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Recensione in anteprima "The Vincent Boys" di Abby Glines

Da Glinda
Sapete quanto io ami il New Adult e quanto mi entusiasmi all'idea che in Italia questo genere stia finalmente prendendo piede. Percui dovreste immaginare la mia profonda delusione nello scoprire che The Vincent Boys, presentato come "Le 50 Sfumature per adolescenti" (ora che ci penso questo paragone regge alla grande) non era all'altezza delle mie aspettative. Banale, scialbo e incomprensibilmente volgare, questo primo capitolo della serie dei Vincent mi ha colpito solo in negativo. La mia recensione un po' cattivella e molto comica vi aiuterà a capire cosa non mi è piaciuto. 
Data di Pubblicazione: 18 Giugno 2013 Editore: Mondadori/Chrysalide 
Traduzione: Manuela Carozzi Titolo: The Vincent boys  Autore: Abbi Glines  Prezzo: 14,90 €  Pagine: 288   Il mio voto:


Le brave ragazze vanno in paradiso, quelle cattive vivono passioni sconvolgenti... Ashton, brava ragazza di "professione", cerca di non deludere i suoi genitori e gioca il ruolo della fidanzata perfetta di Sawyer Vincent, il ragazzo che tutte vorrebbero. Ma durante le vacanze estive, mentre Sawyer è in campeggio con il fratello, Ashton inizia ad avvicinarsi a Beau, cugino di Sawyer, terribilmente sexy. E terribilmente pericoloso... Il ragazzo da cui tutte dovrebbero stare alla larga. Beau, che ha sempre voluto bene a Sawyer come a un fratello, ama Ashton fin dai tempi dell'asilo, considerandola però la "ragazza di suo cugino" e, dunque, off limits. Che sia giunto il momento di abbandonare le maschere e di lasciarsi andare ai sentimenti veri? Più Ashton e Beau cercano di stare lontani più il desiderio si fa irrefrenabile. La tenera amicizia che li legava da piccoli si trasforma in attrazione travolgente, impossibile da combattere... Come reagirà Sawyer nel trovare la sua ragazza tra le braccia del cugino e migliore amico? C'è sempre una prima volta per "tutto": per l'amore, per la gelosia, per scoprire chi siamo veramente...
La mia recensione 
Volevo che questo romanzo mi piacesse. Lo volevo con tutta me stessa, credetemi. Gli ingredienti c'erano tutti: una storia d'amore new adult molto, molto, molto hot, il Sud degli Stati Uniti e un ragazzaccio tutto muscoli che sotto la spavalderia nasconde un cuore d'oro. Eppure, quando la scintilla non scatta non scatta, ragazzi.  Ve lo dico subito: The Vincent Boys è un romanzo erotico per adolescenti. Sì avete capito bene. I protagonisti hanno diciassette anni e ci danno dentro senza censure, perché la Chrysalide ha deciso di pubbicare la versione HOT e NON CENSURATA del romanzo e la cosa non mi sarebbe nemmeno dispiaciuta, se non fosse stato per la demenzialità con cui l'argomento sesso è stato trattato in certi punti e per la debolezza estrema della trama. Non vi sto dicendo di bocciare a priori questa lettura, perché in fondo ogni libro deve essere letto per poter essere giudicato, ma che The Vincent Boys è un romanzo che no mi ha preso, che spesso mi ha fatta ridere in momenti in cui avrei dovuto sentire molto "caldo" e la cui trama fa acqua da tutte le parti. La colpa in gran parte è da attribuire ai traduttori che, mi spiace dirlo, secondo me non hanno fatto un buon lavoro nel momento in cui hanno deciso di utilizzare termini per descrivere gli organi sessuali, a mio parere, ridicoli ("patatina", "buchino" - ribrezzo assoluto per questo termine - e altri nomignoli di cattivo gusto di cui vi parlerò alla fine della recensione).  A diciassette anni Ashton ha una vita apparentemente perfetta. E' la figlia del pastore di un paesino dell'Alabama, tutti la guardano con ammirazione e rispetto, sta per affrontare il suo ultimo anno di scuola e ha il ragazzo che tutte sognano: Sawyer Vincent.  Lui è brillante, talentuoso negli sport, galante e rispettoso dei valori di purezza, onestà e galanteria, ecco perché Ashton non ha potuto resistere alla sua proposta di diventare una coppia.  Prima di allora però la coppia era un trio, di cui faceva parte il cugino scapestrato di Sawyer, ovvero Beau Vincent: ragazzaccio con cui  Ashton si divertiva a infrangere tutti i limiti. Da quando lei e Sawyer fanno coppia fissa, Beau è uscito dalla vita di Ashton, ma non dal suo cuore e non appena il suo ragazzo si allontana dalla città per le vacanze, la ragazza riscopre il suo debole per l'irresistibile Beau.  Tra i due scoppia una passione incontenibile che fa comprendere ad Ashton che gli abiti della brava ragazza ormai le stanno stretti: lei adora fare sesso sui sedili posteriori delle auto, lasciarsi andare in modo sfrenato e sentirsi libera. Ma riuscirà la brava figlia del pastore ad abbandonare la sua facciata di perfezione per abbracciare il suo lato selvaggio?


Ora, raccontata così, la trama del libro potrebbe sembrare non solo carina, ma anche stuzzicante e accattivante. Ero convinta che lo fosse, giuro, ma non lo è stata. Per niente. Anzi, è stata avvilente sotto molti punti di vista. Innanzitutto la Glines ha deciso di giocarsi le carte del triangolo amoroso e del tradimento, che sono notoriamente un'arma a doppio taglio. Se ben sfruttati e giustificati, certi fattori possono incatenare alla lettura, ma con The Vincent Boys questo non è accaduto. Ashton infatti non è intrappolata in una relazione sbagliata, tutt'altro. Ha deciso di sua sponte di legarsi a Sawyer pur sapendo che non era lui il ragazzo adatto a lei, eppure, per un motivo che non mi è chiaro ha scelto di fingere di essere quella che non era, senza mai smettere di sospirare per Beau. Il povero Sawyer, che viene sbeffeggiato e anche pestato a dovere nel corso della trama, è una vittima assoluta e inconsapevole che viene martirizzato per aver amato una ragazza che fingeva un sentimento mai provato.  Ora, posso anche sopportare un po' di incoerenza e qualche colpo di testa tipico dell'adolescenza, ma direi che il modo in The Vincent Boys si supera ogni limite. L'ho capito nel preciso momento in cui, dopo nemmeno due giorni di distanza da Sawyer, Ashton si è letteralmente gettata tra le braccia di Beau in preda a uno stato di trance sessuale. Non sono ironica, accade davvero. Lei si struscia a lui mentre è in trance. State ridendo? Io sì. Ma ho riso per poco tempo, perché ben presto mi sono ritrovata con le mani tra i capelli e la bocca spalancata.
La relazione illecita tra Beau e Ashton, per quanto sensuale (cosa per me molto discutibile) è assurda sotto ogni punto di vista. Non perché io non ponderi il tradimento o perché non sappia che i diciassettenni fanno sesso, no. Ma perché tra loro due scoppia la passione solo dopo che l'adorata nonna di Ashton defunge.  Quando ho visto Ashton che, dopo aver appreso la notizia tragica, è corsa in lacrime da Beau ho creduto che loro due fossero davvero teneri. Ma quando poi, dopo un pianto isterico, Ashton ha pregato Beau di alleviare le sue pene con il suo, di pene, be' sono rimasta imbambolata come una statua di sale. Pensate sia un caso isolato? Sbagliate.   Beau e Ashton hanno rapporti fisici ogni volta che lei si trova ad affrontare la morte della nonna e ogni volta che lei fa qualcosa di sconsiderato si giustifica pensando "la nonna mi capiva, avrebbe voluto che io fossi me stessa, con Beau".  Certo, chiaro. Tua nonna muore e tu cominci a darci dentro con il figone della porta accanto tradendo il tuo ragazzo che ti vorrebbe sposare e colpevolizzandolo perché non ti assale sessualmente come l'animalesco Beau. Grandioso! Vorrei poter dire che in certi punti il romanzo si salva, ma mentirei. Sono un'inguaribile romantica e non mi dispiacciono le scene piccanti, perciò immaginate il mio disappunto quando, proprio nella scena che speravo risollevasse le sorti della storia i traduttori hanno deciso di propinarmi frasi simili:
"Tu mi fai impazzire. L’unica cosa che voglio è toccarti e assaggiarti tutta. Voglio affondare dentro il tuo buchino caldo e non uscire mai più"
"Porca puttana, Ash. La tua patatina stretta è mia. Hai capito? Mia!"
Avete letto bene. Sì. Lui le urla certe cose ragazzi. Non vorrei commentare il cattivo gusto di queste frasi, eppure è doveroso.  Innanzitutto l'uso delle parolacce è spropositato e inadatto, in questo romanzo. Ho letto il libro in inglese e chi legge in lingua può confermare che certe imprecazion in italiano non solo sono intraducibili, ma non rendono l'idea. Possibile che ogni volta che lui la tocca debba urlare "Porca puttana; Cristo Santo; Ommerda puttana vacca (cito testualmente)" e via discorrendo? Rispondo io: no, non è possibile. In inglese certe parolacce usate in certi momenti, per quanto oscene, suonano meglio. In italiano potevano essere risparimate a noi poveri lettori, in particolare se poi certi altri termini sono stati resi infantili - e grotteschi - di proposito per alleggerire la lettura Mi spiegate perché "Fighetta stretta" deve diventare "Patatina stretta" o - che Dio mi aiuti - "Buchino caldo", mentre "Holy shit" deve diventare "Ommerda puttana vacca?". Vi prego, spiegatemelo perché non l'ho capito. Tornando alla storia, per non infierire sui vostri poveri occhi inorriditi con altre chicche della traduzione, non sta in piedi. Ashton è una banderuola che tira e molla entrambi i Vincent scatenando una guerra fratricida e i due si battono per una ragazza totalmente priva di carattere la cui unica cosa che è in grado di fare è farsi trascinare dalla passione. Leggerò il secondo libro solo perché voglio proprio vedere cosa ha in serbo la Glines per Sawyer e Lana. 
  Verdetto: può piacere, ma anche no. Molto hot, ma anche molto infantile.

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