Recensione in anteprima: "Vodka&Inferno. La morte fidanzata"

Titolo: Vodka&Inferno. La morte fidanzata Autore: Penelope Delle Colonne Editore: Milena Edizioni Pagine: 510 Prezzo: 19,90 € cartaceo

"Vodka&Inferno" parla di Frattaglia e Viktor. Entrambi scarti e scartati. Uniti da quell’amor che nulla crea e tutto distrugge. Di come morte e amore si confondono in un leggiadro vortice nella fredda Russia di fine Ottocento. Delle peripezie dei membri della felide famiglia Mickalov che subiscono una macabra trasformazione in upyr (vampiri), scoprendo pian piano le grottesche alchimie del mondo della notte. Di un Dottore della Peste governato e governatore. Viktor dà vita al suo impero di vodka, vendetta e sangue. Frattaglia costruisce burattini a sua immagine e somiglianza imitando l’Altissimo. E in fine le loro mani si perderanno tra i baci degli altri, le madonne nere, i bimbi sperduti, i cosacchi di ghiaccio, il dottore d’amor malato, i figli di Caino e gli ululati lontani. Si ritroveranno mai? "La morte fidanzata" è il primo volume della saga Vodka&Inferno.

RECENSIONE
Ho avuto il piacere di poter leggere in anteprima Vodka&Inferno. La morte fidanzata, romanzo d'esordio di Penelope Delle Colonne, pubblicato da Milena Edizioni che me ne ha gentilmente inviato una copia e ora sono pronta a farvi sapere che ne penso. Protagonisti di una storia che si dipana tra Venezia e Soroka, in Russia, sono Frattaglia, orfano e reietto, aiutante di un ladro e rivenditore di cadaveri, "l'illustre signor Carnemolla", il nobile decaduto Viktor Bojanovic Mickalov e tutta la sua bizzarra e numerosa famiglia. Frattaglia incontra Viktor quando quest'ultimo viene ripescato dal Canal Grande e finisce sul tavolaccio del signor Carnemolla che vuole rivenderne il corpo al dottor Malabaila per i suoi esperimenti. Frattaglia, però, non riesce a separarsi dal cadavere, si sente legato a lui, ne è affascinato, anzi lo ama di un amore impossibile. Con uno stratagemma, fa in modo che Viktor non venga consegnato al dottor Malabaila e quando poi, il signor Carnemolla viene arrestato, Frattaglia scopre che il corpo del suo amato è stato portato nella casa del giocattolaio Gaspare Fausto Mallardo, uno zio italiano di Viktor che ora vuole riportarlo in patria. Con un po' di astuzia e una buona dose di fortuna, Frattaglia riesce a partire alla volta del maniero dei Mickalov, situato su un'isolotto nel lago di Soroka, insieme a Mallardo, alle sue figlie gemelle Marì e Cherì, e al suo adorato Viktor. Per una serie di fortunate (o sfortunate, dipende dai punti di vista) circostanze, Viktor torna in vita come vampiro. Animato dal desiderio di riportare i Mickalov agli antichi fasti e dalla volontà di annientare l'odiata famiglia rivale dei Rodčenko, Viktor decide di trasformare anche tutti i suoi familiari (tranne i bambini), che ben volentieri accettano di diventare dei non-morti, dando vita a una nuova, spietata e ambiziosa progenie... Non voglio svelare altro della trama per non rischiare di scrivere sgraditi spoiler e perché Vodka&Inferno. La morte fidanzata è un romanzo che va scoperto pagina dopo pagina, assaporandolo lentamente. Per quanto mi riguarda si è trattata di una lettura piacevolissima e inaspettata, non sapevo niente dell'autrice e dei suoi personaggi, che invece ho scoperto essere già molto noti e con una nutrita schiera di fans, nè avevo particolari aspettative in merito, ma posso affermare che Vodka&Inferno si è rivelato davvero una bella sorpresa. È un originale romanzo gotico che sfocia spesso nel macabro, nel grottesco e nell'horror ed è un libro che, non si può negare sia decisamente particolare, uno di quei romanzi che o piacciono o non piacciono, non ci sono mezze misure. Vodka&Inferno. La morte fidanzata è un romanzo corposo - e non solo per il cospicuo numero di pagine - intenso, ammaliante, denso di avvenimenti e personaggi, ricco di suggestive descrizioni e con un'ambientazione affascinante che contribuisce a rendere questo libro ancora più coinvolgente. Non mancano, inoltre, colpi di scena e rivelazioni, soprattutto negli ultimi capitoli, in particolare quando entra in scena un personaggio che spariglia le carte e rimette tutto in discussione, determinando un finale aperto (ma è il primo volume di una saga e quindi un finale aperto era quasi inevitabile). Come ho detto, non conoscevo l'autrice nè, come li definisce lei stessa, i suoi "figli di carta", ma mi è bastato poco per restare totalmente conquistata da questo libro, dalle sue atmosfere decadenti e tenebrose e dai suoi personaggi carismatici e fuori dagli schemi. Dimenticatevi i vampiri romantici e "buoni" della letteratura degli ultimi anni, quelli di Penelope Delle Colonne sono creature assetate di sangue e di vendetta, crudeli, spregiudicati, ambigui e intriganti. Tutti questi personaggi sono ben caratterizzati, alcuni certamente più approfonditi altri magari solo descritti con pochi ma significativi tratti che, comunque, permettono di conoscere la loro personalità, e per tutti è evidente la cura e l'amore che l'autrice ha profuso nel dare vita ai suoi "figli di carta". Notevole è anche la scrittura di Penelope Delle Colonne, soprattutto considerando il fatto che si tratta di un'autrice esordiente: il suo stile è molto maturo, colto, estremamente raffinato, elegante, lirico e ricercato, e Penelope Delle Colonne sa indubbiamente usare le parole con abilità, giocandoci e plasmandole a suo piacimento. Lo stile dell'autrice si potrebbe definire come poesia scritta in prosa. In conclusione, Vodka&Inferno. La morte fidanzata è un'appassionante saga familiare a tinte fosche e un romanzo indubbiamente non convenzionale per scrittura, tematiche e personaggi che, personalmente, ho apprezzato molto e che consiglio a tutti coloro che desiderino leggere una storia di vampiri diversa dalle solite. Dategli un'opportunità, non ve ne pentirete!
Il mio voto: