Mia, prima di conoscere Alberto, un medico affascinante, e Diego, un poliziotto che si è appena trasferito a Torino dalla Puglia. Cupido sta finalmente per scagliare la sua freccia: riuscirà a colpire il cuore dell’uomo giusto per Mia?Per due mesi in cima alle classifiche su Amazon e Itunes
Conservo il tuo segreto, come tu fai col mio. Insieme saranno al sicuro.

Recensione Anteprima: DICO SOTTOVOCE

COVER SELF

«Meraviglioso, non riesco a trovare altri aggettivi per definire questo libro. Ho amato i personaggi e, sarò anche strana, ho amato i loro drammi.»
«Ho letto questo romanzo tutto d’un fiato! Tocca tanti argomenti e fa riflettere. Ho riso, sognato, odiato e ho anche pianto. Non vedo l’ora di leggere il prossimo.»
«Un romanzo che tocca l’anima nel profondo, una storia bellissima e ben raccontata con una scrittura fresca e curata.»

Visita il blog e la pagina facebook dell’autrice!

Recensione Anteprima: DICO SOTTOVOCE
L’autore:Lucrezia Scali nasce a Moncalieri nel 1986, e qualche anno più tardi si trasferisce nella caotica Torino accompagnata da un altro essere umano, un gatto e un cane. Il suo amore per gli animali l'ha guidata fino alla facoltà di Medicina Veterinaria di Grugliasco, che tuttavia non l'ha ancora lasciata andare. Legge tanto e qualsiasi cosa susciti la sua curiosità, e nel 2012 ha deciso di condividere questa passione con internauti altrettanto appassionati. Gestire Il libro che pulsa, il suo blog letterario, ha cambiato il suo approccio alla scrittura, e dopo molti diari segreti e storie incomplete è riuscita a terminare il suo primo romanzo. Il suo racconto Domani è un altro giorno è comparso nell'antologia La prima volta edita da Triskell Edizioni. 
Recensione Anteprima: DICO SOTTOVOCE
Recensione Anteprima: DICO SOTTOVOCE

‘Te lo dico sottovoce’ di Lucrezia Scali è nato come romanzo self e in seguito pubblicato è stato acquistato dalla casa editrice Newton Compton. La storia narrata abbraccia tre personaggi: Mia, Diego e Alberto in una Torino quattro stagioni. Non ci sono triangoli ma solo due storie d’amore consecutive. È un romanzo gradevole, ma non mi spingerei oltre.I personaggi sono ben delineati. Alberto è stato presentato magistralmente mentre su Mia e Diego ho avuto delle titubanze perché non riuscivo a catalogarli. Un po’ paradossale è la figura della mamma di Alberto mentre ho apprezzato l’evoluzione dei genitori di Mia che alla fine del romanzo hanno finalmente aperto il loro cuore alla figlia.I due protagonisti, la veterinaria e il poliziotto, hanno un passato che nascondono. Quello di Mia ce lo aspettiamo perché ci viene ricordato spesso; quello che invece non mi aspettavo è il passato di Diego, che perde il suo alone di Don Giovanni per vestire quello più umano di ragazzo con una storia triste alle spalle (che per me poteva pure non avere, non mi ha cambiato la percezione del romanzo). L’autrice parteggia per Diego e la storia è tutta a suo favore.Ultimamente ho al mio attivo la lettura di una serie di romanzi di autrici italiane e in quasi tutte trovo la stessa mancanza - ovviamente è solo il mio punto di vista. Parlo dei dialoghi.Le descrizioni di luoghi e personaggi sono ok. I passaggi temporali non pesano ma permettono di avere una visione della situazione o dei personaggi più ricca e completa. I dialoghi, al contrario, li trovo molto... italiani. Mi spiego: non c’è ritmo, ci si sofferma su uno stesso concetto troppo a lungo con espressioni noiose o alquanto deprimenti. Lì dove basterebbero due battute, ne leggiamo dieci perché sono pieni di commenti o punti di vista dei personaggi che non mi danno e non mi tolgono niente alla comprensione del testo. Un’altra stonatura è stata la concentrazioni di eventi che danno dinamicità e fluidità al racconto negli ultimi capitoli. Rivelazioni di tutti i tipi tutte concentrate alla fine, forse da diluire un po’ anche nelle pagine precedenti, per sostenere il ritmo di una lettura un po’ lenta.Invece, un plauso va all’inserimento nella trama dei cani, della pet therapy, che sostengo personalmente, e al forte amore che si legge per gli animali in generale. Viva gli animali e chi li ama!!!
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